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“Scopriamo l’energia con FCHgo”: un progetto di didattica innovativa coordinato dal DESU per l’educazione sull’energia rinnovabile

L’educazione scientifica sul tema dell’energia rinnovabile e dell’idrogeno è al centro del progetto " Scopriamo l’energia con FCHgo: un progetto innovativo per promuovere sostenibilità e inclusione ", coordinato dal Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, in particolare dalla prof.ssa Annamaria Contini, con la supervisione scientifica della prof.ssa Tiziana Altiero e il contributo del gruppo di ricerca interdisciplinare del Centro MANIS – Metaphor and Narrative in Science, che unisce studiosi nell’ambito della filosofia, della pedagogia e della didattica delle scienze. Il progetto si avvale del sostegno del Comitato Territoriale IREN di Reggio Emilia e ha come obiettivo la disseminazione e l’ulteriore sviluppo delle pratiche didattiche innovative, che sono state ideate nell’ambito del progetto europeo FCHgo.

Il progetto europeo FCHgo, coordinato da Unimore e finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020, si è svolto da gennaio 2019 a giugno 2021 e ha avuto l’obiettivo di rafforzare l’educazione sull’energia dell’idrogeno nelle scuole, attraverso la formazione di insegnanti e di studenti e studentesse dagli 8 ai 18 anni. La partecipazione e la collaborazione di ricercatori e ricercatrici afferenti a diversi settori, come l’estetica, la biologia, la pedagogia speciale, la didattica delle scienze, ha permesso di elaborare dei toolkit di didattica innovativa, basata sulla pluralità dei linguaggi e dei canali di apprendimento.

Nel toolkit si trovano narrazioni, anche di tipo multimediale, insieme alle istruzioni per gli insegnanti e ai materiali per guidare giochi ed esperimenti che chiariscono il significato dell’energia e le potenzialità dell’idrogeno. Le risorse sviluppate, soprattutto quelle destinate al primo grado di istruzione, seguono un approccio narrativo e immaginativo elaborato in sede di ricerca, il quale mira ad essere tanto efficace quanto inclusivo.

Il progetto " Scopriamo l’energia con FCHgo " utilizza e sviluppa ulteriormente queste risorse innovative per organizzare attività formative ed educative nelle scuole di Reggio Emilia per contribuire alla science literacy sul tema dell’energia rinnovabile. La continuità con il progetto europeo trova sostegno nel coinvolgimento della prof.ssa Tiziana Altiero, docente di Biologia del Corso di Laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria (DESU) e già coordinatrice del progetto europeo FCHgo, che cura i contenuti scientifici e didattici delle attività proposte. La dott.ssa Alice Giuliani, assegnista di ricerca in estetica presso il DESU, è incaricata dell’organizzazione delle attività.

“Il progetto che stiamo conducendo grazie al sostegno del Comitato Territoriale IREN di Reggio Emilia – dice Annamaria Contini  – è un’occasione davvero importante per offrire un’adeguata ed efficace disseminazione delle pratiche sviluppate nell’ambito del progetto Horizon FCHgo, guidato dalla nostra Università. La collaborazione con l’Istituto Manzoni di Reggio Emilia ci permette di sperimentare queste pratiche in continuità nei diversi gradi scolastici, valorizzando le loro potenzialità trasversali. In questo modo riusciremo a far conoscere e diffondere l’approccio all’educazione scientifica che costituisce il background di queste pratiche ed è alla base di altri progetti formativi ed educativi e sperimentazioni che il Dipartimento ha condotto negli ultimi anni. Tutti questi progetti sono il risultato di un convinto investimento del nostro Dipartimento sulle attività di terza missione e public engagement, per stringere e rafforzare la nostra rete di collaborazione con le agenzie educative e le associazioni del territorio”.

Le attività del progetto stanno coinvolgendo al momento 5 classi della scuola primaria e 5 classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Alessandro Manzoni. In tutto, circa 200 studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado e 10 docenti.

La Dirigente scolastica dell’Istituto, dott.ssa Alessandra Landini, ha collaborato attivamente alla progettazione delle attività: “Siamo molto soddisfatti di questa collaborazione con il DESU e con il Comitato Territoriale IREN su temi così importanti quali le energie rinnovabili e la sostenibilità ambientale. La co-progettazione ci ha permesso di valorizzare temi e metodologie che già fanno parte integrante del nostro PTOF e dell’approccio narrativo-metaforico alle scienze, introdotto nel nostro istituto comprensivo da circa 4 anni. I contatti e le collaborazioni con il territorio e la capacità di creare reti di scopo, legate alla cittadinanza consapevole e all’ibridazione tra expertise, caratterizza il nostro presente e vuole essere sempre più la cifra che arricchisce le esperienze culturali e formative di studenti e docenti”.

Nella seconda fase del progetto, l’impatto sarà ulteriormente consolidato e ampliato attraverso attività di tutoraggio peer-to-peer che coinvolgeranno le classi partecipanti e gli studenti di altre scuole primarie e secondarie della città e della provincia.

Grazie alla collaborazione con due associazioni del territorio, FIAB Reggio Emilia e Tuttinbici APSe con Cooperativa Sociale Coress, saranno realizzati manufatti tecnici basati sull’uso dell’energia rinnovabile che avranno una doppia funzione: offriranno un esempio di applicazione dei contenuti di apprendimento e potranno essere utilizzate dalle comunità scolastiche per obiettivi concreti, come ad esempio l’irrigazione degli orti scolastici o l’illuminazione.

“Il progetto - sottolinea Luigi Grasselli, Presidente del Comitato Territoriale IREN di Reggio Emilia - è un esempio virtuoso di progettualità partecipata e testimonia come l’attività del Comitato Territoriale Iren metta a disposizione dell’intera comunità saperi, idee e collaborazioni che si trasformano in iniziative concrete per migliorare la sostenibilità ambientale e sociale del territorio, attivando o vitalizzando reti tra imprese, istituzioni, centri di ricerca e comunità locali”.

Categorie: Notizie per i siti dipartimenti, DESU

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 11/12/2023