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Il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità mafiosa e corruttiva, appuntamento il 12 marzo

Il Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore ed il corso di Diritto Amministrativo di Unimore in collaborazione col CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità e Libera, il Centro Studi Legalità ed il Comune di Modena organizzano una videoconferenza che ripropone l’accento su di un tema, purtroppo, sempre molto attuale in Italia che riguarda i beni confiscati alle mafie ed alla criminalità organizzata.

L’iniziativa dal titolo “ Il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità mafiosa e corruttiva ”, che si svolgerà venerdì 12 marzo, potrà essere seguita in streaming sulla piattaforma Google Meet all’url https://meet.google.com/cee-mcjb-fpg a partire dalle ore 15.00.

Dopo i saluti istituzionali del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Prof. Elio Tavilla e della Prof.ssa Maria Paola Guerra, docente di Diritto Amministrativo a Unimore, toccherà a Davide Pati dell’Ufficio Presidenza di Libera, Responsabile settore beni confiscati introdurre l’incontro con una relazione su ”La “conquista” della legge e l’impegno associativo per la promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati”. Seguiranno, poi, gli interventi di Francesco Menditto, Procuratore della Repubblica di Tivoli e componente del Consiglio direttivo dell’ANBSC, che parlerà de “La legge: bilancio e prospettive”, mentre Valentina Fiore del Consorzio Libera Terra Mediterraneo si soffermerà su “Le cooperative sociali per la gestione dei beni confiscati e sequestrati”.

L’appuntamento, aperto alla cittadinanza, sarà coordinato da Vincenza Rando, Vice Presidente di Libera, associazione che da anni intrattiene rapporti di collaborazione col CRID.

"È per me motivo di grande soddisfazione che, nell'ambito delle attività del nostro Dipartimento, - commenta il Prof. Elio Tavilla di Unimore - sia stato organizzato questo momento di studio e di dibattito particolarmente interessante e dall'alta valenza scientifica. La questione del riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità mafiosa e corruttiva è argomento relativamente nuovo ma deve rappresentare comunque un caposaldo nella formazione del giurista di oggi. Sono convinto che presenze così prestigiose, come quelle che prenderanno la parola nel corso dei lavori, riusciranno ad accendere un faro importante in un'ottica di maggiore consapevolezza, non solo della questione giuridica in sé ma anche e soprattutto delle realtà che quotidianamente si battono perché la legalità non resti solo una parola vuota ma accompagni realmente le nostre azioni".

A 25 anni dalla sua introduzione, - afferma la Prof.ssa Maria Paola Guerra di Unimore - il seminario s’incentra sul riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata previsto dalla legge 7 marzo 1996, n. 109. L’obiettivo è di sviluppare, con l’aiuto di testimoni ed esperti di particolare autorevolezza, una riflessione a tutto campo su questo fondamentale strumento di contrasto nei confronti delle organizzazioni mafiose. Se ne sottolineerà la forte valenza simbolica, per il valore di “restituzione” alle collettività territoriali vulnerate dall’infiltrazione mafiosa di beni illecitamente acquisiti dalle organizzazioni criminali, soffermandosi sulle esperienze virtuose ma anche sulle difficoltà incontrate nell’ampio arco temporale della sua applicazione, per illuminarne le prospettive”.

La registrazione del convegno sarà visibile all’url https://youtube.com/channel/UCfD9FjGaABKqwwz8MprpjWA

Categorie: GIURI

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 11/03/2021