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Le discriminazioni di genere sulla rete, l'appuntamento proposto da Officina Informatica del CRID per la Giornata internazionale della donna

Il mondo della rete è diventato, ed è tuttora, un potente veicolo di forme di discriminazione di genere, tuttavia può essere anche il contesto nel quale avviare un più efficace contrasto di questo fenomeno culturale, sociale ed economico che ancora sopravvive, nonostante i tanti cambiamenti avvenuti nel corso di questi ultimi decenni.

Qual è il rapporto tra le tecnologie digitali e i fenomeni di sessismo, violenza e discriminazione di genere che attraversano la nostra società? Dati e algoritmi contribuiscono senza dubbio ad amplificare la diffusione di stereotipi e modelli comportamentali indesiderabili o addirittura discriminatori, eppure – com’è sempre più chiaro – possono svolgere altresì un “ruolo positivo” contribuendo a generare una maggiore consapevolezza riguardo a siffatte cruciali tematiche.

Sono questi gli interrogativi che muovono i ricercatori e ricercatrici del Laboratorio “Discriminazioni e Vulnerabilità” e dell’Officina informatica DET “Diritto Etica Tecnologie” del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità dell’Università di Modena e Reggio Emilia (www.crid.unimore), diretto dal Prof. Gianfrancesco Zanetti, che hanno deciso in occasione della Giornata internazionale dei diritti della Donna, di promuovere un seminario onlineDiscriminazioni di genere sulla rete: prospettive di indagine e ricerche empiriche”, dedicato a cercare risposte a questa questione che – oggi - con la diffusione delle nuove tecnologie e dei social è diventata più che mai attuale per comprendere quali forme possa assumere la discriminazione di genere.

L’iniziativa, che si svolgerà lunedì 8 marzo con inizio alle ore 17.00, potrà essere seguita sulla Piattaforma Teams - link per il collegamento nella modalità online: https://bit.ly/3cOBbUO .

A introdurre i lavori sarà la Prof.ssa Claudia Canali, docente di Tecnologie web e Social networks presso Unimore e componente del Consiglio scientifico del CRID.

Le relazioni su cui si concentrerà la riflessione – aperta alla cittadinanza - saranno della Prof.ssa Delfina Malandrino (Univ. di Salerno) e del Prof. Nicola Lettieri (Univ. del Sannio) che hanno di recente avviato un’innovativa indagine sulle discriminazioni nei mondi della rete.

Il dibattito, al quale parteciperanno studiosi e studiose di diversi atenei italiani, sarà coordinato dal Prof. Thomas Casadei (CRID, Unimore). Le conclusioni saranno a cura del Prof. Gianluigi Fioriglio (coordinatore dell’Officina informatica del CRID, Unimore).

I lavori saranno coordinati dalla Dr.ssa Serena Vantin, responsabile scientifico-organizzativa del CRID.

Fin dalla sua costituzione, il CRID - afferma il Prof. Thomas Casadei di Unimore, co-fondatore del Centro - si cimenta nell’elaborazione di ricerche ma anche nell’individuazione di buone pratiche e nella definizione di strumenti e indirizzi che possano sostenere l’operato di istituzioni e amministrazioni, in sinergia costante con i mondi dell’associazionismo, al fine di contrastare i fenomeni discriminatori e favorire la promozione della parità sostanziale tra donne e uomini”.

Per queste ragioni - aggiunge la Dr.ssa Serena Vantin, coordinatrice delle attività del CRID e autrice di recenti studi sul tema delle violenze on line contro le donne - in occasione della Giornata internazionale della donna, il prossimo 8 marzo, abbiamo organizzato questo dibattito interdisciplinare che metterà a confronto studiosi e studiose di numerosi ambiti: dal diritto all’informatica alle scienze sociali computazionali. Lo scopo è quello di promuovere una discussione intorno ai contenuti e agli strumenti di un'agenda di ricerca ormai indispensabile per identificare, comprendere e contrastare le forme di ingiustizia mediate dalla tecnologia”.

In tal senso - conclude il Prof. Gianluigi Fioriglio, docente di Informatica giuridica e di Didattica del diritto e media education a Unimore, nonché componente dell’Officina informatica del CRID - si analizzeranno profili spesso trascurati inerenti ai fenomeni discriminatori e alle forme di disparità che gravano sulle donne in misura ancora maggiore a causa di sofisticati strumenti informatici. Si pensi, ad esempio, alle discriminazioni causate da servizi professionali basate su analisi che sono il frutto di elaborazioni e dati potenzialmente viziati da pregiudizi, o ai contenuti dannosi della dignità, della privacy e della reputazione creati da sistemi di intelligenza artificiale mediante tecniche di apprendimento automatico, e così via”.

Profili

Delfina Malandrino ha conseguito la laurea in Informatica presso l'Università degli Studi di Salerno nel Novembre del 2000 ed il Dottorato di Ricerca in Informatica presso la stessa Università nell'Aprile del 2004.

Da Aprile 2019 è Professoressa Associata presso il Dipartimento di Informatica, Università degli Studi di Salerno.

Ha svolto un soggiorno di ricerca negli Stati Uniti presso l'AT&T Research Labs., New Jersey USA, collaborando con Balachander Krishnamurthy nel campo della privacy sul Web. Ha collaborato anche con il CNR per il Centro Regionale di Competenza per lo Sviluppo ed il trasferimento dell'Innovazione Applicata ai Beni Culturali ed Ambientali.

Tra i suoi interessi di ricerca ci sono i seguenti ambiti: Privacy, Distributed Systems, Green Computing, Social Network Analysis, Intermediary Systems, Collaborative Systems, Social Media Analysis.

Nicola Lettieri ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Analisi delle Politiche Pubbliche, è dottore in Giurisprudenza e dottore di ricerca in Informatica giuridica. Dal 2008 ricopre incarichi di docenza presso le Università di Salerno e del Sannio, tenendo corsi di “Informatica giuridica”, “Diritto e scienze sociali computazionali” e “Modelli e tecniche di intelligenza artificiale per il diritto”.

Membro dell’Officina informatica su “Diritto, Etica, Tecnologie” del CRID (Università di Modena e Reggio Emilia), ha svolto attività di ricerca presso l’Istituto di Teorie e Tecniche dell’Informazione Giuridica, il Laboratory of Agent-based Social Simulation (ISTC/CNR); il Laboratorio IsisLAB (Dip. di Informatica - Università di Salerno).

Dirige la collana internazionale “Law, Science, Technology”; è membro del comitato scientifico della rivista «Informatica e diritto» nonché componente dell’editorial board delle riviste «Frontiers in Artificial Intelligence Law and Technology» e «Future Internet». È stato membro del comitato scientifico dell’Associazione Italiana di Scienze Cognitive. Per Mucchi ha recentemente pubblicato il volume  Antigone e gli algoritmi. Appunti per un approccio giusfilosofico  (2020).

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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 06/03/2021