"Maestri di diritto" una mostra virtuale in collaborazione con l'Università di Ferrara
Nell’ambito dell’attività di valorizzazione del patrimonio librario dell’Università di Modena e Reggio Emilia è nata la mostra virtuale “ Maestri di diritto. Giuristi tra la corte Estense e l'Europa. 1441-1771 ”, https://virtualheritage.unife.it/s/maestri_diritto/page/home frutto della collaborazione con l'Università di Ferrara.
La mostra offre spunti per comprendere il ruolo centrale della scienza giuridica nel Ducato estense e, più in generale, nella società europea dell’età basso medievale anche attraverso alcune pagine di volumi stampati nei secoli XVI-XVIII conservati nelle biblioteche delle due Università.
I curatori della mostra virtuale sono Michele Pifferi del Dipartimento di Giurisprudenza di Università di Ferrara e Carmelo Elio Tavilla del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore, gli autori dei testi sono docenti, ricercatori, bibliotecari e archivisti afferenti a entrambi gli Atenei mentre il coordinamento scientifico generale della mostra è stato curato da Marina Contarini e Davide Turrini dell’Università di Ferrara.
L’ordinamento giuridico del periodo preso in esame dal percorso espositivo è caratterizzato da un marcato «pluralismo giuridico», cioè un sistema nel quale varie fonti normative concorrenti e covigenti disciplinavano i diversi ambiti della vita sociale e politica. Oltre al diritto comune, basato sull’interpretazione del diritto romano adattato alle nuove esigenze del mondo medievale, vi erano il diritto canonico e quello feudale, le regole imposte dagli statuti cittadini, la lex mercatoria (che potremmo ricondurre all’odierno «diritto commerciale»), le consuetudini del luogo e le opinioni delle corti che potevano valere come precedenti per casi analoghi.
La riconosciuta autorità politica dei Duchi, a Ferrara prima e a Modena poi, non cancella tale pluralità che dunque, per poter essere armonicamente regolata in modo compatibile con il potere degli Este, deve ricorrere al sapere dei giuristi. Il coinvolgimento dei maestri di diritto nella vita politica ed istituzionale del Ducato dimostra quanto fosse importante il rapporto tra esercizio del potere politico e sapere giuridico.
“La mostra virtuale I Maestri del Diritto documenta in modo - afferma il prof. Carmelo Elio Tavilla di Unimore - molto efficace l'importanza storica di alcuni tra i giuristi attivi nel Ducato estense d'antico regime. In particolare, i giuristi dell'area modenese emergono a partire dal trasferimento della capitale da Ferrara a Modena nel 1598 e soprattutto dopo la riapertura dell'Università nel 1685. Vale la pena ricordare figure come quella di Giambattista Laderchi e Fulvio Pacciani, ministri attivi negli anni del primo trasferimento della capitale, Ludovico Antonio Muratori, autore de I difetti della giurisprudenza (1742), e Bartolomeo Valdrighi, redattore del Codice estense del 1771 e ideatore della riforma universitaria del 1772. Inoltre, le opere a stampa e gli editori mettono in adeguata evidenza la ricchezza della produzione libraria del ducato. Di particolare efficacia, anche visiva, sono le pagine in cui sono distribuiti nel tempo (timeline) e nello spazio (story map) protagonisti e opere. Insomma, uno strumento semplice e di buon impatto per restituire a chiunque lo consulti un quadro articolato della realtà culturale del ducato estense”.
All’interno della mostra trovano spazio anche due sezioni sulla tipografia di ancien régime in area estense: la prima è dedicata all'attività di quattro botteghe con alcuni esempi di edizioni di testi giuridici uscite dai loro torchi, la seconda al fenomeno del passaggio da uno stampatore all’altro di matrici xilografiche, cioè matrici in legno usate per stampare vignette, iniziali figurate o fregi, alcune delle quali ancora esistenti e conservate nel Fondo Soliani ora alle Gallerie Estensi a Modena.
https://virtualheritage.unife.it/s/maestri_diritto/page/home
Categorie: GIURI
Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 21/03/2024