A Modena l'evento finale del progetto PRIN sulla violenza di genere nelle università italiane, con Unimore capofila

Il progetto di ricerca Understanding Gender Based Violence in Italian Universities PRIN2020 che vede come capofila Unimore vedrà la sua esposizione finale in un convegno che si terrà alle ore 9.30 presso il Dipartimento di Giurisprudenza (via San Geminiano, 3) a Modena venerdì 4 aprile 2025.
Il progetto, guidato dalla prof.ssa Laura De Fazio, assieme alle prof.sse Tindara Addabbo e Silvia Ferrari, ha visto coinvolti gli Atenei di Milano, Torino e La Sapienza di Roma.
Lo studio ha indagato il fenomeno della violenza di genere (gender-based violence, GBV), comprese le molestie sessuali, nelle università italiane attraverso una combinazione di metodi di ricerca quantitativi e qualitativi.
Si tratta di temi rispetto a cui lattenzione è cresciuta in anni recenti, specialmente da quando il movimento #MeToo è iniziato negli Stati Uniti nel 2017. La consapevolezza sulla GBV afferma la prof.ssa Laura De Fazio di Unimore - è aumentata a livello globale, portando anche allo sviluppo di progetti europei e ricerche sistematiche su questi temi in contesto accademico, argomento che, tuttavia, rappresenta ancora un tabù in molti Paesi, inclusa lItalia.
La Convenzione del Consiglio dEuropa (Convenzione di Istanbul, 2011) e la Convenzione dellOrganizzazione Internazionale del Lavoro (C. 190, 2019) si occupano di GBV e attribuiscono ai governi e ai datori di lavoro la responsabilità di attuare adeguate misure di prevenzione, protezione e perseguimento. Ciononostante, la crescente letteratura su questi temi indica alti tassi di prevalenza di GBV sul posto di lavoro e listituzione universitaria non rappresenta uneccezione.
I dati fino ad oggi esistenti, seppur frammentati, - prosegue la prof.ssa De Fazio - indicano alti tassi di prevalenza in tutte le discipline e a tutti i livelli istituzionali, con una concentrazione di vittime tra diversi gruppi minoritari. Pertanto, unadeguata comprensione dellentità e delle caratteristiche del problema è indispensabile per una conseguente risposta preventiva efficace.
Lambizioso piano di ricerca interdisciplinare del progetto si è articolato in diverse fasi, che hanno consentito di raccogliere dati utili a fare il punto della situazione italiana in tema di GBV in contesto accademico. Dopo aver condotto una revisione sistematica della letteratura internazionale sulla prevenzione delle molestie sessuali in università, utile ad acquisire le conoscenze necessarie a orientare le fasi successive di ricerca, - spiega la docente di Unimore - è stato costruito e somministrato un questionario rivolto a tutti i membri delle quattro unità di ricerca, studenti personale accademico e amministrativo, per indagare le percezioni e lentità della GBV in tutte le sue forme allinterno degli istituti.
La giornata del convegno sarà loccasione per presentare i risultati emersi da questindagine quantitativa, unitamente a raccomandazioni utili ad affrontare e contrastare in modo efficace il problema.
In tal senso, è stato condotto anche uno studio di tipo qualitativo consistente in interviste con key-experts appartenenti a diversi Atenei, per mappare misure e interventi di prevenzione e contrasto attualmente in vigore nelle università italiane, altresì valutando la loro conformità con gli standard di efficacia a livello internazionale. Infine, è attualmente in corso lultimo studio qualitativo, in cui i dati sono raccolti tramite interviste a vittime di molestie sessuali afferenti a qualunque università italiana.
Lobiettivo conclude la prof.ssa Laura De Fazio - è indagare e comprendere quali siano i fattori protettivi potenzialmente utili a far fronte a questi episodi, nellottica di calibrare misure e interventi preventivi efficaci.
Il Convegno, che vede coinvolte nel comitato scientifico le prof.sse Tindara Addabbo, Laura De Fazio, Giovanna Parmigiani ed in quello tecnico le dott.sse Debora Ginocchio, Oriana Binik, Carlotta Barra, sarà unoccasione di scambio e confronto e vedrà intervenire Georgia Zara dellUniversità di Torino, Ester Cois dellUniversità di Cagliari, Stefano Porru dellUniversità di Verona, Giovanna Vingelli dellUniversità della Calabria, Cristina Gamberi dellUniversità di Bologna, Alessandra Simonelli dellUniversità di Padova, Patrizia Tomio dellUniversità di Trento per esporre progetti europei e nazionali in cui è coinvolta luniversità cui afferiscono.
Per poter partecipare al convegno, essendo i posti limitati, è obbligatoria la registrazione attraverso la compilazione del presente MODULO.
Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 02/04/2025