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Giornata Mondiale del Rifugiato 2022: l'impegno di Unimore

Oltre 100 milioni di persone sono state costrette a fuggire da guerre e persecuzioni nel mondo, secondo i dati dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Il diritto internazionale decreta che tutte le persone costrette a fuggire hanno diritto ad essere protette e a ricostruire le loro vite, senza distinzioni.

Tra le azioni che Unimore sta conducendo, insieme a UNHCR e a molte università italiane, vi è quella di favorire l'accesso dei rifugiati all'istruzione universitaria, come opportunità di continuare il proprio percorso formativo, di ricostruire la propria vita e di mettere a valore le proprie competenze.

In seguito alle più recenti emergenze umanitarie anche l'Università di Modena e Reggio Emilia ha messo in campo delle risposte concrete, insieme a vari attori del territorio.

Una prima importante azione che si inserisce all’interno della cornice del Manifesto dell’Università Inclusiva è l’adesione al progetto UNI-CO-RE Corridoi Universitari per Rifugiati, promosso dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) con la collaborazione a livello nazionale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Caritas Italiana, Diaconia Valdese, Centro Astalli e Gandhi Charity.

Nel 2020/21 è stato accolto uno studente rifugiato in Etiopia, grazie ad una rete locale e regionale di partner al cui interno è presente il Comune di Modena, la Caritas Diocesana Modenese, ERGO - Azienda Regionale per il Diritto agli studi superiori, Arci Modena Comitato provinciale,  Approdi OdV; FederManager Bologna–Ferrara-Ravenna; Manageritalia Emilia-Romagna, Next Generation Italy APS; Associazione Casa delle Donne contro la violenza; European Women’s Management Development (EWMD).

Anche per l'anno accademico 2022-2023 Unimore partecipa al progetto UNICORE 4.0 mettendo a disposizione una borsa di studio per candidati rifugiati residenti in Camerun, Niger e Nigeria, Malawi, Mozambico, Sud Africa, Zambia e Zimbawe con il supporto dei seguenti partner locali: Comune di Modena, la Caritas Diocesana Reggio Emilia - Guastalla,   ER.GO - Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori, Arci Modena Comitato provinciale,  Approdi OdV; Manageritalia Emilia-Romagna, Associazione Casa delle Donne contro la violenza.

In risposta all'emergenza umanitaria 2021 in Afghanistan, l'Università di Modena e Reggio Emilia ha aderito al bando della regione Emilia Romagna ed ER.GO – Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia Romagna, in collaborazione con l'Università di Bologna, di Ferrara, di Parma, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano sede di Piacenza e il Politecnico di Milano sede di Piacenza per favore l'inserimento universitario di giovani in fuga dall’Afghanistan.

Il nostro Ateneo ha inoltre risposto alla più recente situazione di crisi generata dalla guerra in Ucraina, aprendo le porte a quanti e quante sono in fuga dalla guerra, per consentire loro di continuare il proprio percorso di studio, formazione e ricerca, senza dimenticarsi di chi, già iscritto per l’A.A. 21/22 per progetti di scambio internazionale, non può fare ritorno in patria.

Si tratta in particolare di studenti/sse profughi provenienti dall’Ucraina, iscritti/e ad attività formative presso un Ateneo regionale, per i quali Unimore mette a disposizione 10 borse di studio del valore di 3mila euro ciascuna e l'esonero delle tasse mentre ER.GO fornisce un posto alloggio gratuito fino al 30 settembre 2022 compatibilmente con le disponibilità effettive. In altri casi si tratta di studenti/esse ucraini iscritti agli Atenei con sede in regione per progetti di scambio internazionale nell’A.A. 21/22 ai quali ER.GO rende disponibili servizi e opportunità straordinarie di sostegno e accoglienza.

Sempre su questo fronte, alla luce della delibera del Consiglio di Amministrazione del 18 marzo scorso, l'Ateneo ha bandito cinque posizioni per visiting professor, dell’importo di 12mila euro l’una per la durata di 4 mesi, per sostenere l'inclusione di docenti rifugiati.

"Offrire borse di studio e la possibilità di studiare nel nostro ateneo sono azioni importanti, ricordate oggi in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato che in realtà richiedono un'attenzione e un impegno costante, che rendono l'università partner attivo nei percorsi di accoglienza e permettono di tradurre in pratica lo spirito e gli intenti del Manifesto dell'Università Inclusiva, a cui aderiamo e nel quale siamo parte attiva. L'accoglienza di studenti e docenti rifugiati è un'occasione per riaffermare i diritti umani e per contribuire a costruire strumenti di protezione capaci di futuro"  - commenta la Prof.ssa Rita Bertozzi.

Cerchiamo di dare voce e speranza di un futuro nello studio e nella ricerca a chi si rifugia nel nostro paese e approda ai territori in cui il nostro Ateneo ha sede trovando una rete di istituzioni e associazioni che collaborano con noi per rendere questa sfida possibile – aggiunge la Prof.ssa Tindara Addabbo, Delegata del Rettore per le Pari Opportunità - In questa giornata volgiamo il nostro ringraziamento alle persone che fanno parte di questa rete e a chi accogliamo o accoglieremo presto per la possibilità di conoscerne l’esperienza e di difenderne i diritti”.

 

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 20/06/2022