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Precisazione sulle affermazioni del prof. Roberto Burioni in merito all'attivazione di un insegnamento a Unimore sui Medicinali omeopatici

I commenti apparsi sul blog del prof. Roberto Burioni richiedono una doverosa e puntuale precisazione al fine di evitare interpretazioni distorte o erronee sugli obiettivi formativi e sulle finalità dell’insegnamento di “Medicinali omeopatici” che viene attualmente offerto dal Corso di laurea in Farmacia dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia.

Il titolo dell’insegnamento non è una scelta arbitraria dei docenti ma un riferimento alla definizione di medicinali omeopatici del DLvo 219/2006Attuazione della direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonché della direttiva 2003/94/CE e dal Regolamento (UE) 2019/6 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018 relativo ai medicinali veterinari e che abroga la direttiva 2001/82/CE. Le loro monografie sono presenti nelle Farmacopee dei paesi dell’UE, compresa quella Italiana.

medicinali omeopatici sono autorizzati alla produzione e alla commercializzazione dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e, come tutti i medicinali, devono essere distribuiti da un farmacista. Poiché i medicinali omeopatici sono anche prescritti dai medici, il farmacista è tenuto a dispensarli e quindi a conoscerli.

E’ quindi giustificato che in un corso di Farmacia sia presente anche un insegnamento che informi il futuro farmacista sulle caratteristiche dei medicinali omeopatici e sulle problematiche connesse secondo quanto previsto e richiesto dall’Accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concernente i criteri e le modalità per la certificazione di qualità della formazione e dell’esercizio dell’agopuntura, della fitoterapia e dell’omeopatia da parte dei medici chirurghi, degli odontoiatri, dei medici veterinari e dei farmacisti.

Lo scopo formativo dell’insegnamento, a scelta dello studente, non è fare promozione dell’omeopatia, ma fornire allo studente una corretta informazione sul medicinale omeopatico e sulla sua prescrizione in modo che il futuro farmacista possa essere preparato e comprendere quello che gli viene richiesto di dispensare e possa quindi operare in modo competente e professionale come previsto dal Codice deontologico del Farmacista.

Non è quindi scopo dell’insegnamento sostenere la scientificità o efficacia terapeutica dei medicinali omeopatici. La lettura critica fatta dal prof. Roberto Burioni della pagina web di presentazione dell’insegnamento mette in rilievo alcune frasi che possono essere interpretate ambiguamente in questo senso e l’Ateneo si impegna a correggere i testi in modo da cancellare queste ambiguità.

In questo contesto, l’Ateneo ribadisce profonda stima e apprezzamento per la grande competenza didattica e scientifica della prof.ssa Maria Angela Vandelli, professore ordinario di “Farmaceutico Tecnologico Applicativo” dell’Ateneo, docente di “Tecnologia socioeconomia e legislazione farmaceutiche” e “Laboratorio di galenica”, e referente dell’insegnamento opzionale in “Medicinali omeopatici”, ricercatrice di fama internazionale nell’ambito delle nanotecnologie applicate alla veicolazione dei farmaci.

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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 23/10/2019