Unimore e ITIS Da Vinci di Carpi: Progetto Atmosfera per il monitoraggio della qualità dell'aria a Carpi

Gli studenti di una classe 5° ad indirizzo chimico ambientale dellITIS Da Vinci di Carpi, nellambito del progetto Atmosfera patrocinato da GARC Ambiente, faranno un monitoraggio pilota della qualità dellaria a Carpi con la collaborazione di Unimore, ARPAE e del Comune di Carpi. Il progetto predisposto dallIstituto Superiore è orientato ad aumentare le competenze inerenti il monitoraggio sperimentale della qualità dellaria con lo scopo di ampliare lofferta formativa degli studenti e prevede anche la divulgazione alla cittadinanza dei risultati elaborati inerenti tematiche ambientali ed in particolare la qualità dellaria e i composti climalteranti. A tal fine i docenti promotori del progetto, Roberto Arletti e Gianluca Bilardi, dellITIS Da Vinci hanno chiesto la collaborazione al prof. Alessandro Bigi del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari.
Il gruppo di ricerca del prof. Bigi ha messo a disposizione degli studenti la strumentazione necessaria perché essi possano progettare e gestire una rete di monitoraggio per la misura indicativa di ossidi di azoto (NOₓ) e di ozono (O₃) in 4 punti della città di Carpi con il supporto e di intesa con lamministrazione comunale. Questa rete pilota, che resterà attiva per la durata del progetto, si basa su sensori compatti, portatili, a basso costo, di Unimore e si innesta nella rete di monitoraggio della qualità dellaria di ARPAE, che collabora al progetto fornendo i dati validati di inquinanti atmosferici che sono fondamentali per la calibrazione della strumentazione portatile.
La rete pilota permetterà agli studenti di acquisire nuove conoscenze in merito alla qualità dellaria, di valutare la variabilità delle concentrazioni di NOₓ e O₃ in aree di Carpi dove attualmente non si hanno misure ed inoltre di fare esperienza diretta con una attrezzatura innovativa per la misura di inquinanti atmosferici e anche della loro incertezza strumentale.
LAgenzia Ambientale Europea indica la cattiva qualità dellaria come il primo fattore di rischio sanitario-ambientale nel continente e lUNEP (il programma per lambiente dellONU) il primo al mondo. Anche se negli ultimi decenni le concentrazioni di inquinanti atmosferici si sono notevolmente ridotte in Europa, cè ancora da lavorare. commenta il prof. Alessandro Bigi di Unimore Soprattutto, per avere un ambiente migliore servono competenza e impegno: gli studenti del ITIS Da Vinci ci stanno mettendo molto impegno e chiedono di acquisire nuove competenze, e a noi fa piacere poter dare il nostro contributo.
Questa attività, in linea con la collaborazione tra Unimore e la città di Carpi, è parte dellattività di monitoraggio atmosferico che Unimore svolge da quasi un decennio in Italia e in Europa, con una strumentazione di ricerca compatta/portatile, in partnership con altri enti di ricerca e municipalità, sia per lo studio di composti inquinanti che climalteranti, nonché per la valutazione dellesposizione di specifiche categorie di lavoratori.
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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 20/01/2025