Cinque ricercatori Unimore sono tra i primi sei dottorandi e specializzandi ammessi al programma regionale Mentorship-ER

Pieno successo dei giovani dottorandi di Unimore in occasione del primo bando regionale collegato al programma Mentorship-ER in ambito biomedico sanitario allinterno del progetto denominato Emilia-Romagna International 2018-2019.
Si tratta di un percorso di mentorship a distanza della durata di 4 mesi da parte di professionisti originari dellEmilia Romagna e operanti negli Stati Uniti dAmerica a favore di specializzandi e dottorandi attivi presso enti universitari e di ricerca emiliano-romagnoli interessati a valorizzare le proprie competenze in ambito internazionale.
Ben 5 delle richieste di candidature accolte sulle 6 complessive ammesse al programma da ART-ER, indicato come responsabile del procedimento di selezione e formulazione della graduatoria, sono espressione di dottorandi frequentanti il corso di Dottorato di Ricerca in Clinical and Experimental Medicine (CEM) di Unimore:
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Francesco Venturelli
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Giulia Besutti
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Daniela Menichini
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Francesco Cavallieri
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Domenico Lo Tartaro
Il successo conseguito dalle dottorande e dai dottorandi del nostro Corso di Dottorato di Ricerca afferma il prof. Giuseppe Biagini di Unimore, Direttore della Scuola di Dottorato in Clinical and Experimental Medicine - ci incoraggia a promuovere ulteriormente le iniziative di internazionalizzazione che abbiamo intrapreso da vari anni, consentendoci di ottenere il riconoscimento di Dottorato Innovativo Internazionale. Le iniziative di mentorship previste per chi ha vinto il bando ci permetteranno di estendere la rete di collaborazione a ricercatori italiani di fama che stanno operando in prestigiose istituzioni statunitensi, come nel caso del Memorial Sloan Kettering Cancer Center.
I vincitori tra settembre e dicembre 2019 potranno avvalersi della conduzione di almeno 4 conference call con i mentori assegnati per ricevere informazioni su opportunità di mobilità in USA, carriera scientifica e/o medica in USA, crescita professionale, leadership e negoziazione, come strutturare un curriculum vitae e un profilo di competenze in inglese adatto per quel paese e, infine, apprendere quali siano le opportunità di collaborazioni internazionali Italia/USA.
Francesco Cavallieri, nato a Pavullo Nel Frignano (MO) il 20/04/1987 e residente a Modena, si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia presso lUniversità deli Studi di Modena e Reggio Emilia nel 2012, specializzandosi in Neurologia con lode nello stesso ateneo a luglio 2018 sotto la direzione del prof. Paolo Nichelli e del dott. Franco Valzania. Durante la specializzazione in Neurologia ha inoltre svolto un periodo di formazione di nove mesi presso la Unitè de Troubles du Mouvement, Centre Hospitalier Universitaire Grenoble Alpes, Grenoble, France diretto dalla prof.ssa Elena Moro con particolare interesse per le metodiche di stimolazione intracerebrale in pazienti affetti da disturbi del movimento. Da novembre 2018 è Dottorando di ricerca con integrazione clinico-assistenziale in Clinical and Experimental Medicine di Unimore, presso la Struttura Operativa Complessa (SOC) di Neurologia dellArcispedale S. Maria Nuova, AUSL - IRCCS di Reggio Emilia. I principali ambiti di ricerca del dott. Cavallieri riguardano lo studio degli effetti terapeutici e neuroprotettivi a lungo termine della stimolazione intracerebrale, in collaborazione con il "Centre Hospitalier Universitaire" di Grenoble, la Clinica Neurologica dell'Ospedale Civile di Baggiovara e il Laboratorio Analisi del Movimento dell'Ospedale San Sebastiano di Correggio; lo studio delle malattie metaboliche e delle neurodegenerazioni caratterizzate da accumulo di metalli a livello cerebrale in collaborazione con il Centro Emocromatosi e Malattie Eredometaboliche del Fegato, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, diretto dal prof. Antonello Pietrangelo, e lo studio di nuovi approcci terapeutici in pazienti affetti da tumori cerebrali.
Giulia Besutti, originaria di Concordia s/S (MO), si è laureata con lode in Medicina e Chirurgia nel 2010 a Modena e ha conseguito la specializzazione in Diagnostica per Immagini nel 2017 presso lo stesso Ateneo. Dal 2017 è dottoranda del corso PhD di Medicina Clinica e Sperimentale di Unimore e svolge attività di ricerca presso l'Azienda USL - IRCCS di Reggio Emilia, occupandosi prevalentemente di biomarcatori imaging di fegato grasso, sarcopenia ed altre comorbidità nei pazienti oncologici e HIV-positivi.
Francesco Venturelli, originario di Maranello (MO), ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 2012 e la laurea specialistica in Igiene e Medicina preventiva nel 2018 presso l'Università di Modena e Reggio Emilia. Attualmente iscritto al XXXIII ciclo del Corso di Dottorato Medicina Clinica e Sperimentale di Unimore, svolge la sua attività di ricerca presso il Servizio di Epidemiologia dell'Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia. Tra le principali attività, si occupa di Health Technology Assessment, valutazione dei servizi sanitari e prevenzione primaria e secondaria, con un focus particolare sulle disuguaglianze.
Domenico Lo Tartaro è nato a Oliveto Citra (SA) il 13-04-1989 e cresciuto a San Gregorio Magno. Ha conseguito la laurea triennale allUniversità della Basilicata per poi trasferirsi a Modena dove ha conseguito la laurea magistrale in Biotecnologie mediche il 07-04-2017 con il voto di 110/110 con la tesi dal titolo Modulazione delle funzioni bioenergetiche e mitocondriali nel tumore colo-rettale primario e metastatico: ruolo della proteina LonP1 sotto la supervisione del prof. Andrea Cossarizza e del prof. Marcello Pinti. Dal 1° ottobre 2017 al 30 settembre 2018 ha usufruito di una borsa finanziata dalla Fondazione Italiana di Ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica (AriSLA) in merito al progetto Rapamycin (Sirolimus) treatment for amyotrophic latera sclerosis (Rap-Als). Dal 1° novembre del 2019 è un PhD student della Scuola di Dottorato Clinical and Experimental Medicine usufruendo di una borsa con tematica Identificazione di molecole-chiave e di meccanismi nel corso di rigenerazione cellulare e tissutale sempre allinterno del laboratorio di immunologia e patologia clinica dellUniversità di Modena e Reggio Emilia, diretto dal prof. Andrea Cossarizza. Le principali aree di ricerca riguardano lo studio del sistema immunitario associato a varie patologie quali Sclerosi Laterale Amiotrofica, Sclerosi Sistemica, HIV, Sclerosi Multipla e cancro. Attualmente, oltre al progetto di dottorato, è impegnato nellanalisi di dati di espressione genica su singola cellula (scRNA seq) di pazienti affetti da Melanoma trattati con Nivolumab un farmaco biologico la cui funzione è quella di immune checkpoint inhibitors
Daniela Menichini, nata a Pistoia nel 1991, si è laureata con lode in Ostetricia presso lUniversità deli Studi di Firenze nel 2013 ed ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche con lode presso lUniversità degli Studi di Modena e Reggio Emilia sotto la direzione del prof. Marco Vinceti e la supervisione del prof. Fabio Facchinetti. Durante la sua formazione ha condotto degli studi di ricerca negli Stati Uniti presso la University of Texas Health Science Center a Houston sotto la guida del prof. Baha Sibai, approfondendo il delicato tema dellobesità e dei disturbi metabolici in gravidanza. Da novembre 2018 è Dottoranda di Ricerca in Medicina Clinica e Sperimentale allUniversità degli Studi di Modena e Reggio Emilia, svolgendo attività di ricerca presso il Dipartimento Materno Infantile dellAzienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, sotto la supervisione del prof. Fabio Facchinetti. Le sue ricerche di medicina traslazionale, affrontano il fenomeno del fetal programming andando ad investigare le modificazioni epigenetiche di un feto che cresce e si sviluppa in un ambiente intrauterino sfavorevole.
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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 03/10/2019