A Reggio Emilia il 20 ottobre focus sugli effetti dei metalli pesanti sulla salute umana

Un convegno, dedicato agli elementi in traccia e metalli pesanti ed al loro ruolo nella salute umana e animale, è il nuovo appuntamento promosso da Unimore e lAISETOV - Associazione Italiana per gli Elementi in Traccia negli Organismi Viventi. Nel corso del meeting saranno affrontate sia tematiche cliniche, in particolare il ruolo benefico o nocivo degli oligoelementi nella genesi delle malattie neurologiche, che analitiche, ambientali e veterinarie.
Lappuntamento, che si terrà in lingua inglese, sarà aperto dalla prof.ssa Paola Borella, Presidente Europea della FESTEM (Federazione delle società dei singoli stati sugli elementi in traccia) e pioniera degli studi sulla neurotossicità del piombo, e dal prof. Carlo Adolfo Porro, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze di Unimore. Proseguirà quindi con diversi contributi presentati da ricercatori italiani e stranieri, che riguarderanno tra laltro il ruolo dei metalli e metalloidi nella genesi di SLA e della malattia di Alzheimer. Su questo particolare aspetto si soffermerà il prof. Marco Vinceti, igienista di Unimore nonché Presidente AISETOV, che presenterà dati assolutamente inediti sui livelli delle diverse specie chimiche di selenio, ferro, manganese e rame nel liquido cefalorachidiano di pazienti modenesi e reggiani affetti da malattie neurodegenerative. Tali risultati sono stati ottenuti grazie ad una collaborazione tra Unimore, il Centro Helmoltz di Monaco di Baviera (Germania) e lUniversità Statale di San Pietroburgo (Russia), nellambito più generale dellattività di ricerca sulle neuroscienze portata avanti dal Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze in stretta collaborazione con ASL Reggio, ASL Modena e AOU Policlinico di Modena.
Lincontro, che si terrà venerdì 20 ottobre 2017 alle ore 9.30 presso il complesso universitario Palazzo Dossetti (viale Allegri 9) a Reggio Emilia, costituirà unopportunità di confronto per valutare il possibile beneficio degli oligoelementi nei confronti del decadimento cerebrale e delle patologie neurodegenerative, nonché il grado di neurotossicità dei metalli pesanti come ad esempio cadmio, mercurio, alluminio e cromo.
Per alcuni di questi oligoelementi la tossicità o il beneficio spiegano la prof.ssa Paola Borella e il prof. Marco Vinceti di Unimore - dipendono sia dalle dosi che dalla forma chimica, ed il sistema nervoso appare essere un organo bersaglio particolarmente rilevante dellazione di elementi quali i metalli pesanti, come dimostra il crescente numero di studi su questa problematica. Non sempre, tuttavia, è nota ad oggi la minima dose tossica di questi alimenti, introdotti per via alimentare, idrica, per contatto cutaneo e per via respiratoria (emissioni da traffico motorizzato, industrie 'tossiche' e fumo di sigaretta).
Il rapporto che sembra intercorrere tra esposizione a oligoelementi e metalli pesanti e malattie neurologiche, in particolare, rappresenta una linea di ricerca di grande attualità in ambito internazionale in quanto la diffusione di patologie, quali lAlzheimer, il morbo di Parkinson e Sclerosi Laterale Amiotrofica, continua ad aumentare, complice anche l'aumento della età media. Nonostante ciò, non vi è ancora un'idea delle cause di queste patologie e di conseguenza non vi sono ancora strumenti per la loro prevenzione, né terapie efficaci, con la parziale eccezione del morbo di Parkinson. Recentissimi studi nordamericani ed europei sembrano suggerire uno stretto rapporto tra nutrizione e inquinamento ambientale e queste patologie, incluso il decadimento cognitivo.
Nel corso del convegno saranno esposte alcune osservazioni emerse nel corso degli studi quali afferma il prof. Marco Vinceti - le alterazioni inattese dei livelli di selenio inorganico tetravalente nel liquor dei pazienti modenesi e reggiani con SLA rispetto ai non malati ed abbiamo confermato alterazioni del selenio inorganico anche in alcuni rarissimi casi di SLA genetica dovuta ad una alterazione dello scheletro cellulare delle cellule nervose. Negli stessi pazienti con SLA genetica, inoltre, abbiamo visto anche un innalzamento dei livelli di rame, come ha documentato in numerosi casi di Alzheimer la dott.ssa Rosanna Squitti relatrice al nostro convegno. Infine, lo studio ha riscontrato, ma dobbiamo approfondire, alterazioni dei livelli di selenio inorganico e organico e di ferro nel liquor di pazienti del nostro territorio con deficit cognitivi successivamente evoluti verso la malattia Alzheimer.
Il convegno vedrà la partecipazione di numerosi esperti di igiene ed epidemiologia, di neurologia, di tossicologia umana e veterinaria quali la prof.ssa Elena Corradini, esperta di malattie da accumulo di ferro, e la neurologa dott.ssa Giovanna Zamboni di Unimore, la dott.ssa Rosanna Squitti dellOspedale Fatebenefratelli di Roma, esperta di Alzheimer e rame, il prof. Stefano Sensi dellUniversità di Chieti, esperto di Alzheimer e zinco, i proff. Paola Borella e Marco Vinceti, noti per gli studi su Alzheimer/SLA e selenio, i proff. Emilio Carpenè e Gloria Isani del Dipartimento di Scienze Mediche-Veterinarie dellUniversità di Bologna, il prof. Fiorenzo Piccioli dellUniversità Cattolica di Piacenza e la prof.ssa Simona Catalani dellUniversità di Brescia. Oltre a tanti italiani parteciperanno esperti stranieri quali il prof. Nikolay Solovyev dellUniversità Statale di San Pietroburgo (Russia), la dott..ssa Ewa Jablonska dell'Istituto di Medicina 'Nofer' di Lodz (Polonia) e la prof.ssa Ursula Doboszewska dellAccademia delle Scienze di Varsavia (Polonia).
Saranno infine presenti lIgienista dell'Università di Catania dott.ssa Maria Fiore, che tratterà il tema del rapporto tra inquinamento ambientale e autismo, ed il dott. Alessandro Alimonti e collaboratori dell'Istituto Superiore di Sanità di Roma. Il Dott. Alimonti presenterà tra laltro i risultati del Progetto Europeo Horizon 2020 di biomonitoraggio del metalli pesanti denominato HBMI4EU, progetto nel quale è attiva presso Unimore ununità coordinata dagli igienisti dellAteneo.
Il convegno gode del patrocinio del Comune di Reggio Emilia e della SITI - Società Nazionale di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva e della Scuola di Dottorato in Medicina Clinica e Sperimentale.
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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 17/10/2017