Unimore ospita i gruppi di ricerca del Centro Nazionale per lo Sviluppo di Terapia Genica e Farmaci con Tecnologia a RNA

Il 28 e 29 novembre si riuniranno, al Centro Servizi della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore, i gruppi di ricerca nazionali impegnati nel progetto PNRR del Centro Nazionale per lo Sviluppo di Terapia Genica e Farmaci con Tecnologia a RNA, che riunisce 44 organizzazioni tra università, enti di ricerca e aziende, per un totale di 1000 scienziati coinvolti e oltre 500 ricercatori e dottorandi reclutati nellambito del PNRR. Lobiettivo è lo sviluppo di farmaci basati sullRNA e terapie geniche in grado di affrontare molte malattie genetiche e rare, un settore strategico per il futuro della medicina.
Le attività di ricerca sono articolate in 10 Spoke: cinque verticali dedicati alla ricerca scientifica e cinque orizzontali focalizzati sullo sviluppo tecnologico. Tra questi, lo Spoke 1, guidato da Unimore, vede come responsabile scientifico il prof. Antonello Pietrangelo, che coordina il lavoro di 10 centri affiliati: TIGEM Istituto Telethon di Genetica e Medicina, Università di Bari Aldo Moro, Università di Bologna, Università di Cagliari, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università di Padova, Università di Siena e il Gruppo Chiesi Farmaceutici.
Il nostro Paese sta vivendo un momento decisivo nello sviluppo delle terapie avanzate. Attraverso il lavoro congiunto degli Spoke e degli oltre mille ricercatori coinvolti commenta il prof. Antonello Pietrangelo il Centro Nazionale sta costruendo una piattaforma di conoscenze, competenze e tecnologie che potrà cambiare in modo sostanziale lapproccio alla cura di numerose malattie genetiche e rare. Come Coordinatore dello Spoke 1, sono profondamente orgoglioso della qualità scientifica dei nostri partner e dellimpegno con cui stiamo trasformando idee innovative in soluzioni terapeutiche concrete. Il 28 e 29 novembre, a Modena, ci confronteremo sui recenti avanzamenti dei progetti: sarà un momento fondamentale di programmazione e condivisione, capace di rafforzare ulteriormente la coesione del network e la nostra capacità di tradurre ricerca davanguardia in benefici reali per i pazienti.
Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it
