A Giurisprudenza si affronta il tema del Terrorismo e misure premiali, il 24 settembre
Nellambito del progetto europeo FIGHTER (Fight Against International Terrorism. Discovering European Models of Rewarding Measures to Prevent Terrorism) Modena ospita un importante convegno su Terrorismo e misure premiali promosso dal prof. Massimo Donini del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore, coordinatore di un gruppo che comprende otto Università europee impegnate in questo progetto.
Lappuntamento è in programma martedì 24 settembre 2019 a partire dalle ore 9.30 presso lAula Convegni del complesso universitario San Geminiano (via San Gemianiano 3). Il suo valore scientifico è sottolineato dalla presenza di autorevoli personalità accademiche, pubbliche ed istituzionali, tra cui il dott. Armando Spataro, già Procuratore della Repubblica di Torino, del dott. Maurizio Romanelli della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, del dott. Giuseppe Santalucia, giudice della Corte di Cassazione, del dott. Vincenzo Di Peso, Direttore della II Divisione del Servizio per il contrasto dellestremismo e del terrorismo esterno (DOPP), del dott. Calogero Piscitello, già Direttore Generale della Direzione Generale dei Detenuti e del trattamento del dipartimento dellAmministrazione Penitenziaria, del dot. Valerio Blengini, Vice Direttore AISI, del Comandante Reparto Antiterrorismo (ROS) Marco Rosi, dellavv. Salvatore Scuto del Foro di Milano, del prof. Carlo Ruga Riva dellUniv. di Milano Bicocca e della prof.ssa Claudia Mazzuccato dellUniv. Cattolica Sacro Cuore.
Lidea alla base del progetto europeo FIGHTER spiega il prof. Massimo Donini di Unimore - è valutare la possibilità di utilizzare, oltre a quello repressivo, un approccio premiale (sconti di pena, impunità, etc.) per sollecitare la collaborazione con lautorità giudiziaria dei terroristi catturati e sottoposti a procedimento penale. Questo obiettivo sarà perseguito (anche, ma non solo) alla luce delle singole esperienze nazionali.
In un primo momento il contributo dei relatori si concentrerà sullesperienza italiana nellattività di contrasto al terrorismo politico-ideologico interno degli anni 70 e 80. In un secondo momento, invece, i relatori forniranno un contributo essenziale per la corretta comprensione delle dinamiche sottese alle operazioni realizzate negli ultimi anni contro il terrorismo internazionale di matrice religiosa.
Liniziativa si concluderà con una tavola rotonda alle ore 17.00 che ospiterà la discussione tra il prof. Donato Castronovo (Univ. Ferrara), il prof. Daniele Negri (Direttore Dipartimento di Giurisprudenza Univ. Ferrara), prof. Luigi Foffani (Unimore), dott. Francesco Diamanti (Unimore) e prof. Francesco Rossi (Univ. Ferrara).
La lotta contro il terrorismo internazionale è una delle massime priorità sia a livello europeo, sia a livello globale. Per sconfiggere questa minaccia l'UE ha sfruttato soprattutto misure repressive di diritto penale, da tempo oggetto di un processo di armonizzazione "verticale". Tuttavia, queste misure, sebbene fondamentali, non sono di per sé sufficienti in termini di prevenzione e controllo, come dimostrano i continui attacchi terroristici in tutta l'UE. Ciò è dovuto principalmente al fatto che l'uso di sole misure repressive limita fortemente la risposta giudiziaria, chiamata a punire in modo afflittivo unidirezionale i terroristi già giudicati, senza disporre di adeguati strumenti coordinati a livello europeo per costruire la lotta al fenomeno attraverso interventi che mirano alla dissociazione o al distacco e alla collaborazione processuale nel quadro di una cultura complessiva che non sia solo dello scontro.
Il progetto di ricerca che ha durata biennale ha ricevuto un finanziamento di oltre 580.000 mila euro ed è inserito nel Justice Programme 2014-2020 dellUnione Europea.
Il gruppo di lavoro, gestito e coordinato dal prof. Massimo Donini, vede coinvolte numerose università e docenti di diritto penale, procedura penale e criminologia dellintera Unione Europea. Al progetto partecipano, infatti, il prof. Alessandro Bernardi dellUniversità di Ferrara, il prof. Yves Cartuyvels dellUniversità Saint-Louis di Bruxelles, la prof.ssa Zlata Durdevic della University of Zagreb, il prof. Julie Alix dellUniversità di Lille II, il prof. Helmut Satzger dellUniversità di Monaco, la prof.ssa Silvia Allegrezza lUniversità del Lussemburgo ed il prof. Manuel Cancio Melia dellAutonoma di Madrid.
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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 22/09/2019