Occupazione in crescita e stipendi più alti: Unimore tra i migliori atenei dItalia secondo AlmaLaurea 2025

Il XXVII Rapporto AlmaLaurea, presentato oggi, 10 giugno 2025, nel corso dellevento questanno ospitato dallUniversità di Brescia, conferma il posizionamento dellUniversità degli Studi di Modena e Reggio Emilia ai vertici regionali in termini di efficacia occupazionale dei titoli di studio. I dati raccolti e diffusi da AlmaLaurea, consorzio interuniversitario nato nel 1994 e partecipato da 81 atenei italiani, tracciano un quadro articolato dellimpatto delle lauree sullinserimento nel mercato del lavoro. Lindagine coinvolge ogni anno migliaia di laureati, i cui percorsi vengono analizzati in base a criteri omogenei a uno e cinque anni dal conseguimento del titolo.
Ledizione 2025 ha riguardato i laureati di primo livello di Unimore nel 2023, intervistati a un anno dalla conclusione degli studi, e i laureati magistrali del 2019, intervistati a uno e cinque anni dalla laurea. Lindagine si è svolta su un campione ampio e rappresentativo: 3.256 laureati di primo livello, 1.882 laureati magistrali biennali e 494 laureati magistrali a ciclo unico per lanalisi a un anno; 1.650 magistrali biennali e 528 a ciclo unico per lanalisi a cinque anni. Complessivamente, sono stati coinvolti 10.138 laureati Unimore.
Nel segmento dei laureati triennali del 2023 che non si sono iscritti a un successivo corso di laurea, a un anno dal conseguimento del titolo risulta occupato l84,5% degli intervistati, in crescita rispetto al 81,9% dello scorso anno. Un dato che colloca Unimore al vertice regionale e supera sensibilmente la media emiliano-romagnola, pari al 78,6%. Il 33,1% degli occupati ha un contratto a tempo indeterminato, il 32,1% a tempo determinato, mentre il 9,5% svolge unattività in proprio. Il lavoro part-time coinvolge il 15,0% degli occupati (5,9% per scelta, 9,1% in forma involontaria). La retribuzione media mensile netta è pari a 1.486 euro, in crescita rispetto ai 1.433 dello scorso anno. Il 63,9% degli occupati ritiene la laurea molto efficace o efficace per il lavoro svolto; il 53,8% dichiara di utilizzare in misura elevata le competenze acquisite durante il percorso di studi.
Per quanto riguarda i laureati magistrali biennali del 2023, a un anno dalla laurea il tasso di occupazione raggiunge il 90,0%, in crescita rispetto all86,4 del rapporto 2024, ancora una volta al vertice rispetto agli Atenei emiliano-romagnoli e superiore alla media regionale dell82,7%. Il 41,4% degli occupati ha un contratto a tempo indeterminato, il 20,0% a tempo determinato e il 2,7% lavora in proprio. Il part-time riguarda il 6,7% degli occupati (2,7% volontario, 4,0% involontario). La retribuzione netta mensile media si attesta a 1.624 euro, in crescita rispetto ai 1.523 del precedente rapporto. Il 61,7% ritiene la laurea efficace o molto efficace, il 56,0% afferma di usare molto le competenze universitarie nel proprio impiego attuale.
Lindagine condotta a cinque anni dalla laurea sui laureati magistrali biennali del 2019 restituisce un tasso di occupazione pari al 93,9%, in ulteriore miglioramento rispetto al già ottimo 93% dello scorso anno (e, ancora una volta, al primo posto in regione rispetto agli altri Atenei. La retribuzione mensile netta raggiunge i 2.042 euro; anche questo indicatore supera ampiamente i 1.871 euro registrati lo scorso anno. Il 77,9% degli occupati ha un contratto a tempo indeterminato, l8,5% a tempo determinato, il 5,9% svolge attività autonoma. Il part-time riguarda solo il 2,7% degli occupati (2,2% per scelta, 0,5% per necessità). Il 61,4% considera la laurea efficace o molto efficace per il proprio lavoro; il 55,6% usa le competenze universitarie in misura elevata. Il 71,0% lavora nel settore privato, il 27,9% nel pubblico, l1,2% nel non profit. I servizi assorbono il 66,7% degli occupati, lindustria il 32,8%.
Un altro indicatore rilevante è rappresentato dalla prosecuzione degli studi: tra i laureati triennali intervistati a un anno, il 60,9% risulta iscritto a un corso di laurea magistrale, mentre il 37,6% si è inserito direttamente nel mercato del lavoro. Tra i laureati magistrali a un anno dalla conclusione del percorso, il 12,1% ha deciso di avviare una specializzazione o un ulteriore corso post-laurea.
Il quadro complessivo conferma la solidità del modello Unimore in relazione allingresso nel mondo del lavoro, con esiti che migliorano in quasi tutti gli indicatori rispetto agli anni precedenti. Il confronto con le medie regionali dellEmilia-Romagna evidenzia una tenuta superiore in termini sia di occupabilità sia di retribuzione, fattore che consolida la posizione dellAteneo modenese e reggiano nel panorama accademico del Nord Italia.
Una crescita tuttaltro che episodica, ma inserita in un andamento coerente che premia lefficienza dei percorsi formativi e linterazione tra didattica universitaria e sistema produttivo. I dati AlmaLaurea, pur non esaurendo la complessità delle traiettorie individuali, costituiscono una fonte solida e omogenea per valutare lefficacia occupazionale delle lauree e rappresentano un punto di riferimento utile per studenti, famiglie, istituzioni e imprese.
Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it