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L’appello alle autorità religiose ed etiche nella mediazione dei conflitti religiosi: via al progetto CREA

Il prossimo 4 dicembre si terrà l’evento di avvio del progetto CREA (finanziato dal Fondo di Ateneo per la Ricerca), coordinato dalla Prof.ssa Carla Bagnoli del Dipartimento Educazione e Scienze Umane di Unimore, che studia il ruolo teoretico e normativo dell’appello alle autorità religiose ed etiche nella mediazione e risoluzione dei conflitti religiosi, entro i limiti delle procedure democratiche di legittimità.

“La sfida teorica è spiegare in che modo l’appello a tali autorità è compatibile con il principio democratico di eguaglianza normativa che è centrale nell’etica moderna. La domanda centrale è se l’appello a valori etici e religiosi possa fungere da base fondante e promuovere un’azione condivisa decisiva a favore del dialogo e della pace. La metodologia si avvale di risorse teoriche che provengono dalla filosofia dell’azione, dall’epistemologia, dalla giurisprudenza e dall’economia dell’organizzazione” ha commentato la Prof.ssa Carla Bagnoli

Il gruppo di lavoro comprende, oltre alla Prof.ssa Bagnoli (PI), la Prof.ssa Annalisa Coliva, (Dipartimento di Educazione e Scienze Umane), la Prof.ssa Isabella Ferrari (Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”), il Prof. Massimo Neri (Dipartimento di Comunicazione e Economia) e il Prof. Vincenzo Pacillo (Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali). Le attività includono sei seminari e un workshop, oltre alla conferenza finale interdisciplinare.

Per la parte filosofica, CREA è parte integrante del progetto di ricerca triennale “Claiming Responsibility for the Future: A Normative Model for the Global Community ” che la Prof.ssa Bagnoli sta conducendo al Centro Linceo Interdisciplinare Beniamino Segre in qualità di Professore distaccato dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

La questione – aggiunge la Prof.ssa Bagnoli - è come un agente globale possa acquisire l’autorità normativa e la stabilità sufficienti a produrre risoluzioni razionali e legittime. L’approccio metodologico è distintivo perché riconcettualizza e risponde alle sfide normative della globalizzazione avvalendosi della filosofia dell’azione e delle teorie del ragionamento pratico. Ne segue la rivisitazione dei fondamenti e l’autorità degli obblighi di cooperazione in vista di fini razionali e condivisiSi tratta di un progetto con un potenziale impatto teorico e sociale di ampio raggio. Il Centro Linceo, data la sua vocazione interdisciplinare, offre l’ambiente ideale per poter testare le ipotesi di questa ricerca”.

Categorie: Notizie per i siti dipartimenti, DESU

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 30/11/2023