Siglato un protocollo di intesa tra il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari e il Comune di Spilamberto
LOsservatorio Geofisico e il Comune di Spilamberto insieme per una collaborazione sui temi ambientali. La stazione metereologica presente sul torrione medievale di Spilamberto entra nella rete delle stazioni monitorate da Unimore.
Il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari ed il Comune di Spilamberto hanno stipulato un protocollo di intesa per sviluppare forme di collaborazione sui temi dellambiente, del territorio e dello sviluppo sostenibile.
La collaborazione nasce in seguito al sostegno offerto dal Comune di Spilamberto al progetto Fondo Ateneo per la Ricerca (FAR) UNIMORE Valutazione dei possibili effetti della radiazione solare UV sulla trasmissione del virus SARS-CoV-2 che coinvolge ricercatori e ricercatrici del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari e del centro CREAGEN del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuroscienze ed è coordinato dal Prof. Sergio Teggi. Questo progetto, cofinanziato dalla Fondazione di Modena, focalizza lattenzione sul ruolo giocato dalla radiazione UV come fattore limitante per la diffusione del virus, in combinazione con altre variabili meteorologiche come, per esempio, temperatura, umidità e quantità di precipitazione.
Sappiamo che diffusione del Coronavirus - sottolinea il Prof. Marco Vinceti del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuroscienze di Unimore - dipende essenzialmente da tre fattori: lospite (uomo, fattori fisiologici) che sviluppa linfezione e può diffondere il virus, le sue modificazioni nel tempo e le condizioni ambientali nelle quali il virus si diffonde. Informazioni specifiche sui fattori che aumentano la diffusione del virus possono essere preziose per i soggetti che si occupano della prevenzione e del controllo dellepidemia.
Il Comune di Spilamberto, con la sua stazione meteorologica sita sopra al Torrione medioevale ha dato la sua disponibilità ad inserire questo importante punto di monitoraggio nella rete delle stazioni dellOsservatorio Geofisico di Modena, istituzione di Unimore che detiene una delle serie di misure meteorologiche più lunghe ed ininterrotte dItalia.
La caratterizzazione della meteorologia e della climatologia - dichiara il Prof. Sergio Teggi, Responsabile dellOsservatorio Geofisico di Modena - è fondamentale in molti studi ambientali e sanitari. In questo ambito, nonostante il notevole progresso tecnologico dei prodotti forniti dai modelli di assimilazione e di previsione e delle immagini satellitari, i dati misurati dalle stazioni meteorologiche rimangono linformazione di miglior qualità. È per questo motivo che LOsservatorio Geofisico di Modena ha come attività principale la misura dati meteorologici presso diverse stazioni dellAteneo e raccoglie le osservazioni di altre stazioni, come quella del comune di Spilamberto, ritenendole di notevole valore.
La radiazione UV dovuta allirraggiamento solare, ed in particolare frazione UV-B che riesce a raggiungere il suolo - commentano Sofia Costanzini, Francesca Despini e Luca Lombroso, dellOsservatorio Geofisico UNIMORE -, può avere importanti effetti germicidi. Tuttavia, questo parametro non è così frequentemente misurato, da un lato a causa delle esigenze di strumentazione specifica e, dallaltra, a causa del limitato interesse delleffetto dellUV, come soglia delleritema, alle nostre latitudini. Di conseguenza il dato dellUV di Spilamberto è per noi molto prezioso, ed andrà ad affiancarsi ai dati raccolti dalle nostre stazioni.
La convenzione vuole andare a perseguire una politica sistematica di collaborazione tra il mondo accademico e le istituzioni pubbliche, al fine di raccordare le attività formative con le esigenze del territorio.
Come Comune di Spilamberto spiega il Sindaco di Spilamberto Umberto Costantini - siamo felici di poter dar vita a questa intesa. Oggi come in passato è importante dare fiducia alla scienza, lUniversità di Modena è un ricco tesoro per il nostro territorio ed è naturale per noi collaborare insieme. Quando abbiamo installato la nostra stazione metereologica lo abbiamo fatto per poter capire meglio la realtà che ci circonda monitorando i fenomeni meteorologici. Oggi stiamo facendo un passo avanti. Sono grato allUniversità che metterà a frutto con competenza la strumentazione della nostra comunità.
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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 04/05/2022