Sclerosi sistemica: la Reumatologia del Policlinico di Modena centro di riferimento regionale

La Giunta Regionale dellEmilia Romagna ha identificato la Struttura Complessa di Reumatologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, diretta dal prof. Carlo Salvarani di Unimore, come Centro di riferimento regionale per la sclerosi sistemica. Il provvedimento regionale eÌ stato approvato con la delibera1412 del 26 agosto scorso. La Sclerosi Sistemica eÌ una malattia rara, cronica, autoimmune ed invalidante, la sua diagnosi precoce eÌ larma fondamentale oggi a disposizione. Il nuovo Centro di Riferimento Regionale saràÌ un centro di eccellenza che avràÌ il compito di garantire diagnosi, trattamento e follow-up della sclerosi sistemica a livello regionale, realizzando anche un Percorso Diagnostico Terapeutico (PDTA) che porteràÌ in Regione lesperienza modenese e metteràÌ in rete tutte le realtàÌ regionali accreditate per questa malattia rara, anche in accordo con le associazioni di pazienti.
In Italia si contano circa 25.000 pazienti affetti da sclerodermia, malattia che colpisce tipicamente in etaÌ adulta e con unincidenza maggiore nel sesso femminile. EÌ considerata una malattia rara, in parte riconducibile ad unalterazione del sistema immunitario. Ogni anno, in Italia si registrano 300 nuovi casi.
Questo riconoscimento commenta il Direttore Generale dellAOU di Modena, dottor Ivan Trenti - premia lesperienza ultradecennale dei nostri professionisti nella lotta a tale patologia. Una battaglia che viene combattuta in unottica multidisciplinare. Un riconoscimento che premia anche la scelta della Direzione dellAteneo di favorire, con larrivo del prof. Salvarani, la stretta collaborazione con la Azienda USL-IRCCS di Reggio con lintroduzione in questi due anni di protocolli diagnostici e terapeutici condivisi su tale patologia e il conseguente aumento della casistica. Per i nostri pazienti questa decisione regionale eÌ una garanzia di poter contare sulle migliori cure possibili in una patologia rara e molto grave.
La scelta della regione eÌ caduta su Modena proprio grazie allimportante casistica che tra Policlinico di Modena e IRCSS di Reggio supera i 400 pazienti seguiti, dati che colloca il nuovo Centro di Riferimento tra le piùÌ importanti realtàÌ Italiane, in forza anche dellesperienza maturata nel corso degli anni sia sulla diagnosi molto precoce della malattia, che sulla possibilità di utilizzare trattamenti innovativi.
Tale riconoscimento spiega il prof. Carlo Salvarani di Unimore - eÌ un onore, ma comporta anche molti doveri. EÌ, peroÌ, soprattutto una importante opportunitàÌ per i nostri pazienti. La sclerosi sistemica, infatti, eÌ una malattia rara e seguire una casistica numerosa eÌ un requisito indispensabile per riconoscere correttamente i sintomi e avere accesso alle cure migliori per tale malattia. La possibilitàÌ di creare una rete regionale sotto la guida della Reumatologia della nostra AOU serviràÌ a standardizzare la diagnosi e la terapia e a dare ai pazienti con questa invalidante malattia il miglior percorso diagnostico e terapeutico. Inoltre, il riconoscimento a Centro Hub regionale ci consentiràÌ di avere accesso con progetti specifici ai fondi dedicati per tali patologie e quindi di far crescere tutta la rete regionale.
La Reumatologia dellAOU di Modena ha da tempo attivato una Scleroderma Unit composta dalla prof.ssa Dilia Giuggioli e dalla dr.ssa Amelia Spinella e dallinfermiere dedicato Luca Parenti - che consente un approccio multidisciplinare impegnando tanti altri professionisti della nostra Azienda, visto che la Sclerosi sistemica è una malattia considerata il prototipo della malattia sistemica. Lesperienza della Scleroderma Unit eÌ stata la base per il PDTA aziendale della Sclerodermia, del quale eÌ responsabile la professoressa Dilia Giuggioli che costituiraÌ la base per quello regionale e che vede la partecipazione di reumatologi, pneumologi, cardiologi, chirurghi plastici, radiologi, ortopedici, infettivologi, dermatologi, endocrinologi, gastroenterologi, nefrologi, farmacologi e immunologi. Fra i punti piùÌ innovativi del nostro PDTA ha aggiunto il prof. Salvarani va segnalato il programma riabilitativo integrato con lattivitàÌ di terapia occupazionale gestita dalla prof.ssa Maria Teresa Mascia e dalla dr.ssa Gilda Sandri che contemporaneamente lavorerà sulleducazione del paziente, sulle norme di protezione articolare , sulla dispensazione di ausili personalizzati e sulla gestione della fatica; inoltre, la possibilità di utilizzare tecniche di medicina rigenerativa nel trattamento di complicanze molto invalidanti della malattia, come le ulcere cutanee. Si tratta di attivitàÌ importanti in una patologia profondamente invalidante come la sclerodermia. Lesperienza sviluppata in questi anni al Policlinico di Modena, insieme allalleanza con Reggio Emilia ci hanno consentito di portare in Regione la nostra esperienza e le nostre competenze per il beneficio di tutti.
Categorie: newsletter
Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 17/09/2019