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Giorno della Memoria 2024, momento di ricordo nel chiostro del Rettorato

In occasione del Giorno della Memoria, nel cortile del Palazzo del Rettorato, si è svolta la consueta cerimonia commemorativa, alla presenza delle massime autorità civili e militari del territorio. Il Rettore Unimore Carlo Adolfo Porro, il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il Presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia, hanno deposto una corona di alloro ai piedi della lapide che ricorda i docenti costretti, a seguito dell’entrata in vigore delle leggi razziali, a lasciare l’allora Università di Modena.

Nel volgere di pochi mesi, oltre alla immediata estromissione del filosofo del diritto Benvenuto Donati, del penalista e processualpenalista Marcello Finzi, della farmacologa Angelina Levi, del chimico Maurizio Leone Padoa, dell’anatomopatologo Enrico Ravenna, dell’igienista Alessandro Seppilli e della tecnica Milla Wanda De Maria, la persecuzione degli ebrei e delle persone che avevano legami familiari con ebrei presenti nei ruoli della Università si estese, arrivando a colpire ben 14 persone, che tra il 1938 ed il 1939 subirono quella ingiusta sorte. Ai primi citati si aggiunsero il professore Alessandro Dalla Volta, i liberi docenti Ferruccio AraGiuseppe BertelEmilio FortiCesare Tedeschi e gli assistenti volontari Enrico Castelbolognesi ed Elio Levi.

"In occasione di questa giornata – sottolinea il Magnifico Rettore Unimore, Prof. Carlo Adolfo Porro -, facciamo eco alle parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul ruolo cruciale della cultura e dell'Università nel superamento delle frontiere e nella promozione della civiltà. Le collaborazioni accademiche, come sottolineato dal Presidente, sono 'sempre fonte di avanzamento di civiltà, al di sopra di ogni frontiera. Sempre affermazione del carattere della cultura, che unisce e non può separare.'

“Il ricordo dei nostri docenti – continua il Rettore -, allontanati dall’Ateneo a causa dalle sciagurate leggi razziali, rimane una testimonianza indelebile. Le loro esperienze continuano a guidarci nella lotta contro l'odio e l'intolleranza. 'I Giusti – ci ricorda il Presidente Mattarella - ci esortano ad agire, con determinazione e a tutti i livelli, contro i predicatori di odio e contro i portatori di morte.'”

 

Alla cerimonia hanno preso parte anche i rappresentanti delle associazioni partigiane e della Comunità Ebraica.

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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 27/01/2024