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A Reggio Emilia si sono conclusi i lavori del progetto europeo SCALIBUR finanziato dal programma HORIZON 2020

Nei prossimi decenni l’aumento della popolazione mondiale (9 miliardi entro il 2050), il cambiamento climatico e la riduzione dei terreni agricoli disponibili metteranno in crisi le filiere alimentari a causa della mancanza di proteine.

Per trovare una soluzione a questo problema i ricercatori e le ricercatrici di Unimore sono impegnati già da anni a Reggio Emilia, dove si sono appena conclusi i lavori del progetto europeo SCALIBUR, durato tre anni e finanziato per 10 milioni di euro dal programma HORIZON 2020, per dimostrare che i rifiuti organici delle nostre città potranno essere valorizzati in un prossimo futuro anche per produrre proteine usando le larve di mosca soldato.

Le larve della mosca soldato – non infestante e già presente in Europa – prosperano su una grande varietà di scarti e sottoprodotti organici, trasformandoli in una biomassa ricca in sostanze di alto valore nutritivo. Nello specifico, bastano circa dieci giorni perché buona parte del rifiuto organico sia trasformato da queste larve in proteine, grassi e chitina.

Questo progetto ha visto la partecipazione di 20 partner provenienti da 8 paesi europei, tra i quali aziende di rilievo come l’italiana NOVAMONT e le municipalità di Madrid (Spagna), Albano Laziale (Italia), Lund (Svezia) e Kozani (Grecia).

Una fase fondamentale del progetto è stata portata avanti proprio a Reggio Emilia dove, per più di due anni, gli scarti delle mense CIR-FOOD (di Mancasale e del Guicciardino) sono diventati “cibo” per le larve di mosca soldato inserite all’interno di un impianto pilota, progettato e realizzato grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della Vita di Unimore e l’azienda Kour Energy.

Il gruppo di lavoro Unimore, coordinato dal Prof. Andrea Antonelli, si è occupato dell’allevamento degli insetti, grazie alla Prof.ssa Lara Maistrello e dello sviluppo di un processo industriale per estrarre proteine, grassi e chitina dagli insetti, gestito dal Dott. Giuseppe Montevecchi e ospitato presso i laboratori Unimore del Tecnopolo di Reggio Emilia.

L’impianto pilota per l’allevamento è stato interamente realizzato dall’azienda reggiana Kour Energy s.r.l. guidata dal Dott. Giacomo Benassi e Giovanni Andrea Ferrari, mentre quello per il frazionamento è stato concepito dai ricercatori Unimore coinvolti nel progetto.

Per informazioni sul progetto: https://scalibur.eu/

Categorie: Notizie per i siti dipartimenti, DSV

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 03/11/2022