Lapprendimento linguistico dei migranti a Modena: presentazione di uno studio realizzato dal CRID

Lapprendimento linguistico è fondamentale per tutti coloro che vivono e operano su un territorio. Questo assunto, che si può considerare un pilastro della comunicazione umana poiché alla base dei rapporti di relazione, acquista ancora maggiore forza e valenza se si considera quel segmento di popolazione costituto dai migranti.
Lo ha ben compreso il CRID Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità dellUniversità di Modena e Reggio Emilia che sta conducendo per la prima volta in maniera sistematica una vera e propria ricognizione sulle attività formative che si sono effettuate e si effettuano nel territorio modenese per quanto riguarda i corsi di lingua italiana per migranti.
Lindagine, in fase avanzata ma ancora in corso, rientra negli approfondimenti tematici sviluppati nellambito del Progetto Osservatorio sulle migrazioni, promosso dal CRID in collaborazione con Porta Aperta, Arci Modena, Coop. LAngolo e CEIS e finanziato dalla Fondazione di Modena con la supervisione metodologica della Caritas provinciale di Modena (http://www.crid.
La ricognizione è stata condotta attraverso interviste, rivolte principalmente ad operatori ed operatrici che si occupano essenzialmente dellinsegnamento della lingua italiana allinterno di associazioni, centri di accoglienza, parrocchie e scuole, e alcuni colloqui con persone migranti. Sono state realizzate numerose interviste su domande aperte che hanno consentito di raccogliere testimonianze per oltre 30 ore di registrato.
La metodologia, le premesse istituzionali, le finalità della presente ricerca verranno illustrate nel corso dellincontro che rientra nelle attività di Public Engagement 2020 del Dipartimento di Giurisprudenza anche alla presenza di rappresentanti delle diverse realtà impegnate in questo ambito.
Lappuntamento si svolgerà in modalità online a partire dalle ore 17.00 di lunedì 29 giugno 2020 e vedrà la partecipazione tra gli altri dellAssessora alle Politiche Sociali del Comune di Modena Roberta Pinelli
Lobiettivo principale spiega il Dr. Francesco De Vanna referente per il CRID dellOsservatorio migrazioni e curatore con la collaborazione di Samuela Gentile di questo Report è quello di individuare le attività diffuse sul territorio modenese e comprendere quali siano i punti di forza e le criticità dei progetti adottati per linsegnamento della lingua italiana nei contesti migratori.
Ciò che è emerso sino ad oggi la ricerca verrà ultimata entro settembre 2020 è senzaltro una mappa composita ed articolata che comprende una trentina di soggetti e attori (associazioni, enti, organizzazioni e cooperative di accoglienza, parrocchie) accomunati da tratti omogenei e che gli autori hanno raggruppato in 6 sezioni rilevanti: le esperienze strettamente associative; le esperienze di insegnamento più istituzionali; il caso, talvolta ignorato o sottovalutato, dei centri a pagamento; le agenzie per il lavoro; i progetti di formazione per gli insegnanti; e, infine, gli enti coinvolti nei percorsi istituzionali di accoglienza.
La mappa realizzata sino ad oggi affermano i Professori Gianfrancesco Zanetti e Thomas Casadei di Unimore, supervisori scientifici del Report testimonia una ricca articolazione di risposte da parte dellecosistema associativo territoriale: uno stretto dialogo con il versante istituzionale rappresenta il presupposto basilare per una risposta unitaria ad un bisogno di alfabetizzazione sempre più urgente e differenziato.
Dalle riflessioni raccolte emergono alcune criticità che verranno vagliate e discusse nel corso del confronto: una scarsa conoscenza reciproca tra enti e referenti di progettualità attivi sul territorio modenese nonché la mancanza di un sistema di raccordo; le difficoltà relative agli adempimenti normativi che riguardano i migranti e che coinvolgono il tema dellapprendimento linguistico; lesigenza primaria delle persone migranti di acquisire conoscenze linguistiche spendibili nella vita quotidiana e, in particolare, per la ricerca della casa, per la tutela della salute, per laccesso al mercato del lavoro e per liscrizione alla scuola delle bambine e dei bambini; i corsi di alfabetizzazione affidati prevalentemente a volontari ; il fatto che gli enti e le associazioni non possono rilasciare certificati (una circostanza normativa che produce notevoli complicazioni); la necessità di una specifica attenzione nei confronti della condizione delle donne migranti con figli poiché, da quanto è emerso, tale condizione è determinante per la scelta di partecipare ad un corso di lingua italiana.
Lattività di coordinamento ed elaborazione del Dr. Francesco De Vanna si è avvalsa, oltre che della collaborazione di Samuela Gentile, autrice delle interviste, del supporto scientifico di un gruppo di studiosi e studiose esperti dei fenomeni migratori: Barbara G. Bello, Alessandro Bozzetti, Carlo Mercurelli, Serena Vantin e della supervisione dei Professori Gianfrancesco Zanetti e Thomas Casadei, responsabili dellOsservatorio sulle migrazioni nel territorio modenese.
Insieme a loro, e alla già menzionata Ass.ra Roberta Pinelli, prenderanno parte alla tavola rotonda anche: Luca Barbari, Presidente di Porta Aperta, Federico Valenzano, Direttore della Caritas Provinciale, Christian Crocetta, docente esperto di inclusione dei soggetti vulnerabili, Gerardo Bisaccia e Lilya Hamadi, dellARCI di Modena, lAvvocata Tatiana Boni, dello sportello Avvocato di strada, Gianluigi Fioriglio, docente del Dipartimento di Giuriprudenza, Guglielmo Agolino, dottorando.
Dopo la conclusione del lavoro, prevista per settembre 2020, il Report verrà ufficialmente presentato nellambito della V edizione del Festival della Migrazione, che si terrà il prossimo autunno.
Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 26/06/2020