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Il prof. Vittorio Iervese di Unimore nel CdA della Fondazione Modena Arti Visive

Dopo la firma della convenzione tra Comune di Modena e Università di Modena e Reggio Emilia si rafforza ed estende la collaborazione tra le due istituzioni per mettere a sistema le preziose competenze presenti nell’Ateneo.

Anche per la Fondazione Modena Arti Visive (FMAV), dopo il rinnovo della Presidenza, il Comune va ad attingere ad Unimore, cui spetta per Statuto l’indicazione di due rappresentanti, per completare il quadro delle nomine ad esso spettanti per il Consiglio di Amministrazione. La scelta è stata fatta cadere  sul Prof. Vittorio Iervese, docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali (DSLC) dell’Ateneo.

"Questa nomina – commenta il Professor Vittorio Iervese - è una soddisfazione non soltanto personale perché rende merito al lavoro che insieme ad altri colleghi e colleghe stiamo portando avanti da diversi anni. L'attività di ricerca, la didattica e la collaborazione con soggetti e istituzioni presenti sul territorio fanno parte di un impegno complessivo che cerca di mettere in dialogo saperi e competenze diverse. Ho sempre creduto nella ricchezza del coordinamento ed è con questo spirito che ho accettato l'incarico che mi è stato proposto. Conosco bene le potenzialità di FMAV e il valore delle persone che vi lavorano, il mio intento è quello di dare un contributo a fare in modo che questo valore sia sempre maggiore e il più possibile riconosciuto anche all'esterno".

 

VITTORIO IERVESE

E’ Professore Associato in Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Presidente del Festival dei Popoli – Istituto Italiano per il Film di Documentazione Sociale dal 2017. Dirige il LAMA (Laboratorio di Analisi dei Materiali Audiovisuali) ed è nel direttivo del Centro Interdipartimentale per le Digital Humanities - DHMoRe. Ha svolto ricerche sulla cultura visuale, la sociologia visuale, la gestione dei conflitti, la comunicazione interculturale, le forme di partecipazione sociale, la sociologia dell’infanzia e la progettazione culturale. Ha da poco concluso una ricerca internazionale sull’utilizzo delle immagini per costruire memorie condivise con bambini e adolescenti (SHARMED. Shared Memory and Dialogue) e partecipa a due progetti di ricerca europei, il primo dedicato all’integrazione scolastica dei bambini migranti e rifugiati di ricerca dal titolo Child-UP (H2020), il secondo SPACEX – Spatial Practices in Art and ArChitecture for Empathetic EXchange che si occupa di osservare le buone pratiche di utilizzo della cultura per la trasformazione dello spazio urbano. Ha pubblicato diversi libri e saggi, tra cui recentemente:

·       Raccontare Storie Personali in classe. Dalla Ricerca all’innovazione Educativa. (con C. Baraldi e F. Farini). Franco Angeli, 2020.

·       Photography and facilitation of children’s narratives of memories in classroom interactions. Visual Pedagogies, 2019.

·       Trasformare il tempo in spazio. Engrammi ed esogrammi del museo contemporaneo. 2019

·       Narratives of memories and dialogue in multicultural classrooms. Analysis of workshops based on the use of photography. Narrative Inquiry. 2017 (con Baraldi, C.)

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 05/11/2020