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Legalità e territorio, il primo premio sugli agro-reati è stato vinto da Melania Russo

È dedicato alle agro-mafie e ai reati commessi sul territorio dell’Emilia Romagna lo studio che vince la prima edizione del premio di studio “Legalità e territorio” promosso dal Comune di Modena e indirizzato e studenti e dottorandi delle facoltà di Giurisprudenza ed Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

L’autrice è Melania Russo, studentessa al quinto anno di Giurisprudenza, che ha ricevuto il riconoscimento, un premio di 1.500 euro, consegnato dall’assessore alle Politiche per la legalità Andrea Bosi, nel pomeriggio di martedì 28 gennaio in Municipio, insieme al professor Elio Tavilla, Direttore del dipartimento di Giurisprudenza, alla comandante della Polizia locale Valeria Meloncelli e a Maria Di Matteo, segretaria generale del Comune.

Una menzione speciale, e un premio di mille euro, sono andati a Stefano Cillo, iscritto al terzo anno di Giurisprudenza, per il suo studio intitolato “Crescere nel rispetto della legge e nella collaborazione”, nel quale si evidenzia anche il ruolo positivo delle istituzioni come presidio di legalità.

Le mafie – ha affermato l’assessore Bosi – si combattono meglio quando si conoscono e quando si diffonde la consapevolezza degli strumenti che si possono usare contro di loro: il premio nasce, appunto, per invitare gli studenti ad approfondire il tema e, soprattutto, per riconoscere il loro impegno nel promuovere e realizzare una cultura della legalità nel nostro territorio”. In occasione della premiazione, l’assessore Bosi ha anche annunciato che, come condiviso con il Tavolo per la legalità, entro l’anno sarà lanciata la seconda edizione del premio. Il professor Tavilla ha sottolineato il lavoro del Centro studi sulla legalità, istituito presso il dipartimento di Giurisprudenza di Unimore, che “ribadisce la forte volontà di insegnare una cultura della legalità nel senso più profondo anche della formazione di operatori del diritto e dell’economia che siano in grado non solo di combattere ma di prevenire, con consapevolezza, il fenomeno mafioso”.

Il premio, che fa parte del più ampio progetto “Legalità e territorio”, ha l’obiettivo di promuovere una cultura della cittadinanza responsabile contro la criminalità organizzata attraverso lo strumento della conoscenza e dell’approfondimento. È indirizzato a studenti e dottorandi delle facoltà di Giurisprudenza ed Economia di Unimore ai quali è stato proposto di presentare un elaborato inedito sui temi dell’elusione, dell’evasione fiscale e del riciclaggio, della legalità e della prevenzione della corruzione, del lavoro irregolare.

Il progetto “Legalità e territorio” è finanziato dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del Piano integrato delle azioni per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile e la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e dei fenomeni corruttivi. Oltre al Premio per gli studenti universitari, il progetto ha visto il potenziamento dell’attività del Tavolo per la legalità, istituito a gennaio 2018 per dare sistematicità e ampliare le azioni già intraprese nel corso degli anni dall’Amministrazione, al quale partecipano esponenti del mondo economico e produttivo, gli ordini professionali e la rete delle associazioni che già collaborano con il Comune. Continua, inoltre, l’attività del Centro di documentazione e studi sulla legalità, istituito nel 2018 presso Unimore con l’obiettivo di dare un’impostazione scientificamente validata e competente alle azioni programmate sulla base dei contenuti e degli ambiti di intervento del “Testo Unico Legalità” della Regione Emilia Romagna.

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 29/01/2020