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Al DCE i maggiori esperti di organizzazione e creatività per un seminario internazionale di Management, il 27 e 28 maggio

La creatività viene indicata come la competenza più importante per affrontare le trasformazioni di un mercato del lavoro sempre più complesso. L’attuale cambio di paradigma economico, sociale e cognitivo richiede attitudine alla risoluzione di problemi, pensiero critico e capacità di visione e invenzione; in altre parole serve creatività.

Partendo da queste considerazioni il Dipartimento di Comunicazione ed Economia di Unimore (DCE) organizza il 27-28 maggio la seconda edizione della conferenza “Organizing Creativity”, dedicata alla presentazione e allo sviluppo di ricerche innovative sulla creatività nell’ambito degli studi sull’organizzazione aziendale e sul comportamento organizzativo. La conferenza è promossa anche dall’Università Johannes Kepler di Linz (Austria) e dalla Leuphana University di Lüneburg (Germania).

Il comitato organizzatore è composto da Fabrizio Montanari, Professore di Comportamento Organizzativo (Unimore), Anna Chiara Scapolan, Professoressa di Organizzazione Aziendale (Unimore), Elke Schuessler, Professoressa di Business Administration (Leuphana University Lüneburg) e Claudio Biscaro, Professore di Leadership and Change Management (JKU Linz).

Di particolare rilievo è la dimensione internazionale che ha raggiunto questa seconda edizione: il 70% delle proposte è arrivato da università straniere, soprattutto francesi e tedesche, con autori e autrici provenienti anche da UK, Stati Uniti e Australia. “Questa iniziativa è solo uno degli investimenti sull’internazionalizzazione che il nostro Dipartimento sta portando avanti – ha detto la Professoressa Giovanna Galli, Direttrice del Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia – Si tratta di uno dei punti strategici sia per l’Ateneo sia per la città: rafforzare l’apertura e l’impatto internazionale dell’università significa rafforzare anche le relazioni con il nostro territorio e offrire stimoli di innovazione e crescita per le organizzazioni che lo sostengono”.

Saranno inoltre rappresentati i principali dipartimenti di Management delle università italiane (Università di Bologna, Politecnico di Milano, Università Cà Foscari, Università di Firenze, Luiss, Università Bocconi, Università Cattolica) ed europee (Copenhagen Business School; INSEAD di Parigi; HafenCity University di Amburgo; Freie Universität e Humboldt-University di Berlino; University College London, University of London, Bayes Business School di Londra; ETH Zurich).

A Reggio Emilia si riuniranno quindi oltre 50 studiosi esperti di organizzazione e creatività. La conferenza è stata progettata con un approccio originale, finalizzato al confronto tra giovani e affermati ricercatori per fare in modo che le attività di ricerca siano allineate con le questioni più urgenti che accomunano le organizzazioni di ogni tipo, dalle grandi aziende alla pubblica amministrazione, passando dal terzo settore.

Il comitato organizzatore ha ricevuto 40 proposte (il 20% in più rispetto alla prima edizione e un numero considerevole visto il taglio specifico della conferenza), delle quali solo circa la metà è stata scelta per essere discussa. I temi di ricerca più significativi che saranno trattati sono: il funzionamento delle industrie creative, le politiche sulla creatività per lo sviluppo locale, le nuove modalità organizzative della creatività, il ruolo degli spazi di collaborazione per sostenere processi creativi, le basi cognitive, sociali ed affettive delle creatività, le nuove metodologia di studio della creatività.

Il secondo giorno del workshop è dedicato alla visita di due importanti realtà creative del territorio: il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto e la Collezione Maramotti. Oltre alla possibilità di conoscere due eccellenze del territorio, le visite rappresenteranno anche un’importante occasione di confronto tra mondo accademico e operatori culturali che utilizzano la creatività come principale input per il loro lavoro.

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 24/05/2024