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Cinque giorni nell’Abbazia Matildica di Marola per i dottorati di area biomedica: focus sulla metodologia della ricerca scientifica

Estesa e rinnovata la seconda edizione del Corso Residenziale di primavera promosso dai Corsi di Dottorato del dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze, cioè Clinical and Experimental Medicine (coordinatore Prof. Vinceti) e Neuroscienze (coordinatore Prof. Rubichi), in collaborazione col dottorato di Medicina Molecolare e Rigenerativa del Dipartimento di Scienze della Vita. Cinquanta dottorandi e dottorande Unimore iscritti al primo anno di tali dottorati si sono ritrovati lunedì 15 aprile presso l’Abbazia Matildica di Marola, situata in una magnifica cornice naturalistica all’interno di un castagneto nell’Appennino Reggiano (parte della Riserva della Biosfera UNESCO), per effettuare appunto una Spring School di cinque giorni, dal titolo Research Methodology in the Biomedical Field .

Due sono stati i principali obiettivi di tale iniziativa: il primo, offrire ai dottorandi un aggiornamento sulle più recenti acquisizioni in ambito di metodologia della ricerca biomedica, con riferimento alla progettazione degli studi, alla definizione dei protocolli di ricerca, all’elaborazione dei dati, all’interpretazione dei risultati, fino alla preparazione e presentazione di un manoscritto scientifico, ed alla cosiddetta peer-review. Il secondo obiettivo del Corso residenziale, non meno importante del primo, è stata fornire una prolungata opportunità professionale e personale di interazione tra dottorandi che operano in settori assai diversi della biologia e della medicina. In tal modo, si è inteso promuovere il dialogo e la collaborazione tra i giovani ricercatori che operano nelle tre grandi aree tradizionalmente comprese nell’ambito biomedico: quella di base e di laboratorio, quella clinica, e quella di sanità pubblica. Ad integrazione del corso, la possibilità di effettuare camminate la mattina presto nella stupenda e unica cornice naturalistica dei castagneti di Marola, e nella mattinata del 18 un’escursione guidata sulla Pietra di Bismantova.

L’attività formativa della Spring School dei dottorati biomedici, svolta in lingua inglese, è stata guidata da due metodologi d’eccezione, il Prof. Dario Consonni, noto esperto in ambito epidemiologico-statistico del Policlinico di Milano e dell’Università di Milano e autore di studi di rilevanza internazionale in ambito clinico e di sanità pubblica, quali quelli sull’incidente di Seveso. Altra relatrice di particolare prestigio è stata la Prof.ssa Lauren Wise, dottore di ricerca in Sanità Pubblica presso l’Università di Harvard e metodologa presso la Boston University School of Public Health, ricercatrice di fama internazionale nel campo della salute riproduttiva. I due docenti hanno svolto un’attività didattica intensiva nei primi tre giorni della Spring School, utilizzando metodologie didattiche a piccoli gruppi in aggiunta alle lezioni plenarie, ed affrontando anche aspetti etici della ricerca (discriminazioni di genere, problematiche legate alla coauthorship, ecc.). I Proff. Marco Vinceti, Valentina Serafin, Roberto D’Amico, Cinzia Del Giovane e Tommaso Filippini hanno completato nel corso degli ultimi due giorni l’attività didattica, focalizzandosi sulla modalità di conduzione dell’analisi dei dati, l’interpretazione dei risultati degli studi, l’individuazione dei nessi causali e le meta-analisi.

Sono debitore ai nostri dottorandi di una magnifica esperienza non solo professionale ma anche umana - commenta il Prof. Marco Vinceti, coordinatore del Corso di Dottorato in Clinical and Experimental Medicine -. In questa settimana della Spring School di Marola ho infatti potuto apprezzare la straordinaria determinazione con la quale i nostri giovani ricercatori affrontano le problematiche scientifiche ed intendono migliorare gli strumenti di analisi e di metodologia della ricerca. Ringrazio quindi tutti i nostri dottorandi per la convinta adesione a questa iniziativa certamente ‘impegnativa’ ed inusuale, un Corso Residenziale di durata settimanale realizzato d’intesa con gli altri due dottorati di area biomedica, Neuroscienze e Medicina Molecolare e Rigenerativa.”

“Conoscendo l’inevitabile frammentarietà dell’attività scientifica quotidiana dei nostri dottorandi, che già rappresentano e a maggior ragione rappresenteranno la colonna portante di Unimore nel campo della ricerca biomedica - continua il Prof. Vincete -, è stato nostro intento offrire loro un’occasione di confronto e di incontro al fine di favorire iniziative comuni di ricerca, accanto all’opportunità di una formazione avanzata sulle principali acquisizioni avvenute nel corso degli ultimi anni in ambito metodologico-scientifico. Se il buon giorno si vede dal mattino, si sta affacciando all’attività di ricerca in ambito biomedico una generazione caratterizzata da particolare competenza e innovatività, giustificando in pieno i rilevanti investimenti sui dottorati di ricerca effettuati nel corso degli ultimi anni dalla governance d’Ateneo”.

Categorie: MEDICINA, NEUBIOMET, DSV

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 24/04/2024