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I bisogni alimentari del futuro: ne parla Mauro Mandrioli al Festival della Scienza di Genova

Un docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il Prof. Mauro Mandrioli, tra i relatori invitati al Festiva della Scienza 2020, che si terrà a Genova in modalità online sulla piattaforma Vimeo e a cui partecipano anche tre premi Nobel e studiosi e ricercatori di fama internazionale.

A catturare l’interesse degli organizzatori è il recente libro "Nove miliardi a tavola. Droni, big data e genomica per l’agricoltura 4.0", che il Prof. Mauro Mandrioli, Responsabile del Digital Agricultural Laboratory del Dipartimento di Scienze della Via (DSV) di Unimore, ha pubblicato con la collana Chiavi di lettura di Zanichelli Editore e che è già stato presentato al Food&Science festival di Mantova, oltre che su Radio Rai 1 e su Rai News nella trasmissione Futuro24.

Il volume prende spunto da un interrogativo dell’autore: “Nel 2050 saremo in 9 miliardi, 2 miliardi in più di adesso. Già oggi coltiviamo la metà della terra abitabile: come potremo allora dar da mangiare alle generazioni future senza distruggere l’ambiente in cui viviamo?”. E nelle sue pagine avvia una riflessione sugli strumenti e innovazioni per il cibo del futuro.

La nostra crescita demografica, combinata ai cambiamenti climatici e alla diffusione sempre più ricorrente di nuovi patogeni e parassiti, pone sfide che non hanno precedenti nella storia dell’agricoltura. “Oggi – è convinzione del Prof. Mauro Mandrioli di Unimore - possiamo contare su nuovi strumenti tecnologici e biotecnologici che possono renderci in grado non solo di vincere tali sfide, ma anche di attuare una vera e propria agricoltura di precisione maggiormente sostenibile per l’ambiente. Combinando droni che “fotografano” le piante con sensori nel suolo e app che integrano i dati meteo con quelli di disponibilità nelle falde, possiamo, ad esempio, già ora risparmiare il 30% dell’acqua usata per irrigare. Grazie alla genetica possiamo inoltre costruire nuove varietà vegetali e nuovi batteri simbionti che possono rendere ancora più importante il risparmio sia di acqua che di fertilizzanti e insetticidi. Dopo la rivoluzione verde della prima metà del Novecento, oggi possiamo pensare di attuare una nuova rivoluzione basata sull’agricoltura 4.0”.

Il libro sarà presentato nella sezione di proposte dedicate all'innovazione e alle nuove sfide tecnologiche martedì 27 ottobre, alle ore 17.00 presso la Biblioteca Universitaria del capoluogo ligure.

L’applicazione dei big data e delle nuove tecnologie applicate all’agricoltura – commenta la Professoressa Daniela Quaglino, Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita di Unimore - rappresenta un tema di grande attualità e di crescente interesse per poter avviare uno sviluppo sostenibile e per le implicazioni non solo scientifiche, ma anche socio-economiche che si potranno avere per le generazioni future. Il libro del Prof. Mandrioli analizza questi temi in maniera chiara unendo competenze tecnologiche ed eccellenti capacità divulgative con quella sinergia tra ricerca e terza missione che caratterizzano le numerose attività del Dipartimento di Scienze della Vita rivolte al miglioramento della salute dell’uomo e dell’ambiente”.

L’importanza del Festival della Scienza di Genova, che si tiene dal 22 ottobre al 1 novembre quest’anno in modalità online per le nuove disposizioni delle autorità in materia sanitaria, è sottolineata dal gran numero di visitatori che si sono ritrovati nell’ultima edizione (2019), oltre 210.000, che ne fanno indubbiamente il principale Festival scientifico in Italia.

MAURO MANDRIOLI

E’ Professore Associato in Genetica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, dove studia da oltre vent’anni la genetica di insetti e batteri di interesse agrario. Oggi coordina il Digital Agriculture Laboratory e insegna genetica generale, molecolare e microbica in corsi di laurea in biologia e biotecnologie. Dopo essersi laureato in Scienze Biologiche e avere conseguito il Dottorato di Ricerca in Biologia Animale a Modena, dal 2001 lavora e insegna presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, per cui ha ricoperto prima il ruolo di ricercatore (sino al 2010) e poi quello di Professore Associato. Ha pubblicato oltre 160 articoli scientifici su riviste e libri nazionali e internazionali ed è Vicedirettore di Biogest Siteia, il Centro interdipartimentale per il miglioramento e la valorizzazione delle risorse biologiche agro alimentari di Unimore dedicato al trasferimento tecnologico in ambito agrario. Relatore sia a congressi scientifici, che in conferenze rivolte ad un pubblico non specialistico nell’ambito di festival, caffè scienza ed eventi divulgativi nelle scuole.

Categorie: DSV

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 23/10/2020