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Unimore e Istituzioni locali pronte ad accogliere le matricole

Il CENSIS, nella sua ultima indagine sul sistema universitario italiano, ha collocato l’Università di Modena e Reggio Emilia al vertice della classifica degli atenei per occupabilità dei propri laureati (107,0 punti su 110,0). Forte di questo risultato, Unimore si appresta ora,  con l’avvio il 13 luglio scorso delle immatricolazioni, ad aprire le porte ad altre migliaia di studentesse e studenti che nell’anno accademico 2020/2021 sceglieranno di iscriversi nell’Ateneo emiliano.

Sono anni che l’Università di Modena e Reggio Emilia, grazie alla qualità della propria didattica e al fatto di trovarsi al centro di un territorio tra i più dinamici ed innovativi a livello nazionale, con una forte vocazione europea ed internazionale, gode del privilegio di offrire – praticamente - immediati sbocchi alle sue laureate ed ai suoi laureati, come confermano anche le indagini AlmaLaurea ad un anno dal conseguimento del titolo di studio che vedono Unimore stabilmente nelle prime posizioni tra gli atenei multidisciplinari: 83,7% dei laureati triennali 2018 erano occupati nel 2019 (contro una media nazionale del 74,1%) ed un livello di disoccupazione del 9,8%; mentre tra i laureati di secondo livello (magistrali) il tasso di occupazione sale a 86,7% e la disoccupazione è poco superiore a quella che viene definita soglia fisiologica, ovvero 5,8%.

A questa favorevole situazione si aggiunge che l’Ateneo è inserito in un contesto di accoglienza molto positivo riguardo ai servizi ed alle iniziative culturali e di tempo libero che animano e caratterizzano la vita sia dell’università che delle due città, Modena e Reggio Emilia, e ciò favorisce la creazione di un ambiente stimolante e vivace ricco di opportunità per proseguire e concludere con successo gli studi (66,2% dei laureati 2019 - attesta AlmaLaurea - si laurea regolarmente in corso contro una media nazionale del 55,7%).

Avere un Ateneo ai vertici nella classifica dell’occupabilitá – dichiara Gian Carlo MuzzarelliSindaco di Modena -  è fondamentale per tutto il sistema cittadino. Abbiamo firmato e poi rinnovato il patto per ‘Modena città universitaria’, e potenzieremo in questo senso gli investimenti per un Ateneo sempre più al centro delle strategie della città, che metta al servizio delle imprese del territorio giovani talentuosi e formati al meglio. Quando parliamo di una città attrattiva, intendiamo anche una città che sappia chiamare i giovani e convincerli a studiare da noi, con docenti di alto livello, strutture di alta qualità, un sistema della ricerca integrato con imprese e istituzioni”.

“I riconoscimenti fanno sempre piacere - dichiara Luca VecchiSindaco di Reggio Emilia -  soprattutto quando certificano che i percorsi di studi dell'Università di Modena e Reggio Emilia garantiscono ai laureati sbocchi di qualità, e in tempi rapidi, nel modo lavorativo. Questo significa che da un lato c'è una capacità dell'Ateneo di essere in linea con l'evoluzione del mondo delle imprese, dall'altro che le competenze che si acquisiscono sono di alto livello. Reggio Emilia dal canto proprio ha fatto, sta facendo e continuerà a fare la propria parte per essere sempre più città universitaria. Dalla terza sede al Seminario, agli investimenti sul Campus San Lazzaro, sino alle residenze sorte in questi anni in centro storico c'è, da parte del sistema pubblico e privato, un sforzo ininterrotto e costante per mettere gli studenti nelle migliori condizioni possibili. I numeri che testimoniano un significativo incremento di iscrizioni nei corsi che si tengono nella nostra città ci confortano, e ci spronano a fare sempre di più. Il futuro di Reggio, come ho sempre detto, ha nello sviluppo dell'Ateneo uno degli aspetti più strategici e importanti”.

Il legame virtuoso tra l’Università, le città e i territori di Modena e Reggio – commenta Carlo Adolfo PorroRettore Unimore -  è uno dei pilastri del successo del nostro Ateneo. Ringrazio il Sindaco di Modena e il Sindaco di Reggio Emilia perché, fin dall’inizio del mio mandato, hanno dimostrato una grande sensibilità sul tema dello sviluppo ulteriore, qualitativo e quantitativo, di Unimore. Come Università pubblica, siamo consapevoli della nostra missione di contribuire al benessere e allo sviluppo della comunità attraverso la produzione di conoscenza resa possibile dalla ricerca, lo sviluppo delle applicazioni che da essa discendono e la formazione di giovani con profili culturali e professionali ad alta qualificazione. Questa è la chiave per il successo professionale dei laureati e laureate Unimore e per il presente e futuro dei nostri territori. Lavoriamo insieme alle due città per fornire ai nostri studenti docenti, servizi e strutture sempre più adeguati alle loro aspettative.”    

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 25/07/2020