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Modalità di svolgimento degli esami, in presenza e a distanza

Fin dal principio dell’emergenza pandemica, la priorità del nostro Ateneo è stata quella di garantire con ogni mezzo la maggiore sicurezza possibile a livello individuale e della nostra comunità.
 
In tale contesto molto dinamico, ogni decisione assunta è sempre stata ispirata dal quadro definito dalle direttive ministeriali, cui ogni Università ha il dovere di attenersi.
 
Anche nel recente periodo, dunque, è stato necessario attendere le nuove disposizioni normative del 5 gennaio u.s. che di fatto hanno confermato, per quanto riguarda l’ambito accademico, quanto già delineato dal Decreto-legge 6 agosto 2021, n. 111, convertito in Legge 24 settembre 2021, n. 133, che prevede il carattere prevalentemente prioritario delle attività in presenza.
 
Tali disposizioni, peraltro, già ampiamente discusse e decise dagli Organi, non sono mai state ulteriormente messe in discussione dagli stessi.
 
Nella definizione delle linee guida di Ateneo sono state espressamente previste le casistiche che permettono a Studentesse e Studenti di richiedere ed ottenere lo svolgimento a distanza dell’esame di profitto o di laurea, di recente ampliate a seguito di proficui incontri con la Conferenza dei Direttori e con le Rappresentanze studentesche.
 
Di seguito, dunque, si elencano le categorie di Studentesse e Studenti che potranno richiedere lo svolgimento dell’esame a distanza:

  • chi sia risultato positivo al virus SARS-CoV-2, anche con tampone rapido nasale ad uso domestico;
  • sottoposti a quarantena;
  • con fragilità relative al COVID-19;
  • conviventi di persone con fragilità relative al COVID-19;
  • chi si trovi in zone dalle quali, in relazione a eventuali limitazioni dovute alla classificazione in zona di alto rischio epidemiologico, non siano autorizzati spostamenti;
  • chi, in relazione alla zona di provenienza, necessiti di mezzi di trasporto a lunga percorrenza, col conseguente rischio di esposizione al contagio;
  • chi sia impossibilitato ad essere presente il giorno dell’esame per motivazioni legate alla somministrazione del vaccino prevista per il giorno dell’appello, il giorno immediatamente precedente o quello immediatamente successivo;
  • italiani o stranieri residenti all’estero;
  • chi conviva con soggetti positivi al SARS-CoV-2 o che siano in attesa dei risultati del tampone;
  • chi, non per sua responsabilità, non abbia ottenuto in tempo utile il rilascio di necessaria certificazione.

 Le Studentesse e gli Studenti dovranno comunicare direttamente al docente titolare dell’esame la volontà di svolgere l’esame di profitto a distanza, entro e non oltre 24 ore prima l’inizio dell’appello.
 
Quanti e quante, ricompresi in queste casistiche, faranno richiesta di esame a distanza, dovranno  compilare e allegare un’apposita autodichiarazione  attraverso la quale, nel contesto di un patto di lealtà tra studente e docente, il dichiarante assume su di sé tutte le responsabilità civili e penali di quanto dichiarato.
 
Resta inteso che in presenza di modificazioni del contesto normativo e pandemico il ricorso agli esami a distanza potrà essere ulteriormente esteso.
 
Preme inoltre rimarcare quanto la modalità di svolgimento degli esami di profitto e di laurea sia direttamente connessa alla classificazione negli scenari di rischio della nostra regione. Tale classificazione, suddivisa per colori, peraltro, rimane l’unico fattore avente forza di legge che può, automaticamente e senza ulteriori iter, far cessare il carattere di prioritaria presenza nelle attività didattiche.
 
Si coglie l’occasione per ricordare che è necessario il Green pass “base” per entrare nelle strutture universitarie.

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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 12/01/2022