Giorgio Valla e la sua biblioteca: 31 marzo e 1 aprile un convegno internazionale a Modena
Il contributo dell'umanista piacentino alla cultura del Rinascimento in discussione il 31 marzo e il 1° aprile presso l'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena
L'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena ospiterà il 31 marzo (dalle 14:30 alle 17:30) e il 1° aprile (dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 17:00) il convegno internazionale "Giorgio Valla e la sua biblioteca", organizzato dal Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Storia delle Idee - CIRSI, dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con il patrocinio dell'Associazione Italiana di Studi Bizantini (AISB), dell'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena e della Società Italiana di Scienze Umane in Medicina (SISUMed).
L'evento, che si terrà nella Sala dei Presidenti dell'Accademia (Corso Vittorio Emanuele II, 59 Modena), intende offrire un contributo di indagine sull'attività intellettuale di Giorgio Valla, umanista e medico piacentino, che esprime compiutamente le istanze culturali della seconda metà del Quattrocento e mette in atto sorvegliate strategie di recupero della tradizione letteraria, filosofica e scientifica greca. In particolare, l'attenzione si concentrerà sulla sua collezione di manoscritti, nello specifico di manoscritti medici, e sulla sua instancabile e coraggiosa attività di traduttore, che confluiscono in un progetto culturale di ampio respiro: l'enciclopedia De expetendis et fugiendis rebus, pubblicata a Venezia nel 1501, dopo la sua morte, per i tipi di Aldo Manuzio.
Giorgio Valla, che insegna a Pavia e poi a Venezia come professore di latino e greco presso la Scuola di San Marco, stringe rapporti con intellettuali del calibro di Ermolao Barbaro e Giorgio Merula e partecipa attivamente al vivace dibattito culturale sui metodi della transcodificazione dei testi greci. Il suo legame con la storia del territorio modenese nasce da una sequenza di illuminati acquisti: a pochi mesi dalla morte di Valla (Venezia, 23 gennaio 1500), infatti, Alberto III Pio di Carpi viene in possesso della preziosa collezione di manoscritti dell'umanista piacentino e ne affida la sistemazione alle sapienti mani di Marco Musuro, in quegli anni ospite del principe. La passione libraria e la determinazione di Alfonso II d'Este fa sì che la raccolta arricchisca la biblioteca ducale di Ferrara: la formalizzazione dell'acquisto avviene nel 1573. Dal 1598 i manoscritti di Valla arrivano a Modena e sono conservati, ad oggi, nella Biblioteca Estense Universitaria.
Come sottolinea la Prof.ssa Berenice Cavarra, Ordinaria di Storia della Medicina presso Unimore e promotrice scientifica dellevento, "Questa preziosa collezione di codici rappresenta indubbiamente una risorsa culturale del territorio di cui non sono state valorizzate ancora fino in fondo e in modo sistematico le potenzialità di ricerca e limportanza rispetto al panorama culturale dellumanesimo, in particolare dellumanesimo medico. Come già E. Garin rilevava nel 1969, solo uno studio accurato della collezione libraria di Valla, delle sue traduzioni e delle fonti utilizzate nel De expetendis et fugiendis rebus, consentirebbe di scrivere un capitolo importante della storia della scienza nel Rinascimento. In questo senso, il convegno internazionale Giorgio Valla e la sua biblioteca rappresenta un primo tentativo di scrivere questo capitolo, riunendo le migliori energie intellettuali che in questi anni si sono dedicate allo studio dellumanista piacentino e dei manoscritti modenesi a lui appartenuti"
Il convegno, che vedrà la partecipazione di alcuni tra i più importanti studiosi di questi ambiti, è aperto alla partecipazione di tutti gli interessati e potrà essere seguito in remoto attraverso il link: https://meet.google.com/uho-zrhu-ige
Categorie: MEDICINA
Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 28/03/2023