Osservatorio Geofisico: l'anno 2020 tra i più caldi e con piovosità anomale

Le prime elaborazioni, riferite alla stazione di Piazza Roma dellOsservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari di Unimore, riconosciuta come stazione centenaria dal WMO, registrano lanno 2020 come tra i più caldi e con piovosità anomale nelle distribuzione mensile delle piogge.
La temperatura media del 2020 è di 16.1°C e si posiziona al terzo posto nella classifica degli anni più caldi dallinizio delle osservazioni a Modena. In prima e seconda posizione vi sono rispettivamente il 2014 con 16.3°C e il 2019 con 16.2°C. La media climatica 1981-2010 è di 14.3°C, dunque lanomalia rispetto alla climatologia di riferimento è di +1.8°C.
Quando iniziai a lavorare in Osservatorio nel 1987 - commenta Luca Lombroso tecnico meteorologo dellOsservatorio Geofisico di Unimore - la temperatura media era di 13.5°C e lanno più caldo non andava oltre i 14.5°C. A quellepoca era il 1945 lanno più caldo. Nel 1994 per la prima volta vidi lanno più caldo, allora con 14.7°C, nel 1998 osservammo il superamento della soglia dei 15°C di temperatura media e nel 2014 di 16°C. Unaccelerazione di riscaldamento locale, coerente con quello globale, che nessuno prima di noi fra chi ci ha preceduto ha visto così rapida durante la sua attività osservativa.
Le piogge complessive del 2020 assommano a 741.4 mm, superiori alla media (660.7 mm sul periodo 1981-2010) con un eccesso del 11%. È uno scostamento poco rilevante statisticamente, ma è sullandamento mensile che si notano grandi anomalie, con febbraio, maggio e novembre piuttosto siccitosi e giugno, agosto e soprattutto il mese di dicembre che spiccano per la loro piovosità.
Dicembre, in particolare, con 186.5 mm risulta uno dei più piovosi dallinizio delle misure, addirittura con una piovosità tripla rispetto a quella che ci si aspetta dalla climatologia. Era dal 1869 (231.6 mm) che non pioveva tanto a dicembre e solo 4 volte dicembre è stato più piovoso rispetto al 2020 che si posiziona come il sesto più piovoso per la serie dellOsservatorio Geofisico di Unimore. Sempre dicembre ha avuto una temperatura media di 6.5°C, superiore alla media 1981-2010 di 1.5°C, e di conseguenza si aggiudica il settimo posto come mese di dicembre più caldo.
Del mese appena passato, - commenta ling. Sofia Costanzini dellOsservatorio Geofisico DIEF di Unimore - ricordiamo l'evento nevoso del 2 dicembre seguito poi da una intensa perturbazione con venti caldi in quota che ha comportato notevoli accumuli pluviometrici con 58.6 mm di poggia caduti da sabato 5 a lunedì 7, a fronte dei 56.2 mm della media climatologica del mese. Il giorno più piovoso di dicembre, il 5 con 53.1 mm, è anche il giorno più piovoso del 2020. Infine, passerà alla storia il Bianco Natale di Grandine, linconsueta grandinata con temporale del 25 dicembre, evento mai visto in questa intensità non solo a Natale ma nel mese di dicembre. Questo evento infine è stato registrato con altezza neve 1 cm, attribuita alla parte di neve granulosa (graupel) che accompagnava la precipitazione.
Quanto a neve, il 2020 ha visto poche apparizioni di neve molto debole, con un totale nellanno di soli 5 cm, rispetto a una media 1981-2010 che vede mediamente 29.8 cm di neve cadere nellanno.
L'anno appena trascorso, - conclude ling. Francesca Despini dellOsservatorio Geofisico di Unimore - ha rappresentato per noi una grande sfida. Durante il periodo del lockdown abbiamo dovuto fronteggiare diverse difficoltà legate alla pandemia per riuscire a mantenere le osservazioni, e manutentare le stazioni nonché a mandare avanti diversi progetti. Il riconoscimento di Stazione Centenaria ricevuto dal WMO, maturato dopo tanti sforzi di tutti coloro che negli anni si sono battuti per mantenere in vita l'Osservatorio, ci spinge ad approcciarci al futuro con maggiore responsabilità e rinnovato entusiasmo.
Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 05/01/2021