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SERMAS: Unimore coordina un progetto europeo per sviluppare nuove soluzioni nelle relazioni tra utenti e sistemi automatici

Hanno preso il via a inizio ottobre , con un meeting a Reggio Emilia,  le attività del progetto europeo "SERMAS: Socially-acceptable Extended Reality Models and Systems", coordinato da Unimore e finanziato dal programma Horizon Europe, il cui ambito di ricerca è lo sviluppo nuove soluzioni e metodologie relative alla relazione tra utenti e sistemi automatici.

Il progetto SERMAS, il cui responsabile scientifico è il Prof.  Lorenzo Sabattini, associato presso il Dipartimento di Scienze e Metodi dell'Ingegneria di Reggio Emilia, ha ricevuto un finanziamento complessivo di oltre 4,4 milioni di euro e avrà una durata di 36 mesi, concludendosi nel settembre del 2025.

Sono in tutto otto gli enti coinvolti nel progetto: Unimore, Poste Italiane e Spindox Lab (Trento), i tedeschi dell'Università Tecnica di Darmstadt e dell'emittente Deutsche Welle, gli irlandesi di F6S Network, gli inglesi di King's College London e gli svizzeri della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana di Lugano.

L‘obiettivo del progetto è impiegare soluzioni di eXtended Reality (XR) per ricreare situazioni in cui l’utente può interagire con degli agenti intelligenti senza provare diffidenza o disagio. Per fare questo si cercherà di infondere a tali agenti caratteri propri dell’umano, quali, ad esempio, intelligenza emotiva, memoria delle relazioni, capacità d’interazione empatica.

Le soluzioni verranno sviluppate attivando un network di innovatori e piccole medie imprese a livello europeo e verranno applicate a vari scenari. 

“In un primo scenario le soluzioni verranno applicate come punti di accesso a sedi e uffici. Verrà sviluppato un Assistente virtuale da posizionare in un ufficio pubblico che interagirà con gli utenti attraverso voce e linguaggio e che sarà affiancato da un Receptionist intelligente che potrà dare indicazioni agli utenti anche per mezzo di movimenti e postura, diversificati a seconda dello spazio circostante e della relazione visiva instaurata con i presenti. Il secondo scenario punta sull’utilizzo di queste soluzioni in ambito educativo. Gli utenti saranno immersi in un ambiente virtuale ed interagiranno con degli Agenti Virtuali che fungeranno da mentori per l’insegnamento di soft skills e comportamenti in contesti specifici. In entrambi gli scenari sarà determinante il coinvolgimento degli utenti nelle prime fasi di progettazione” – ha commentato il Prof.  Sabattini.

Categorie: Notizie per i siti dipartimenti, DISMI

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 21/10/2022