A Modena, il 7 maggio, levento Animali alieni e conservazione della fauna autoctona

Al centro dellevento una delle principali minacce per la biodiversità globale: l'introduzione di specie aliene, che possono competere, predare o trasmettere malattie agli organismi autoctoni. Da ciò deriva la necessità di promuovere una consapevolezza diffusa e attuare interventi mirati a garantire la conservazione delle nostre risorse naturali e il benessere degli habitat.
Il simposio è organizzato nellambito del progetto internazionale LIFE URCA PROEmys (URgent Conservation Actions PRO Emys orbicularis in Italy and Slovenia; https://www.urcaproemys.eu/il-
Questa specie è in pericolo di estinzione, sia a causa della scomparsa o deterioramento degli habitat naturali, sia per via della presenza di animali alieni invasivi, primo dei quali la nota testuggine palustre americana Trachemys scripta . Il nostro progetto prevede il ripristino degli habitat naturali, il controllo delle specie aliene competitrici e limmissione in natura di individui di Emys orbicularis derivanti da centri di riproduzione creati ad hoc.
A due anni e mezzo dal suo avvio, il progetto LIFE ha raggiunto notevoli risultati, tra cui lelaborazione di un Piano di Gestione Integrato per la conservazione di Emys orbicularis che ha ricevuto il parere favorevole di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Il LIFE URCA PROEmys, coordinato da WWF Italia, riunisce vari partner italiani e sloveni, tra cui, oltre a Unimore, Università degli Studi di Firenze, Università di Pisa, Costa Edutainment - Acquario di Genova, Centro Studi BioNaturalistici Srl, Parco Lombardo Valle del Ticino ed Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale.
Il nostro progetto affermano il Prof. Antonio Todaro e il Dott. Matteo Dal Zotto, organizzatori dellevento prevede anche formazione e sensibilizzazione, al fine sia di accrescere le conoscenze dei professionisti di settore, sia soprattutto di sviluppare una consapevolezza diffusa sulle cause legate alla scomparsa di tante specie autoctone e alle difficoltà, incluse quelle finanziarie, che si incontrano nel cercare di contrastare questo fenomeno. A questo proposito, uno dei punti qualificanti di questa parte del LIFE è rivolgersi anche a studenti di lauree vocate alla divulgazione scientifica, i quali, in qualità di futuri docenti, potranno trasmettere a loro volta le informazioni ai loro discenti con effetto moltiplicativo. Per il nostro Ateneo risultano principalmente coinvolti i corsi di Laurea Magistrale in Didattica e Comunicazione delle Scienze e in Bioscienze.
Nel corso del simposio è previsto anche un intervento relativo a un altro progetto di conservazione a livello europeo, il LIFE CLAW, finalizzato alla tutela del gambero di fiume italiano Austropotamobius pallipes , minacciato dalla diffusione di Procambarus clarkii, conosciuto come gambero della Louisiana o gambero killer.
Levento del 7 maggio si inserisce nelle azioni sinergiche tra il Dipartimento di Scienze della Vita e il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche Unimore, finalizzate sia alla formazione di futuri professionisti di settore, sia allessenziale opera di coinvolgimento e sensibilizzazione della cittadinanza, principale responsabile della conservazione della biodiversità e della cura dellambiente.
Per informazioni più dettagliate si possono contattare gli organizzatori Prof. Antonio Todaro (antonio.todaro@unimore.it) e Dott. Matteo Dal Zotto (matteo.dalzotto@unimore.it) presso il Dipartimento di Scienze della Vita.
Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 03/05/2025