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Modena città Universitaria: sottoscritto l'accordo tra Unimore ed il Comune di Modena

Con l’obiettivo di rendere la Città sempre più a misura di studente, raccogliendo idee e suggerimenti anche direttamente dai protagonisti” il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Carlo Adolfo Porro hanno sottoscritto l’accordo quadro tra Comune e Unimore che istituisce formalmente “Modena Città Universitaria”.

L’accordo è stato firmato nella mattinata di martedì 6 ottobre nella Sala di rappresentanza del Municipio, presenti anche l’assessore a Cultura con delega specifica a Città Universitaria Andrea Bortolamasi, il pro rettore Gianluca Marchi, il portavoce del rettore e delegato alla comunicazione di Ateneo Thomas Casadei.

Il precedente accordo quadro risaliva al 2017 e poneva i presupposti per la città universitaria fissando principi, modalità e priorità della collaborazione tra Comune e Università. Oggi, Comune e Unimore, che in questi anni hanno avviato e consolidato importanti collaborazioni, convengono sulla necessità di attuare il disegno di Modena Città Universitaria puntando alla valorizzazione delle eccellenze formative dell’Università e alla nascita di nuove opportunità, alla qualificazione dell’accoglienza e alla disponibilità di sedi e tecnologie innovative e adeguate alle nuove sfide della didattica, alla costante interazione fra Università e territorio su ricerca e trasferimento tecnologico, nascita e sviluppo di nuove imprese, formazione diffusa e permanente, didattica, analisi e innovazione delle politiche pubbliche. Inoltre, esprimono l'intenzione di collaborare fattivamente, anche per la realizzazione di diversi progetti, con altre istituzioni del territorio, tra cui Fondazione Modena e associazioni economiche e sociali del territorio.

Richiamati gli indirizzi di Governo del Comune e gli indirizzi strategici di Unimore, il nuovo accordo quadro, traccia gli obiettivi definendo le azioni prioritarie per ciascuno degli ambiti individuati e fissando una metodologia di lavoro immediatamente operativa attraverso la collaborazione reciproca.

In particolare, sono dodici gli ambiti per i quali Università e Comune, attraverso il coinvolgimento dei singoli assessorati interessati, hanno individuato le azioni prioritarie da mettere in campo: I luoghi dello studio: sedi universitarie e biblioteche; I luoghi dell’abitare: residenze, alloggi e affitti; I luoghi della Ricerca; I luoghi della cultura; I luoghi della pratica sportiva; I luoghi del tempo libero; Trasporti e mobilità sostenibile; Comunicazione, informazione, partecipazione, accoglienza e promozione turistica; Offerta formativa, orientamento e lavoro; Scambio di Competenze e Osservatori delle politiche pubbliche; Rete socio-sanitaria locale, disabilità; Internazionalizzazione.

Per attuare l’accordo viene inoltre costituito un tavolo di lavoro bilaterale di cui fanno parte Sindaco e Rettore, o loro delegati, che ha il compito di proporre iniziative, azioni e strumenti, nonché di verificare l’effettiva attuazione dei vari progetti che compongono il Patto e comunicarla in modo continuativo e costante al territorio. Per la realizzazione dei singoli obiettivi saranno attivati specifici tavoli tecnici bilaterali.

Inoltre, per garantire l’effettiva partecipazione degli studenti viene previsto un tavolo periodico di confronto di cui faranno parte anche i componenti del Tavolo tecnico per i servizi agli studenti ed il presidente della Conferenza degli studenti.

Allegato: Modena città Universitaria 2

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 06/10/2020