Importante riconoscimento europeo per il progetto RAISE coordinato da Unimore in ambito aerospaziale
Il progetto europeo RAISE Reliable Aircraft electrical Insulation System sElection, coordinato da Unimore e da poco giunto al termine, è stato giudicato dal Consorzio Clean Sky - il maggior programma di ricerca europeo nel settore aerospaziale - tra i migliori progetti finanziati in questo ambito.
Il progetto RAISE (https://www.raise.unimore.it)
Il Principal Investigator del progetto è il Prof. Davide Barater, docente del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari (DIEF) di Unimore e membro di MeltingLab, il Laboratorio su convertitori, macchine e azionamenti elettrici guidato dal Prof. Giovanni Franceschini (DIEF), che insieme al Dott. Stefano Nuzzo e allIng. Marco Pastura hanno costituito il gruppo di ricerca di RAISE.
A tre anni dalla costituzione di un gruppo di ricerca sulle macchine e gli azionamenti elettrici dichiara il Prof. Barater - sono cinque i progetti europei che hanno come tema la progettazione e lo sviluppo di convertitori e drive elettrici basati su dispositivi wide-bandgap (a banda larga) in cui siamo coinvolti come Unimore, e dei quali due ci vedono come coordinatori. Ciò è stato possibile anche grazie al sostegno dei colleghi del DIEF, della Scuola di Ingegneria e dellAteneo.
Nello specifico RAISE ha affrontato il tema dellefficienza dei convertitori e degli azionamenti elettrici. L'industria aerospaziale è una delle più esigenti in questo senso e prevede la progressiva sostituzione degli attuatori idraulici/meccanici dell'aeromobile con azionamenti elettrici, per arrivare ad un incremento dell'efficienza e riduzione del peso, dei consumi e delle emissioni acustiche/inquinanti negli aeromobili.
L'adozione di queste tecnologie consentirà di diminuire le perdite di potenza e ridurre i requisiti del sistema di raffreddamento, portando a motori e generatori più piccoli e più leggeri. Le soluzioni proposte potranno essere adottate anche in altri importanti ambiti, come l'automotive.
Il progetto RAISE è stato particolarmente apprezzato per lattività di comunicazione e disseminazione e per il numero di pubblicazioni scientifiche che ha saputo generare - aggiunge il Prof. Giovanni Franceschini. Questo è senzaltro un risultato molto importante in termini di misurazione della qualità e del profilo internazionale della ricerca.
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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 02/09/2021