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Una corona di alloro nel Palazzo del Rettorato per il Giorno della Memoria

Nel Giorno della Memoria le autoritą accademiche e della cittą di Modena hanno reso omaggio ai docenti che nel 1938 subirono l’onta delle leggi razziali con l’allontanamento dall’insegnamento. Nel cortile del Palazzo del Rettorato, sotto la lapide che ricorda i primi sei docenti costretti a lasciare l’Universitą, il Rettore Unimore Carlo Adolfo Porro ed il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il Prefetto di Modena Pierluigi Faloni hanno deposto una corona di alloro.

Nel volgere di pochi mesi, oltre alla immediata estromissione del filosofo del diritto Benvenuto Donati, del penalista Marcello Finzi, della farmacologa Angelina Levi, del chimico Maurizio Leone Padoa, dell’anatomopatologo Enrico Ravenna, dell’igienista Alessandro Seppilli e della tecnica Milla Wanda De Maria, furono complessivamente 14 le figure appartenenti ai ruoli universitari che tra il 1938 ed il 1939 subirono la medesima sorte. A loro si aggiunsero il professore Alessandro Dalla Volta, i liberi docenti Ferruccio Ara, Giuseppe Bertel, Emilio Forti, Cesare Tedeschi e gli assistenti volontari Enrico Castelbolognesi ed Elio Levi.

Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 27/01/2020