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Il Centro AIRI - "Artificial Intelligence Research and Innovation" di Unimore festeggia 10 anni di attività

Sono passati 10 anni da quell’aprile 2011 in cui è stato inaugurato, presso il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Unimore, il Centro Softech-ICT, che, inizialmente diretto dal Prof. Flavio Bonfatti, ha saputo attrarre nel corso degli anni diversi finanziamenti competitivi e privati, fino ad arrivare nel 2019 ad essere rinominato in AIRI - “Artificial Intelligence Research and Innovation Center”.

Nell’arco di dieci anni il Centro è stato un punto di riferimento per molte aziende del territorio e per la Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna. Il suo successo è stato possibile grazie alla presenza di eccellenze scientifiche, capaci di rispondere alle continue e crescenti richieste di competenze nel campo ICT. Ora che l’Intelligenza Artificiale si sta affermando come una delle tecnologie in maggior crescita al mondo, il Centro si è adeguato riuscendo ad assumere un ruolo di primo piano nella ricerca e innovazione in questo ambito.

Nell’ultimo triennio ai Dipartimenti fondatori (Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” e Dipartimento di Economia “Marco Biagi”) si sono uniti al Centro i Dipartimenti di Scienze e Metodi dell’Ingegneria di Reggio Emilia e il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche di Modena; il numero di professori e ricercatori aderenti è quasi raddoppiato; il valore dei progetti attivi è quadruplicato, superando lo scorso anno la soglia del milione di euro.

“Come Direttore del Centro - commenta il Prof. Roberto Vezzani del DIEF di Unimore - vorrei esprimere un grande ringraziamento ai professori Flavio Bonfatti e Rita Cucchiara che mi hanno preceduto nella direzione del Centro, a tutti i colleghi aderenti ed in particolare ai membri del consiglio, a tutto il personale tecnico ed amministrativo che ha lavorato e lavora affinché il Centro possa essere efficiente ed efficace. Infine, grazie a tutte le imprese che hanno collaborato e che tuttora collaborano con il Centro, sia in qualità di partner di progetti finanziati dalla Regione che come committenti di progetti di ricerca e attività di trasferimento tecnologico e formazione continua. I risultati del Centro sono possibili grazie al contributo di tutti.”

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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 20/05/2021