Modelli operativi innovativi nel sistema della giustizia italiana: Unimore partner del progetto UNI 4 JUSTICE

Unimore partner di un importante progetto PON sullo studio di modelli operativi innovativi nel sistema della giustizia italiana. Il finanziamento complessivo del progetto è di quasi 9 milioni di euro
LUniversità di Modena e Reggio Emilia tra gli atenei destinatari di un importante finanziamento PON (Programma Operativo Nazionale) di complessivi 8.89 milioni di euro dal Ministero della Giustizia per contribuire alla realizzazione di un obiettivo di importanza strategica primaria del PNRR: unorganizzazione degli uffici giudiziari, civili e penali, più efficiente, più efficace e più vicina a cittadini e cittadine.
UNI 4 JUSTICE, questo il nome del progetto, è finanziato dal PON azione 1.4.1 dellasse 1, avente come obiettivo quello di migliorare la capacità amministrativa delle strutture che operano nel settore pubblico e più in generale della public governance .
Il progetto, che vede capofila lUniversità di Bologna, si fonda su di un partenariato di altre 13 università italiane e, per il nostro Ateneo, vede coinvolti il Prof. Giulio Garuti, Ordinario di Procedura Penale, il Prof. Carlo Vellani, Associato di Procedura Civile, il Prof. Thomas Casadei, Ordinario di Filosofia del Diritto, il Prof. Gianluigi Fioriglio, Ricercatore di Filosofia del Diritto e docente di Informatica giuridica, il Prof. Luigi Foffani, Ordinario di Diritto Penale e il Prof. Tommaso Fabbri, Ordinario di Organizzazione Aziendale, nonché Direttore del Dipartimento di Economia Marco Biagi.
Il progetto coinvolge la Corte dAppello di Bologna, con la quale il rapporto di collaborazione sarà stretto e costante.
UNI 4 JUSTICE nasce infatti dallidea di instaurare una relazione sinergica fra mondo accademico e sistema della giustizia, idea, questa, che è stata sperimentata, in anticipo sui tempi, a partire dal 2018, proprio in Emilia-Romagna, grazie ad una iniziativa congiunta avviata tra la Regione, la Fondazione CRUI e lUniversità di Bologna,
Gli uffici giudiziari di primo e di secondo grado del distretto nonché le istituzioni che partecipano alla creazione di condizioni di qualità della giurisdizione - in particolare i Consigli dellOrdine degli Avvocati - saranno attori di primo piano nella attuazione del progetto.
Nel corso dei prossimi mesi si tratterà dunque di partecipare alle otto azioni previste dal PON che consistono nella individuazione delle soluzioni organizzative di successo, nella elaborazione di modelli per lUfficio del Processo, nella misurazione di questi sia in senso giurisdizionale, sia in senso organizzativo-gestionale, nella diffusione delle forme virtuose, nella costruzione partecipata di strumenti e metodi di potenziamento della digitalizzazione dei flussi documentali (e.g., standard XML come LegalDocML), nella definizione di modelli di intelligenza artificiale e legal data analytics capaci di favorire lottimizzazione dei processi decisionali, nella creazione di strategie di comunicazione e interazione con il cittadino capaci di promuovere laumento dellaccesso e della fiducia nella giustizia (e.g., Legal Design).
Un risultato del quale siamo particolarmente orgogliosi commenta il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Prof. Elio Tavilla - e che ci restituisce la misura di quanto sia importante il lavoro di squadra allinterno dei Dipartimenti e in Unimore nonché il fare rete tra atenei al fine di favorire una sempre maggiore crescita del sistema, non solo giudiziario ma del Paese, specie in una fase così complessa.
Questo cospicuo finanziamento prosegue il Prof. Tavilla - servirà per dare unimportante risposta alle numerose istanze delle istituzioni giudiziarie, concorrendo ad un loro maggiore funzionalità grazie alle competenze di giovani e promettenti laureati/e e studiosi/e che saranno selezionati in questi ruoli.
Un ringraziamento particolare conclude il Prof. Tavilla va indubbiamente al Prof. Giulio Garuti e al Prof. Carlo Vellani, che hanno coordinato lelaborazione del progetto per Unimore con spirito di servizio e grande lungimiranza.
Lobiettivo finale è ambizioso: lasciare una legacy forte rafforzando nel sistema della giustizia la capacità di costruire competenze rispondenti ai bisogni e di valorizzare le risorse assegnate umane tecnologiche e infrastrutturali in una prospettiva di sostenibilità, resilienza, efficienza.
Categorie: GIURI, DEMB
Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 17/01/2022