Unimore coordinerà il progetto europeo AUTO-MEA
Unimore coordinerà il progetto europeo AUTO-MEA, sulle applicazioni in campo aerospaziale delle macchine elettriche. Lobiettivo delliniziativa, che si inserisce in Clean Sky 2, il principale programma di ricerca europeo nel settore dellaeronautica, è lo sviluppo di nuove metodologie per la fabbricazione degli avvolgimenti dei motori elettrici da utilizzare in campo aerospaziale.
AUTO-MEA è il secondo progetto europeo coordinato dal gruppo Azionamenti Elettrici, guidato del prof. Giovanni Franceschini di Unimore, che si è costituito presso il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari nel 2018.
Il Principal Investigator di AUTO-MEA è il prof. Davide Barater di Unimore. Il progetto vedrà la collaborazione del gruppo di ricerca progettazione meccanica e costruzioni di macchine del prof. Matteo Giacopini (Unimore) e, tra gli altri, dellUniversità di Nottingham(presenti il prof. Alastair Cairn e il prof. Chris Gerada visiting presso il DIEF nellA.A. 2018/19 e Pro-Vice-Chancellor Industrial Strategy, Business Engagement and Impact) e di CopperING, azienda leader nello sviluppo di soluzioni allavanguardia per la realizzazione di line di produzione di statori di macchine elettriche per impieghi automotive.
Siamo molto soddisfatti di questo nuovo progetto commenta il prof. Davide Barater - che ci vede sempre più coinvolti nellambito della ricerca internazionale e i cui risultati avranno importanti ricadute anche in altri settori, in particolare quello automotive di cui il nostro territorio è protagonista a livello mondiale.
Clean Sky 2 ha lo scopo di sviluppare tecnologie di avanguardia per la riduzione della CO2, delle emissioni di gas e del rumore prodotti dagli aerovelivoli. La sostituzione degli attuatori pneumatici e oleodinamici con azionamenti elettrici a elevata compattezza e affidabilità è considerata una delle tecnologie più promettenti, ma richiede soluzioni innovative per la costruzione delle macchine elettriche che devono garantire livelli di affidabilità e densità di Potenza paragonabili alle soluzioni tradizionali.
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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 04/11/2019