Unimore rinnova la solidarietà alle donne afghane e a chi vede calpestati i propri diritti

Il governo afghano ha precluso laccesso alle università alla popolazione femminile: un divieto atteso viste le dichiarazioni del responsabile dellUniversità che, appena insediato, ha apertamente definito listruzione femminile come contraria ai valori afghani.
Questa azione è stata condannata dalle Nazioni Unite e da diversi Paesi, in quanto violazione del diritto a unistruzione paritaria.
Se già era stato imposto un limite alla scelta di alcuni percorsi universitari quali liscrizione ad ingegneria, economia, veterinaria e agraria, ora laccesso allUniversità risulta completamente negato alle donne.
Penso alle studentesse che hanno sperato di potere con listruzione universitaria avvicinarsi a raggiungere le proprie aspirazioni afferma la Prof.ssa Tindara Addabbo, Delegata del Rettore per le Pari Opportunità adesso calpestate da un governo che nega i loro diritti. E semplicemente inaccettabile!
Questi giorni sono segnati anche da altri fatti gravissimi contro i diritti umani.
Mentre in Afghanistan si preclude alle donne laccesso allUniversità, in Iran si continua a reprimere nel sangue la protesta delle donne e per le donne sempre per affermare diritti fondamentali negati da un regime che non li riconosce.
Così è stata uccisa la dottoressa Aida Rostami che curava chi era stato ferito nelle manifestazioni e arrestata lattrice Taraneh Alidoosti, protagonista del film premio Oscar Il cliente, colpevole di avere manifestato il suo sostegno alle iniziative anti-governative.
Unimore unisce la propria voce al coro di chi condanna questi gesti esecrabili e manifesta solidarietà a chi vede calpestati i propri diritti.
Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 23/12/2022