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Nell’ambito del Seminario permanente di Teoria del diritto e Filosofia pratica il 19 maggio si discute di “traduzione come strumento di dissenso”

Nell’ambito del XXV Ciclo del Seminario permanente di Teoria del diritto e Filosofia pratica, ideato dal Prof. Gianfrancesco Zanetti e dal Prof. Thomas Casadei e promosso dall’Archivio storico-giuridico “Anselmo Cassani” istituito presso il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità (www.crid.unimore.it) di Unimore, il 19 maggio, dalle ore 17.15, si discuterà di traduzione come strumento di dissenso politico, con particolare attenzione al contesto inglese e francese del Settecento.

Mercoledì 19 maggio 2021, dalle ore 17.15 sulla piattaforma Teams al link https://bit.ly/2Qo6k8V, si terrà il Seminario “Cosmopolitismo e dissenso tra Inghilterra e Francia: la traduzione come atto politico nel Settecento”.

L’appuntamento, che si svolgerà nell’ambito del XXV Ciclo del Seminario permanente di Teoria del diritto e Filosofia pratica, vedrà le relazioni del Prof. John Patrick Leech (Univ. di Bologna), e della Dr.ssa Serena Vantin (Unimore).

La discussione prenderà avvio a partire dal volume “Cosmopolitanism, Dissent, and Translation. Translating radicals in eighteenth-century Britain and France” (Bononia University Press, Bologna, 2020) di P. Leech e si college alle attività del Laboratorio di traduzione giuridica del CRID.

In particolare, i lavori saranno incentrati sull’importante ruolo svolto dalla traduzione come strumento di dissenso politico nel diciottesimo secolo, allorquando Gran Bretagna e Francia conobbero una vera esplosione di idee e testi radicali, la cui produzione ha avuto luogo in contesti sempre più cosmopoliti, sia europei sia, successivamente, “atlantici”.

Leech sostiene che un approccio cosmopolita era una preoccupazione centrale di molti radicali dissenzienti in questo periodo e si interroga sui modi in cui le pratiche di traduzione sia in Francia sia in Gran Bretagna hanno risposto al loro impegno.

La discussione si soffermerà, inoltre, sulle attività di traduzione intraprese da alcuni dei maggiori protagonisti della diffusione delle idee radicali: esuli ugonotti come Jean Le Clerc e Pierre Coste, figure dell'illuminismo come il barone d'Holbach, l'abate Morellet e Johann e Georg Forster, e rivoluzionari come Mirabeau, Joel Barlow, Je an-Paul Marat e Daniel Eaton.

Profili di relatori e relatrici:

Patrick Leech è Professore Associato presso l’Università di Bologna, dove insegna lingua e cultura inglese presso il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione del Campus di Forlì. 

I suoi principali temi di ricerca sono gli studi culturali e linguistici nell’ambito dell’anglistica, con particolare attenzione alla storia della traduzione, alla storia e cultura irlandese, alle migrazioni e alla memoria pubblica.

Da tempo conduce ricerche sulla storia della traduzione nel Settecento.

Serena Vantin è assegnista di ricerca in Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Autrice di diversi saggi e articoli sul diritto antidiscriminatorio, sui rapporti tra tecnologie e diritto, e su alcune figure rilevanti del pensiero giuridico-filosofico come Edmund Burke e Mary Wollstonecraft, coordina la Segreteria scientifico-organizzativa del CRID.

Il Comitato scientifico del Seminario permanente di Teoria del diritto e Filosofia pratica è composto dal Prof. Thomas Casadei, dal Prof. Gianluigi Fioriglio, dalla Dr.ssa Serena Vantin, dal Prof. Gianfrancesco Zanetti.

Per informazioni: segreteria.crid@unimore.it 

Categorie: GIURI

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 18/05/2021