Proteggere lambiente e il clima attraverso i diritti umani e il principio di solidarietà: seminario di approfondimento a Giurisprudenza

Il Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore ospiterà, lunedì 12 maggio dalle 10.15 alle 16.15, il seminario "Proteggere lambiente e il clima attraverso i diritti umani e il principio di solidarietà".
L'evento si svolge nel quadro del progetto " PRIN 2022: Intergenerational solidarity, collective human rights claims and environmental sustainability in International and European Law, PRIN2022-2022F74F8T", finanziato dallUnione europea - Next Generation EU, Missione 4 Componente 1 CUP: E53D23006670006, che si propone di esaminare in che misura il principio di solidarietà e azioni fondate sui diritti fondamentali possano contribuire agli obiettivi di sostenibilità ambientale e di promuovere il dibattito su tali temi nella società civile.
Il progetto, che ha come Principal investigator il Prof. Giuseppe Palmisano dellUniversità di Roma Tre, coinvolge insieme a Unimore anche le Università di Genova, Palermo, Parma e Siena. Il Prof. Marco Gestri (Ordinario di Diritto internazionale e dell'UE presso il Dip. di Giurisprudenza, Unimore) è responsabile dellunità di Unimore. La promozione del seminario è realizzata anche grazie ai canali di EuropeDirect Modena.
Negli ultimi anni osserva il Prof. Gestri si è sviluppato in maniera sempre più importante il dibattito sulla questione se azioni fondate sulla protezione dei diritti umani fondamentali, a tutela anche delle future generazioni, possano contribuire in maniera effettiva agli obiettivi dello sviluppo sostenibile e della lotta al cambiamento climatico. Ciò anche grazie alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani, la quale ha ancorato la protezione dellambiente e del clima nel diritto al rispetto della vita privata e familiare, condannando ad es. nel 2024 la Svizzera per non aver adottato misure adeguate alla riduzione delle emissioni di gas serra. Azioni collettive in materia prosegue il Prof. Gestri sono state presentate anche di fronte ai giudici nazionali di un gran numero di Stati, portando in alcuni casi (Germania; Paesi Bassi) a sentenze di censura del comportamento delle autorità politiche.
In parallelo a questi sviluppi aggiunge il Prof. Andrea Carcano (Associato di Diritto internazionale presso il Dip. di Giurisprudenza, Unimore) - si colloca lazione dellAssemblea Generale delle Nazioni Unite che ha di recente chiesto alla Corte Internazionale di Giustizia di stabilire quali siano gli obblighi posti dal diritto internazionale (che include la protezione dei diritti umani) agli Stati in materia di lotta alla crisi climatica.
Conclude il Prof. Carcano: In una procedura definita di carattere storico perchè come sottolineato dal rappresentante di Vanuatu, un arcipelago delloceano Pacifico minacciato dallinnalzamento del livello del mare, il futuro del pianeta è in gioco, 98 Stati e 12 organizzazioni intergovernative (un numero senza precedenti) sono di recente apparsi davanti alla Corte internazionale di giustizia articolando visioni di quali detti obblighi dovrebbero essere. In attesa del parere della Corte, che non potrà che avere ripercussioni sugli ordinamenti nazionali e sul diritto dellUnione Europea, alcune delle argomentazioni avanzate dagli Stati saranno oggetto di riflessione nel corso del seminario.
Allappuntamento, aperto alla cittadinanza, interverranno sia studiosi di consolidato livello internazionale, quali il Prof. Tullio Scovazzi e il Prof. Fabrizio Marrella (entrambi già invitati a tenere un corso presso lAccademia di diritto internazionale dellAia), sia giovani ricercatori impegnati nel settore.
Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 10/05/2025