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Il progetto RESPIRE finanziato dalla National Geographic Society

Il progetto RESPIRE - Research Educational and Storytelling Project in Italian Remote Ecosystem presentato da un gruppo di Explorers della National Geographic Society e che vede coinvolte due docenti di Unimore, ha ricevuto un finanziamento dalla National Geographic Society.

RESPIRE porterà la scienza sui banchi di scuola agli studenti di due piccole isole italiane, Pantelleria e Lampedusa, e li guiderà al di fuori delle loro aule per esplorare i sistemi naturali unici in cui vivono. La lontananza geografica delle isole dalla costa va di pari passo con un profondo senso di comunità, collaborazione, ma anche dipendenza da risorse che sono limitate e fragili. In questo contesto, i più giovani si sentono generalmente meno connessi al quadro nazionale/continentale – e alle linee di azione – che motivano il lavoro di tutti coloro che si occupano di proteggere il nostro Pianeta.

Il progetto sarà gestito dall'Università di Camerino, dove lavora la dott.ssa Martina Capriotti (PI del progetto), nel gruppo di ricerca del professore Francesco Alessandro Palermo. Altri collaboratori del progetto sono le professoresse Anna Maria Mercuri e Assunta Florenzano del Dipartimento di Scienze della Vita dell'Università di Modena e Reggio Emilia, che oltre agli aspetti di ricerca sulla Botanica, sullo studio del polline e sull’impatto antropico, si occuperanno della parte didattica insieme agli Explorers Alfredo Di Filippo e Irene Torregiani; il prof. Maurizio Cattani dell'Università di Bologna e Direttore degli scavi nell'abitato e necropoli dell'età del Bronzo di Mursia (con autorizzazione del Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria), Sonia Anelli Direttrice del Parco Nazionale di Pantelleria, Elena Principato Coordinatrice scientifica dell'Area Marina Protetta Isole Pelagie, Piero Billeci Presidente dell'Associazione Armatori di Lampedusa, Giovanni Martello e Fulvio Fonseca della Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) e rispettivamente delle delegazioni di Lampedusa e Pantelleria.

Ma i veri protagonisti del progetto saranno gli studenti dell'Istituto Omnicomprensivo di Lampedusa, rappresentati dalla prof.ssa Paola Dragonetti, e dell'Istituto Omnicomprensivo di Pantelleria, rappresentato dal professore e preside Antonino Provenza.

RESPIRE si basa sulla ricerca scientifica, sull'educazione ed esplorazione locale e sul racconto di futuri professionisti. Gli studenti di Pantelleria e Lampedusa studieranno e condivideranno idee su come i cambiamenti climatici, l'inquinamento e il turismo influenzano la loro isola e le loro comunità. Gli Explorers guideranno gli studenti in diversi progetti di monitoraggio e di ricerca in cui saranno protagonisti. Il programma offre agli studenti l'opportunità di imparare a raccogliere dati scientifici e a condurre campionamenti durante l'anno scolastico con un approccio di citizen science . Gli studenti saranno le voci che diffonderanno i risultati e le nuove prospettive, a partire dal livello locale per arrivare a quello globale.

RESPIRE ha ricevuto un finanziamento di 150.000 $ dalla National Geographic Society per progetti sviluppati da gruppi di Explorers che collaborano fra di loro, connettendo varie discipline per massimizzare e accelerare l'impatto attraverso progetti e soluzioni innovative e interdisciplinari. Il progetto è stato lanciato al pubblico giovedì 21 settembre in occasione del Meeting Internazionale degli Explorers di National Geographic che si è tenuto presso la riserva naturale di Oasi Dynamo.

I membri del team provengono da contesti disciplinari eterogenei e hanno proposto una serie di attività che apportano varietà di prospettive all'educazione scientifica.

1.    Le attività di biologia marina saranno portate avanti da Martina Capriotti, assegnista di ricerca dell'Università di Camerino, Arianna Mancuso ed Elisabetta Cilli dell'Università di Bologna, Giovanni Chimienti dell'Università di Bari, Jessica Pazzaglia della Stazione Zoologica Anton Dohrn e Martina Genovese della Stazione Zoologica Anton Dohrn con affiliazione Università degli Studi di Messina. Gli Explorers tratteranno diversi argomenti tra cui l’inquinamento marino, le specie aliene, la pesca e la biodiversità locale. Gli studenti impareranno a conoscere i vantaggi di avere praterie di Posidonia oceanica intorno alla propria isola, a riconoscere forme di inquinamento da plastica, studieranno le microplastiche ed i loro effetti sull’ambiente marino; lavoreranno con i pescatori locali ed operatori dell’area marina protetta alla ricerca di specie aliene (organismi che provengono da altri mari e che danneggiano gli ecosistemi locali).

2.    Le attività di botanica saranno condotte dagli Explorers Alfredo Di Filippo dell’Università degli Studi della Tuscia e Irene Torreggiani dell’Università di Oxford, e da Anna Maria Mercuri e Assunta Florenzano dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Gli studenti saranno in prima persona coinvolti nello studio della palinologia (studio del polline e delle spore) tramite campionamento di pollini attraverso spillette dedicate che loro stessi indosseranno. Scopriranno anche se e come i cambiamenti climatici stanno influenzando la vegetazione isolana, imparando a riconoscere le principali piante legnose della macchia mediterranea e a monitorarne i ritmi vitali nel susseguirsi delle stagioni. Saranno infine coinvolti in una ricerca scientifica di campo per ricostruire le variazioni climatiche di lungo periodo usando gli anelli di accrescimento degli alberi. 

3.    Le attività di sedimentologia, archeologia e antropologia saranno condotte da Ivan Martini dell'Università di Siena, Roberto Arciero dell'Università di Leiden e Ornella Maggiulli. Gli studenti faranno uno studio approfondito sulla dieta isolana e la pesca di specie aliene, analizzeranno le macro-plastiche su spiagge campione usando un metodo archeologico e si interrogheranno sul significato di queste tracce materiali e sulle storie a loro collegate, studieranno dinamiche costiere per capire come si formano le spiagge, come cambiano nel tempo e come monitorarle in funzione dei cambiamenti climatici.

4.    I ricercatori sopra citati riceveranno il supporto didattico degli Explorers Michele Raggio, presidente di SeedScience Onlus, e Martina Panisi del centro di ricerca CIBIO di Porto, i quali guideranno il resto del team nel fissare e raggiungere obiettivi didattici e creare un ponte tra gli aspetti educativi scolastici e gli aspetti scientifici.

5.    Il modulo di storytelling sará invece condotto dal fotografo Marco Carmignan, che oltre ad organizzare un workshop di fotografia indirizzato agli studenti, guiderà i ragazzi a raccontare il progetto attraverso le immagini, e dal geologo Federico Fanti dell'Università di Bologna che invece li aiuterà a raccontare la scienza tramite la propria voce.

"Noi, come Explorers e ricercatori, - afferma la Dott.ssa Martina Capriotti, coordinatrice del progetto e Esploratrice della National Geographic - siamo spesso chiamati a raccontare la scienza che sviluppiamo ad un pubblico più ampio. Quando si studiano le minacce dell'inquinamento, dei cambiamenti climatici o di altre attività umane, lavorare con i giovani è sempre una carta vincente, perché loro sono gli adulti del futuro, hanno i superpoteri per essere il cambiamento di cui il pianeta ha bisogno".

E’ una straordinaria opportunità la partecipazione ad un progetto che vede la Botanica e le isole al centro della ricerca, - commenta la Prof.ssa Anna Maria Mercuri due temi di cui il Laboratorio di Palinologia e Paleobotanica si è sempre occupato anche con progetti di ricerca europei". “Il progetto RESPIRE arricchirà le esperienze dei ragazzi e le comunità delle isole, rendendoli consapevoli del valore delle risorse naturali del loro territorio. - aggiunge la Prof.ssa Assunta Florenzano - L’iniziativa permette anche di sviluppare la Palinologia, scienza alla quale si è appassionata l’Explorer Irene Torreggiani, laureata a Modena nel Corso di Laurea Triennale in Scienze dei Beni Culturali, che ha poi frequentato uno stage di Palinologia nel nostro Laboratorio prima del suo dottorato a Oxford. Nell’ambito del progetto la ospiteremo per la realizzazione di una palinoteca con le principali specie della flora isolana”.

Categorie: DSV

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 05/10/2023