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Alla VII edizione del Festival della migrazione Unimore presenta ricerca su "seconde generazioni" e giovani con background migratorio

Prende avvio il Festival della migrazione: ai ragazzi e alle ragazze di “seconda generazione” è dedicato l’incontro promosso dall’Osservatorio migranti del CRID - Unimore in collaborazione con il Laboratorio su Discriminazioni e vulnerabilità, che si terrà presso il Dip. di Giurisprudenza nell’ambito della VII edizione del Festival della migrazione.

In occasione della VII edizione Festival della migrazione e dell’Anno europeo dei giovani, si terrà venerdì 25 novembre 2022 (a partire dalle ore 10:00), presso il Dip. di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Aula Q), la tavola rotonda “Giovani e di “seconda generazione”: altri sguardi sulle migrazioni” in cui si presenteranno i primi esiti del progetto FAR Fomo – “Le seconde generazioni: un approccio interdisciplinare tra forme di discriminazione e pratiche di inclusione”.

L’incontro è promosso dall’Osservatorio migranti del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su discriminazioni e vulnerabilità diretto dal Prof. Gianfrancesco Zanetti presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e fa parte del Ciclo di dialoghi organizzato dal Laboratorio CRID su Discriminazioni e vulnerabilità connesso al corso di Teoria e prassi dei diritti umani tenuto dal Prof. Thomas Casadei.

L’Osservatorio Migranti del CRID – coordinato dal Prof. Gianfrancesco Zanetti e dal Prof. Thomas Casadei, che sono anche componenti del Comitato Scientifico del Festival – ormai da anni lavora e conduce indagini a carattere territoriale attraverso analisi qualitative e quantitative sui temi dell’inclusione e dell’accoglienza, in strettissima connessione con le attività che nell’ambito del Festival sono motivo di dialogo e confronto.

L’iniziativa si prefigura come un momento di formazione e di confronto per studenti e studentesse, ricercatori e ricercatrici, nonché per i mondi dell’associazioni e del terzo settore e per la cittadinanza tutta sul tema dei giovani cosiddetti di “seconda generazione”.

Negli ultimi mesi l’Osservatorio migranti del CRID-Unimore ha incentrato le sue attività su giovani ragazze e ragazzi con background migratorio, con incontri di approfondimento, interviste, rilevazione di dati, ricognizioni della normativa rilevante, tavole rotonde (da ultima, quella tenutasi in occasione della Notte Europea della Ricerca il 30 settembre 2022 “Dialogo su giovani e migrazioni: l'esperienza di Windsor Park a Modena e i nuovi mondi digitali” promossa in collaborazione con l’“Officina Windsor Park”).

A questi temi sarà dedicata la sessione del Festival di venerdì 25 novembre (ore 10:00), ‘Giovani e di “seconda generazione”: altri sguardi sulle migrazioni che vedrà gli interventi della Dott.ssa Basma Aissa, Educatrice, del Dott. Gianluca De Angelis e della Dott.ssa Fabjola Kodra dell’Istituto di Ricerca Economico-sociale – IRES Emilia-Romagna e, infine, del Dr. Leonardo Pierini e della Dott.ssa Benedetta Rossi, Osservatorio migranti – CRID Unimore.

Presiederà e coordinerà i lavori il Prof. Gianfrancesco Zanetti (Direttore CRID Unimore) mentre l’introduzione sarà affidata al Prof. Thomas Casadei (Responsabile scientifico Progetto FAR).

Le cosiddette “seconde generazioni” interrogano il diritto su questioni esistenziali, sociali e anche giuridico-istituzionali.

In Italia, ad oggi, risiedono più di un milione di bambini e bambine, ragazzi e ragazze, senza cittadinanza. Il primo tema su cui riflettere è, quindi, quello dei processi di inclusione che li riguardano: è necessario analizzare le cause che talvolta li conducono alla marginalizzazione e il ruolo che ricoprono scuola e comunità educante nella configurazione di percorsi di inclusione.

A questa tematica è strettamente connessa la questione del collegamento tra appartenenza culturale e cittadinanza. Le “seconde generazioni”, infatti, si considerano giovani nati in Italia che generalmente condividono con i coetanei italiani lingua, percorsi scolastici e socialità, mettendo in discussione il criterio esclusivamente dinastico di trasmissione della cittadinanza che caratterizza l’attuale regolamentazione normativa nazionale.

Anche il territorio modenese è investito significativamente da queste trasformazioni e sfide.

Il Progetto FAR Mission Oriented “Le “seconde generazioni”: un approccio interdisciplinare tra forme di discriminazione e pratiche di inclusione”, che vede come Responsabile Scientifico il Prof. Thomas Casadei, attraverso una metodologia che coniuga la prospettiva storica e sociologica con quella antropologica e giuridica, si propone di esaminare le condizioni dei giovani con background migratorio attualmente presenti nel territorio modenese analizzandone i caratteri, gli itinerari e i percorsi formativi, al fine di contribuire a produrre un nuovo discorso sulla cittadinanza che dia voce alle legittime aspirazioni delle seconde generazioni, consentendo loro di partecipare attivamente al dibattito pubblico, sociale e politico.

“Siamo molto lieti di poter presentare anche in questa nuova edizione del Festival della Migrazione, giunto alla sua settima edizione”, afferma il Prof. Gianfrancesco Zanetti, “le ricerche che conduciamo come CRID, in particolare con l’Osservatorio migranti che proprio dalle attività del Festival ha preso avvio”.

“L’iniziativa – prosegue Zanetti – intende promuovere la condivisione di conoscenza tra esperti/e e operatori/trici, in un’importante occasione di discussione pubblica. Il fine è quello di rafforzare i processi di inclusione dei giovani con background migratorio, collaborando costantemente con le istituzioni territoriali e con le associazioni che organizzano nel territorio modenese attività che diano risposte a quelli che devono essere a tutti gli effetti considerati come nostri concittadini e concittadine”.

“In questi anni abbiamo stretto rapporti molto proficui con associazioni come Porta Aperta, Avvocato di Strada, Arci e Caritas” aggiunge il Prof. Thomas Casadei, Responsabile scientifico del Progetto FAR. “Questo dialogo ha per noi un grande valore perché ci consente di esaminare le dinamiche che caratterizzano concretamente la vita degli individui nella società, con particolare riguardo al contesto modenese ma come dimostra la partecipazione a questo evento anche di IRES Emilia-Romagna anche al territorio regionale”.

L’iniziativa si svolgerà in modalità “mista”, con vari relatori in presenza e alcuni altri a distanza, e al contempo verrà trasmetta in streaming, così come tutti gli eventi del Festival, in cui sono coinvolti ospiti da tutta Italia.

Coordinamento scientifico e organizzativo: Dott.ssa Benedetta Rossi

Per informazioni: Dott.ssa Silvia Bartoli segreteria.crid@unimore.it

 

Profili dei relatori e delle relatrici

 

Basma Aissa nata in Marocco, vive a Castelfranco Emilia.

Laureanda nel corso di laurea magistrale di Scienze Pedagogiche presso l’Univ. di Modena e Reggio Emilia, si occupa da tempo di disabilità e inclusione.

Attivista ed educatrice, nel 2019 è stata eletta consigliera nel Consiglio comunale di Castelfranco Emilia.

È impegnata nel mondo associativo e, in particolare, collabora con l’Associazione “Donne nel Mondo” con la quale porta avanti diversi progetti dedicati alla promozione della cittadinanza attiva, all’empowerment femminile, alla lotta contro le disuguaglianze e le discriminazioni.

 

Fabjola Kodra nata in Albania nel 1995, nel 1996 arriva in Italia, dove frequenta le scuole tra Campania ed Emilia-Romagna.

Nel 2021 si laurea in Economia e Politiche Pubbliche all’Università di Modena e Reggio Emilia e nello stesso anno inizia a lavorare presso IRES Emilia-Romagna, ove si occupa di ricerca qualitativa e quantitativa, documentazione ed elaborazione di dati.

Dal 2020 è Consigliera del Comune di Vignola, prima Consigliera di “seconda generazione” a sedere tra i banchi del Consiglio Comunale. Si occupa da tempo di temi legati all’ uguaglianza sociale, al femminismo e alla tutela dell’ambiente.

 

Gianluca De Angelis è ricercatore sociale. Lavora per IRES Emilia-Romagna. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Sociologia e Ricerca Sociale presso l'Università di Bologna, ove ha svolto attività di ricerca e insegnamento fino al 2020.

Si occupa di mercato e organizzazione del lavoro, con particolare riferimento alle forme di occupazione precarie, al lavoro povero e alle condizioni di salute dei lavoratori e delle lavoratrici su scala locale, nazionale e internazionale.

Tra le sue ultime pubblicazioni, si richiama Cura e lavoro sociale: un viaggio di andata e ritorno a bordo dell’inchiesta, in “Quaderni di Rassegna Sindacale” 1/2022.

Leonardo Pierini dopo la laurea in Filosofia del diritto presso l’Università di Firenze, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in “Giustizia Costituzionale e Diritti Fondamentali” presso l’Università di Pisa.

Attualmente è ricercatore assegnista presso il Dip. di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ove collabora alle attività del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità e, in particolare, dell’Osservatorio migranti.

Tra le sue pubblicazioni recenti: Pluralismo giuridico e realtà coloniale. Il ruolo del Judicial Committee of the Privy Council nel quadro dell’imperialismo britannico (Mucchi, 2022).

Benedetta Rossi si è laureata con lode in Giurisprudenza presso l'Università di Modena e Reggio Emilia, con una tesi in Teoria e Prassi dei Diritti Umani (Prof. Thomas Casadei) dal titolo "Percorsi di accoglienza e tutela dei diritti dei Minori Stranieri Non Accompagnati: il "caso" del Progetto WelcHome".

Attualmente è dottoranda di ricerca in Scienze giuridiche presso il Dip. di Giurisprudenza dell'Università di Modena e Reggio Emilia (tutor il Prof. Gianfrancesco Zanetti) e coordinatrice scientifico-organizzativa del CRID - Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità.

Fa parte del Comitato editoriale di "Eunomia. Rivista di Studi su Pace e Diritti Umani".

 

Categorie: GIURI

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 23/11/2022