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Unimore, prima in Italia, forma pazienti che insegneranno con i docenti l’umanizzazione delle cure

Al Centro Servizi del Policlinico si conclude con un seminario, in programma martedí 1 ottobre dalle ore 14.00, il primo Corso di Perfezionamento in “Metodologie didattiche per l’insegnamento della medicina con i pazienti formatori”, nato dalla collaborazione fra Unimore e l’Associazione di Promozione sociale “TANDEM, curati e curanti insieme per la formazione”.

L’esigenza del Corso di Perfezionamento, di cui è Direttore la prof. Fausta Lui e Referente la prof. Maria Stella Padula, è nata dal bisogno di formare professionisti della salute preparati a fornire cure più umane e una migliore comunicazione con i pazienti, obiettivo principale del progetto EduCare di UNIMORE, rispondendo anche alle esigenze dettate dalla sempre maggiore diffusione di fonti alternative di informazione sanitaria.

La prof. Padula, medico di famiglia, afferma che è importante imparare fin da studenti un approccio fortemente integrato al paziente, non solo su aspetti clinici, ma anche sugli aspetti relazionali, educativi, sociali ed etici coinvolti in prevenzione, diagnosi e trattamento della malattia, nonché nella riabilitazione e nel recupero del più alto grado di benessere psicofisico possibile.

In particolare, i pazienti e i familiari che se ne prendono cura (“caregiver”) sono persone che hanno una storia da narrare; diventano “formatori” dopo essere stati selezionati secondo un procedimento rigoroso e dopo avere acquisito competenze specifiche per poter trasformare la propria storia di malattia in messaggi trasversali e costruttivi (“best practice”) che possono aiutare studenti e professionisti sanitari a migliorare gli aspetti comunicativi e relazionali e l’organizzazione dei servizi sanitari. 

La prof.ssa Fausta Lui, Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, afferma che l’umanizzazione della cura può essere più facilmente raggiungibile dando spazio nelle lezioni universitarie alla parola dei pazienti e dei loro familiari, che però devono essere specificamente preparati a portare il contributo della propria esperienza nelle aule dell’Università “in tandem” con i docenti delle diverse discipline. 

Questa integrazione viene già utilizzata con successo in altri Paesi, tra i quali il Canada, e in particolare presso L’Université de Montréal.

Francesca Rossi, Presidente dell’Associazione Tandem, afferma che il contributo del paziente è di tipo costruttivo: insegnando agli studenti le buone pratiche, il sapere esperienziale del paziente formatore diventa complementare a quello del professionista, e mai si vuole sovrapporre o sostituire ad esso.

La prof.ssa Fausta Lui ricorda che Il Corso di Perfezionamento universitario che si sta concludendo a Modena vede per la prima volta insieme pazienti, caregiver e professionisti sanitari (studenti, medici, infermieri e docenti universitari) che si confrontano su temi trasversali come la comunicazione di una diagnosi negativa, la gestione della cronicità, la condivisione nelle decisioni di cura, le problematiche della famiglia del malato, e il fine vita.

Il giorno 1 ottobre, a partire dalle 14, presso il Centro Servizi del Policlinico, sono previsti seminari della professoressa Marie-Claude Vanier e di Mathieu Jackson, paziente formatore, dell’Université de Montréal, e del Prof. Fabrizio Consorti, ex Presidente della Società Italiana di Pedagogia Medica; sono previste inoltre lezioni sperimentali a piccoli gruppi rivolta agli studenti dei primi anni dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia e di altre professioni sanitarie.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ha fornito un contributo economico decisivo per il Corso e per la realizzazione del Laboratorio EduCare.

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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 30/09/2019