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Le due mostre fotografiche della Scuola di Paesaggio Emilio Sereni sono visitabili fino al 30 settembre

Qual è il rapporto fra città e campagna oggi in Italia? Come fare per ricostruire nuove relazioni armoniche fra mondo rurale e mondo urbano (che partano dal paesaggio, dal cibo, dal tempo libero, dagli stili di vita) con l’obiettivo di progettare un nuovo circolo virtuoso? Sono questi i temi e gli interrogativi della dodicesima edizione della Scuola di Paesaggio Emilio Sereni, dal 25 al 29 agosto presso l’Istituto Alcide Cervi di Gattatico (Reggio Emilia). Cinque giorni intensivi di lezioni frontali, tenute da illustri docenti universitari di tutta Italia, seminari, ma anche mostre, cene tematiche, aperi-libri e un’uscita didattica a Mantova e Sabbioneta. Un’occasione di studio, confronto, ma anche di scambio e convivialità, nella sede dell’Istituto Alcide Cervi e del Parco “ai Campirossi”.

Soddisfazione per la Presidente dell'Istituto Alcide Cervi Albertina Soliani: «La Scuola estiva di Paesaggio ritorna anche quest'anno qui, a Casa Cervi, nella pianura dell’Emilia, terra di agricoltura, con una grande storia di lavoro e di vita sociale. Dopo il Covid sono sorti nuovi interrogativi: come si sta nella città, nella campagna? Sono davvero due cose separate o devono restare più legate fra loro, in una alleanza che difenda la natura, la vita, la salute, il cibo? In questa sede si è tentato di dare alcune risposte, di dare il via a nuove strade. Il Covid non ha spento a Casa Cervi la cultura e la grande passione democratica». 

Promossa dall’Istituto Alcide Cervi, con cui Unimore intrattiene un rapporto di convenzione scientifica, la scuola estiva si avvale del contributo del prof. Emiro Endrighi, Direttore del Polo Museale di Ateneo, quale componente del Comitato Scientifico.

“L’argomento al centro della Scuola estiva di quest’anno, dichiara il prof. Endrighi, ha affrontato un tema classico della storia italiana, quello del rapporto tra città e campagna, e, allo stesso tempo attualissimo. Da un lato, l’analisi paesaggistica è un ulteriore e complementare strumento, rispetto ad altri, per affrontare la crisi delle relazioni tra mondo rurale e mondo urbano; dall’altro, il paesaggio, proprio per la sua poliedricità e interdisciplinarietà, può favorire l’elaborazione di strategie di intervento finalizzate alla necessaria ricostruzione di questo rapporto”.

«È stata una edizione difficile, perché difficile il periodo che stiamo vivendo con l’emergenza Covid. Ma volevamo organizzare anche quest’anno la Scuola, nel pieno rispetto delle normative e della sicurezza, e ci siamo riusciti», spiega Gabriella Bonini, Responsabile scientifico della Biblioteca Archivio Emilio Sereni. «Sono oltre sessanta i partecipanti, tra studenti, giovani agronomi e architetti, provenienti da tutta Italia; una ventina i docenti, anch’essi provenienti dai maggiori atenei italiani. Per la prima volta abbiamo dato la possibilità di partecipare anche in videoconferenza online: un’idea senza dubbio apprezzata». 

Ormai da anni la Scuola intitolata a Emilio Sereni, importante scrittore, partigiano, politico, Ministro della Repubblica, oltre che grande storico dell’agricoltura e del paesaggio del secolo scorso, è punto di riferimento per gli studi di settore. Rossano Pazzagli, docente dell’Università del Molise e Direttore della Scuola, ha presentato così la giornata inaugurale: «Il rapporto fra città e campagna è storicamente importante, soprattutto in Italia, dove queste due componenti territoriali, ma anche sociali e culturali, sono in costante dialogo fra loro. Con l’età contemporanea questo legame si è venuto affievolendo e si è creata una separazione crescente. Occorre ritrovare nuovi equilibri: obiettivo di queste giornate è trovare idee e suggerimenti per ricomporre questo scarto». 

Durante la Scuola è stata inaugurata l’installazione “TERRaRIA” dell'artista reggiana Antonella De Nisco e la VII Mostra fotografica Premio Emilio Sereni, giunta alla sua settima edizione, risultato di un concorso (vinto da Luigi D’Aponte, con il portfolio "Da Disegnatori di Terre a Cercatori di Vento”), aperta fino al 30 settembre. Fino alla stessa data rimarrà visitabile anche la mostra fotografica di Luca Monaco “Terzo stato. Ricognizione visuale a Santa Croce”.

La Scuola di Paesaggio, diretta dal prof. Rossano Pazzagli, si avvale di un comitato scientifico composto da Mauro Agnoletti (Università di Firenze), Gabriella Bonini (Biblioteca Archivio Sereni), Emiro Endrighi (Università di Modena e Reggio), Saverio Russo (Università di Foggia) e Carlo Tosco (Politecnico di Torino) e gode del Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole. 

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 29/08/2020