"Child-Up": un confronto internazionale dedicato ai bambini di origine migrante

Il 26 e il 27 maggio, nellambito del progetto CHILD-UP, coordinato dal Prof. Claudio Baraldi del DSLC di Unimore, si terranno due importanti eventi: giovedì 26 è prevista la Conferenza nazionale, venerdì 27, invece, il Seminario internazionale.
Doppio appuntamento nellambito del progetto Child-Up, il progetto europeo di ricerca che ha studiato la condizione di studentesse e studenti di origine migrante in una prospettiva basata sui concetti di agency e integrazione culturale ibrida, coordinato dal Prof. Claudio Baraldi, Ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali di Unimore.
Giovedì 26 maggio, con inizio alle ore 9.00 presso laula B06 del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali (Largo SantEufemia, 19 - Modena) si terrà la conferenza nazionale e, nello specifico, il convegno Child-Up, il dialogo per lintegrazione ibrida. Narrazione e promozione dellagency dei bambini di origine migrante .
Il convegno finale presenta i principali risultati della parte di ricerca condotta in Italia, con alcune comparazioni in ambito europeo, e i modi attraverso cui il progetto ha generato e potrà generare un impatto sulle pratiche educative, sulla ricerca e sulla politica.
Nel corso dei lavori sarà dato spazio sia alla discussione dei risultati, sia alla condivisione di esperienze per dialogare su come affrontare le sfide che linclusione di studenti e studentesse di origine migrante pone a livello nazionale ed europeo.
Tale momento di studio è pensato sia come evento per la disseminazione dei risultati della ricerca sia come un momento di incontro e confronto per coloro che lavorano nel contesto scolastico, sociale, accademico e politico per ampliare le conoscenze e suggerire nuove pratiche quotidiane efficaci a scuola e nelle comunità locali.
Molto fitto lordine dei lavori, con oltre venti interventi programmati tra relazioni e tavole rotonde.
In apertura del convegno sono previsti i saluti introduttivi del Magnifico Rettore Unimore, Carlo Adolfo Porro, del Ministro dellIstruzione Patrizio Bianchi e dellAssessora Regionale allIstruzione Paola Salomoni.
Venerdì 27 maggio, invece, con inizio alle ore 9.00, sempre presso laula Aula B06 del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali (Largo SantEufemia, 19 - Modena) si terrà il seminario internazionale Education, Migrations, Agency.
Dopo i saluti introduttivi sono previste cinque relazioni: Adrian Holliday (Christ Church University, Canterbury) interverrà su Contribution to a bigger picture of how we understand and research: bringing the margins to Centre ground; Gabriela Trevisan (Prochild coLAB, Porto) tratterà il tema Local intervention with children on a rights-based approach; Michael Wynes (University of Warwick) relazionerà su Speeding up and slowing down: managing migrant childrens educational needs in an English city; il focus di Rossella Santagata (University of California at Irvine) sarà Recognizing and building on childrens brilliance in mathematics classrooms: Towards a vision for teaching that promotes equity; lultimo intervento, di Mireia Vargas Urpi (Universitad autònoma de Barcelona), sarà incentrato su Child language brokering through multiple lenses: the perspectives of parents, teenagers, young adults and public service providers in Catalonia.
Nel pomeriggio, il team di Unimore e Federico Farini (University of Northampton) presenteranno i risultati del progetto.
Child-Up ha messo al centro lautodeterminazione di studentesse e studenti, analizzando come il sistema educativo possa promuovere i loro percorsi personali che combinano gli elementi culturali del paese di origine e del paese di arrivo, locali e globali, in una prospettiva di combinazione culturale, intesa come integrazione culturale ibrida. Lo studio ha riguardato i modi in cui lintegrazione culturale ibrida possa essere costruita da studentesse e studenti con il sostegno di insegnanti e facilitatrici e facilitatori esterni alla scuola.
Il progetto ha analizzato, inoltre, numerose idee e pratiche elaborate nelle scuole nei sette paesi europei coinvolti nel progetto. Le idee e le pratiche nelle scuole sono state identificate e analizzate per individuare esempi virtuosi di promozione della partecipazione delle studentesse e degli studenti nella creazione di unintegrazione culturale ibrida.
Per raggiungere tali risultati ci si è basati su un ampio e intenso coinvolgimento a livello locale e internazionale, di scuole e agenzie di educatori e mediatori. Il progetto ha dapprima incoraggiato il coinvolgimento attivo delle scuole nella ricerca e in seguito ha prodotto strumenti che le scuole possono utilizzare per promuovere il contributo attivo di studentesse e studenti allintegrazione culturale ibrida.
Scopo finale del progetto è di arricchire la comunità scientifica, la comunità scolastica e i responsabili delle politiche educative con nuovi dati e risultati, raccolti attraverso la ricerca sul campo e lanalisi dellimpatto sulle politiche educative, di cui potranno beneficiare non solo le studentesse e gli studenti di origine migrante ma il contesto locale nel suo insieme.
Categorie: DSLC
Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 25/05/2022