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A Giurisprudenza confronto sul rapporto tra nuove tecnologie digitali e generazioni

Si tiene venerdì 26 settembre un confronto a più voci dal titolo Generazioni in rete. Una guida all’uso consapevole delle tecnologie in una prospettiva intergenerazionale : l’evento è organizzato dall'Officina Informatica DET - Diritto Etica Tecnologia, istituito presso il CRID - Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità dell'Università di Modena e Reggio Emilia

La serata di studio avrà al centro tre ambiti di riflessione: il rapporto tra persone di minore età e nuove tecnologie digitali in una prospettiva che mira all’acquisizione della piena consapevolezza nel loro uso; il rapporto tra tecnologie e particolari forme di vulnerabilità, tra cui emblematico è il caso dei Minori Stranieri Non Accompagnati, e il ruolo decisivo che possono giocare gli spazi digitali nel determinare i progetti di vita di questi giovani; il rapporto e l’impatto delle nuove tecnologie digitali in un'ottica intergenerazionale, che guarda anche agli effetti della digitalizzazione sulle persone anziane e più fragili, in un’ottica che sottolinea la responsabilizzazione e l’alfabetizzazione informatica come requisiti imprescindibili per la tutela dei diritti umani e fondamentali di questi soggetti.

Quest'ultimo spunto prende le mosse da una Convenzione che è stata firmata nel mese di maggio tra il CRID - Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, SPI-CGIL Modena e Auser ODV Modena, avente al centro attività di ricerca e sensibilizzazione sui bisogni delle persone anziane sulla provincia di Modena, con un focus specifico dedicato al rapporto con la digitalizzazione dei servizi. 

I lavori saranno introdotti dalla Dott.ssa Valeria Barone (Officina Informatica DET - Diritto Etica Tecnologie, Univ. di Modena e Reggio Emilia), e vedranno gli interventi della Dott.ssa Claudia Giudici (Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Emilia-Romagna), del Dott. Michele Balbinot (Assegnista di ricerca per il Progetto SAFELY, Univ. di Modena e Reggio Emilia), del Dott. Marco Mondello (Osservatorio Migranti – CRID, Univ. di Modena e Reggio Emilia; Univ. di Torino), della Dott.ssa Claudia Severi (Coordinatrice scientifico-organizzativa - CRID, Univ. di Modena e Reggio Emilia).

Coordina la serata il Prof. Thomas Casadei (Direttore CRID - Università di Modena e Reggio Emilia).

L’evento si svolgerà venerdì 26 settembre 2025, a partire dalle ore 20.30 presso il Laboratorio linguistico del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Modena e Reggio Emilia, sito in Via S. Geminiano, 3, Modena, nella cornice della Notte europea della ricerca.

«La Notte Europea della Ricerca è l’occasione ideale per mettere a confronto saperi e pratiche attorno a una sfida che riguarda tutti e tutte: la convivenza fra persone e tecnologie, afferma il Prof. Thomas Casadei (Direttore CRID – Unimore). Il Progetto SAFELY ci ha permesso di trarre da un articolato percorso di ricerca strumenti concreti, pensati per sostenere cittadini, cittadine, insegnanti, educatori ed educatrici, operatori e operatrici, nonché istituzioni nell’acquisizione e nel consolidamento di competenze digitali in una prospettiva di piena consapevolezza».

«Parlare di giovani e tecnologie significa non limitarsi all’alfabetizzazione tecnica – prosegue il Prof. Casadeima richiede di riflettere su come gli spazi digitali plasmino progetti di vita, relazioni e aspirazioni. Nel caso dei Minori Stranieri Non Accompagnati, le tecnologie possono rappresentare opportunità decisive ma anche nuove fonti di vulnerabilità, ed è anche per questo motivo sarà assai utile ascoltare l’intervento della Dott.ssa Claudia Giudici, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna, con la quale il CRID ha ormai un rapporto consolidato».

«L’approccio intergenerazionale – conclude il Direttore del CRIDsi propone come un preciso metodo per convivere negli spazi e negli ambienti digitali.  Occorre pensare a percorsi di responsabilizzazione e alfabetizzazione che includano anche le persone anziane, valorizzando la loro esperienza e rispondendo ai bisogni concreti di accesso ai servizi digitali. La recente Convenzione che abbiamo stipulato con Auser ODV, SPI-CGIL e Camera del lavoro di Modena rafforza proprio questa prospettiva di ricerca e di sensibilizzazione sul territorio».

I lavori avranno prenderanno spunto da due dei volumi che costituiscono gli esiti del Progetto SAFELY - Social media Awareness For Education and Legal Youth (P.I. il Prof. Thomas Casadei, www.safely.unimore.it): Th. Casadei, V. Barone, B. Rossi (a cura di),  Giovani in rete. Guida per un uso consapevole della rete  (Giappichelli 2025) e B.G. Bello, Th. Casadei (a cura di),  Minori Stranieri Non Accompagnati ed esercizio dei diritti. Sicurezza, consapevolezza, uso delle tecnologie  (Mucchi 2025). 

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it