Legalità: lessico per buone pratiche: il 18 maggio focus sul gioco dazzardo patologico

Si terrà oggi, giovedì 18 maggio 2023, il secondo appuntamento del ciclo di Laboratori di formazione-azione Legalità: lessico per buone pratiche promosso dalla Fondazione Marco Biagi in collaborazione con il CRID - Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, Unimore, nellambito dell'Avviso del Comune di Modena per la promozione della legalità e la prevenzione e il contrasto del gioco d'azzardo.
Il percorso formativo è articolato in una serie di quattro incontri laboratoriali affidati a esperti ed esperte in materia afferenti, in particolare, al mondo accademico (Univ. di Modena e Reggio Emilia, Scuola Superiore SantAnna di Pisa, Univ. La Sapienza di Roma) e a quello dellAssociazionismo (Associazione di Studi e Ricerche Dem.e.tra, Federconsumatori).
I Laboratori, mediante un approccio interdisciplinare e di tipo dialogico e proattivo, mirano ad analizzare e, al contempo, a informare e a sensibilizzare su alcune problematiche di particolare rilevanza e urgenza per la città e il territorio modenese al fine di prevenire e contrastare fenomeni oramai sempre più diffusi: limpatto della criminalità organizzata e mafiosa sulla filiera produttiva; la prevenzione e il contrasto al gioco dazzardo patologico; la prevenzione e il contrasto della violenza giovanile, con particolare riguardo a quella veicolata dai social media; la lotta alla diffusione di forme di caporalato e di pratiche di sfruttamento del lavoro.
Il percorso formativo, la cui partecipazione è a titolo gratuito, è rivolto a tutta la cittadinanza, con un coinvolgimento diretto dei settori economici e della comunità locale (organizzazioni datoriali e sindacali, imprenditori e imprenditrici, enti pubblici e privati, realtà associative e del terzo settore), nonché a studenti e studentesse delle Scuole secondarie di secondo grado di Modena e del territorio modenese, a studenti e studentesse, dottorandi e dottorande Unimore.
Dopo lincontro inaugurale dello scorso 9 maggio si svolge oggi, 18 maggio 2023 ore 14.30 presso la Fondazione Marco Biagi, il secondo appuntamento dedicato a Gioco dazzardo patologico: numeri e azioni di contrasto.
Il quadro normativo italiano in tema di gioco con vincita in denaro (lecito o dazzardo) ha visto succedersi, negli ultimi anni, una vasta serie di provvedimenti legislativi statali, per lo più volti ad aumentare lofferta del gioco considerato lecito, sul presupposto che questo riduca le infiltrazioni criminali in questo mercato.
In realtà, ciò ha indotto soltanto un aumento del gioco, che oggi è una fiorente industria che fattura miliardi, nonché della sua degenerazione patologica - il fenomeno della cd. ludopatia - con gravissime conseguenze di carattere economico e sociale sulle famiglie e soprattutto sulle persone più vulnerabili. Il tutto senza eliminare né le infiltrazioni criminali né il gioco dazzardo in senso proprio, che è e resta illecito penale.
Molte Amministrazioni locali, per la vicinanza al territorio e la necessità di gestire direttamente le problematiche ingeneratisi, hanno tentato di arginare i devastanti effetti sociali del fenomeno attraverso propri provvedimenti (ordinanze sindacali, regolamenti comunali, ecc.), che in un primo tempo la giurisprudenza amministrativa ha teso ad annullare per la mancanza di una base legislativa.
La situazione è mutata allorché le Regioni sono intervenute con proprie politiche di prevenzione, offrendo copertura legislativa ai provvedimenti comunali, in modo da determinare un mutamento della giurisprudenza, oggi maggiormente favorevole a questi tentativi di arginare il fenomeno, tanto più dopo lavallo ricevuto dalla Corte costituzionale con diverse recenti pronunce.
Anche lo Stato negli ultimi anni ha, in modo piuttosto blando e scarsamente efficace, cominciato ad adottare misure di prevenzione in collaborazione con le autonomie territoriali, da ultimo con le più rigorose misure contenute nel cd. Decreto dignità. Resta comunque il fatto che per lo Stato il gioco con vincita in denaro è fonte di enormi entrate fiscali di modo che si ingenera una vera e propria imposizione fiscale sulla povertà, giacché sono le fasce più vulnerabili, che cadono vittima della ludopatia, a contribuire massicciamente alle entrate dellErario, mentre sul livello territoriale si scaricano poi i costi della assistenza (sanitaria e sociale) alle vittime del fenomeno.
Su questo fenomeno, che sta assumendo dimensioni di sempre maggiore impatto sociale, si confronteranno Pàmela Bussetti di Federconsumatori Modena APS, Gianluigi Fioriglio, Professore di Informatica giuridica presso il Dip di Giurisprudenza, Unimore e componente dellOfficina informatica su Diritto, Etica, Tecnologie (DET) del CRID, Unimore, e Simone Scagliarini, Professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico presso il Dip. di Economia Marco Biagi, Unimore, coordinatore dellOsservatorio sulla Privacy della Fondazione Marco Biagi e dellOfficina informatica DET del CRID, Unimore.
I lavori saranno coordinati da Tindara Addabbo, Coordinatrice del Dottorato in Lavoro, Sviluppo e Innovazione, nonché componente del Comitato scientifico della Fondazione Marco Biagi e della Giunta del CRID, Unimore.
Saranno presenti allincontro alcune classi del Liceo Formiggini di Sassuolo e della sede distaccata di Palagano, intitolata a Marco Biagi.
Profili della Relatrice e dei Relatori del secondo incontro
Pàmela Bussetti
Laureata in Scienze Biologiche, è Referente dei progetti presso Federconsumatori provincia di Modena APS. In particolare, dal 2013 si occupa di gioco d'azzardo attraverso iniziative pubbliche aperte alla cittadinanza e, in particolare, rivolte alle Scuole secondarie di secondo grado. Ha partecipato alla costruzione delle indagini e dei diversi Report sul Gioco d'azzardo di Modena e Provincia.
Gianluigi Fioriglio
È Professore associato di Informatica giuridica, presso il Dip. di Giurisprudenza, Unimore.
È Delegato del Dip. di Giurisprudenza, Unimore al Gruppo di coordinamento Unimore del centro interuniversitario Game Science Research Center, con sede presso IMT Alti Studi di Lucca e del Placement lavoro; è componente dellOfficina informatica su Diritto, Etica, Tecnologie (DET) del CRID-Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, Unimore nonché membro ordinario del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Digital Humanities - DHMoRe, Unimore.
È autore di monografie e numerose pubblicazioni in materia di Informatica giuridica.
Simone Scagliarini
È Professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico presso il Dipartimento di Economia Marco Biagi dellUniversità di Modena e Reggio Emilia.
È coordinatore scientifico dellOsservatorio sulla Privacy, lIntelligenza artificiale e le nuove tecnologie presso la Fondazione Marco Biagi nonché coordinatore del Gruppo di lavoro sul Gioco dazzardo patologico del CRID-Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità, Unimore; è, altresì, componente del centro interuniversitario Game Science Research Center, con sede presso IMT Alti Studi di Lucca.
Ha al suo attivo numerose pubblicazioni su tematiche afferenti al Diritto costituzionale, con particolare riferimento al diritto delle nuove tecnologie e la protezione dei dati personali.
Categorie: GIURI
Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 18/05/2023