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Seminario permanente di Teoria del diritto e Filosofia pratica, oggi il quinto appuntamento su Gustav Radbruch

Il quinto appuntamento del XXIX ciclo del Seminario permanente di Teoria del diritto e Filosofia pratica vede ospite la Prof.ssa Marina Lalatta Costerbosa (Univ. di Bologna) con una relazione dal titolo  Tra paradigma giuspositivista e paradigma giusnaturalista: Gustav Radbruch .

L'incontro si svolge oggi, martedì 6 maggio, alle ore 10.30, presso l’Aula N del Dipartimento di Giurisprudenza (Via San Geminiano, 3 – Modena).

Lo scenario socio-politico odierno è attraversato da diversi anni da una diffusa e crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni, motivata da sempre più numerosi contesti geopolitici in cui si osservano derive autoritarie che usano il diritto come strumento di dominio.

La riflessione teorico-giuridica è chiamata a interrogarsi sui fondamenti dell’ordinamento e sui criteri della sua legittimità.

In tale contesto, riemerge con forza l’interrogativo sulla relazione tra legge e giustizia, tra legalità e moralità, tra obbedienza e coscienza: ragionamenti al centro della riflessione di Gustav Radbruch.

Il Seminario intende offrire un’occasione di approfondimento sul pensiero di Radbruch, a partire dalla sua nota "formula" che tenta di ricomporre la frattura tra diritto e giustizia.

A introdurre i lavori sarà il Prof. Thomas Casadei, Ordinario di Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza.

All’interno di un ciclo di Seminari dedicato all’analisi delle trasformazioni dei paradigmi fondamentali della filosofia del diritto – spiega il Prof. Casadei – l’opportunità di dialogare con la Prof.ssa Lalatta Costerbosa del pensiero di Gustav Radbruch rappresenta un’occasione preziosa per riflettere sul rapporto tra diritto e giustizia, tra legalità formale e principi etici.  In un’epoca segnata da nuove crisi del diritto e da tensioni tra poteri, la lezione di Radbruch continua a interrogarci sulla misura in cui l’obbedienza alla legge possa o debba cedere di fronte a esigenze superiori di giustizia”.

L’incontro – prosegue il Prof. Casadei – offrirà a studenti e studentesse l’opportunità di confrontarsi con un nodo teorico decisivo: il confronto tra paradigma giuspositivista e paradigma giusnaturalista. Attraverso l’analisi del pensiero radbruchiano, si cercherà di comprendere se – e in che modo – il diritto possa essere pensato non solo come tecnica normativa, ma come presidio di dignità e limite ai poteri, anche nelle sfide più drammatiche del nostro tempo”.

L’incontrò prenderà le mosse dalla pubblicazione della Prof.ssa Lalatta Costerbosa,  Il diritto in una formula. Saggio su Gustav Radbruch (DeriveApprodi, 2024).

Il coordinamento scientifico-organizzativo è a cura del Dott. Marco Mondelloassegnista di ricerca presso il Dip. di Giurisprudenza Unimore. Per informazioni: marco.mondello@unimore.it

 

Profilo della relatrice:

Marina Lalatta Costerbosa è Professoressa ordinaria di Filosofia del diritto dell’Università di Bologna, dove insegna anche Storia della Filosofia del diritto e Bioetica e biodiritto. Ambiti di ricerca privilegiati sono le espressioni più paradossali e violente del diritto, tra cui i totalitarismi e le torture, le questioni di bioetica come la giustizia per gli animali e il fine vita, la violenza sui bambini, i diritti tra giustificazioni e violazioni, e il pensiero di diversi autori classici del pensiero giuridico-politico e morale. Tra le sue più recenti pubblicazioni, oltre al volume menzionato: Günther Anders (DeriveApprodi 2023), Il bambino come nemico. L'eccezione humboldtiana (DeriveApprodi 2019), ¿Legalizar la tortura? Auge y declive del Estado de Derecho (Tirant lo Blanch 2018, con M. La Torre), Orgoglio e genocidio (DeriveApprodi 2016, con A. Burgio), Lo spazio della responsabilità (a cura di, il Mulino 2015).

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 06/05/2025