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Al via a Modena una sperimentazione per l’utilizzo di veicoli senza pilota nella consegna di merci

Sviluppare a Modena un progetto per sperimentare l’uso di veicoli senza pilota, in particolare ciclo cargo, per automatizzare la consegna di merci nel cosiddetto “ultimo miglio”, valorizzando la mobilità sostenibile e infrastrutture già esistenti, come la Diagonale ciclopedonale che al momento collega l’area della stazione ferroviaria con il polo scolastico di via Leonardo.

È l’obiettivo dell’azione pilota avviata nell’ambito del progetto europeo Trace (“Integration and Harmonization of Logistics”) che può contare a Modena su di un finanziamento di 247 mila euro dal programma Horizon Europe con il bando “Servizi sicuri, resilienti e intelligenti per il trasporto delle merci e la mobilità delle persone”.

Il partenariato, coordinato dall’Università nazionale capodistriana di Atene, è composto da soggetti di 13 Paesi europei e oltre al Comune di Modena ne fanno parte l’Università di Modena e Reggio Emilia, che vede impegnato come principal investigator il Prof. Marko Bertogna e la Fondazione Itl Regione Emilia-Romagna. Dopo il primo incontro, che si è svolto nei giorni scorsi ad Atene, è ora stata avviata la fase preparatoria per la definizione e lo sviluppo dei progetti in vista delle azioni pilota che si svolgeranno dal prossimo anno.

L’iniziativa modenese può contare sull’esperienza sviluppata nell’ambito del progetto Masa (Modena Automotive Smart Area) e del Data Center, in collaborazione tra Comune e Unimore, e ha l’obiettivo di coinvolgere start up e aziende specializzate in logistica, così come strutture commerciali potenzialmente interessate ai servizi.

“Il settore della logistica – spiegano i referenti del progetto – sta affrontando sfide significative in questi anni, con una crescita esponenziale che richiede un’attenzione particolare in termini di adozione di nuove tecnologie, servizi condivisi e regolamenti. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere l'adozione di servizi intelligenti condivisi per aumentare le prestazioni delle diverse modalità di trasporto, all’insegna della sostenibilità, e delle relative operazioni sincromodali, per migliorare l’efficienza, anche attraverso la creazione di micro-hub fisici e virtuali e l’utilizzo di veicoli a guida parzialmente autonoma”.

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 31/08/2023