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A Palazzo Dossetti la premiazione del bando “No Smog” patrocinato da Unimore, il 22 maggio

A Reggio Emilia, presso l’Aula Magna di Palazzo Dossetti, si terrà, il 22 maggio alle ore 10.00, la premiazione dei vincitori del bando “No Smog”, indetto dalla Fondazione Studio Baldi Onlus e patrocinato da Unimore, per i migliori elaborati di tesi e progetti di ricerca sul tema: “Risanare le città: idee e progetti per risolvere il problema dell’inquinamento, migliorare l’ambiente e produrre energia pulita”.

Il bando prevede quattro borse di studio di cui tre per tesi di laurea e una per ricercatori. Il concorso si inserisce tra le iniziative per la celebrazione dei 45 anni dalla data di fondazione dello Studio professionale “Baldi & Partners” i cui soci e collaboratori hanno dato vita nel 2002 alla omonima Fondazione Onlus, con scopi non lucrativi e di utilità sociale. Proprio in questo contesto si inserisce il Bando “No Smog” che ha l’ambizione di voler stimolare i giovani a contribuire attivamente al problema dell’inquinamento delle città italiane.

Al concorso hanno partecipato 23 tra laureandi, laureati e dottorandi di ricerca provenienti da numerose Università italiane; in particolare dall’Università degli Studi di Genova, Bologna, Perugia, Pisa, Cagliari, Brescia, dal Politecnico di Torino, dal Politecnico di Milano e dal Politecnico di Bari, dall’ Università degli Studi Roma Tre, dall’Università di Padova, NapoliFederico II, Ferrara, Catania e, non ultima, dalla cittadina Unimore di Reggio e Modena.

La commissione giudicatrice - presieduta dal Magnifico Rettore Unimore prof. ing. Angelo O. Andrisano - ha coinvolto diversi studiosi e professori tra cui il dott. Giuseppe Bortone, direttore generale dell’ARPAR (Agenzia Regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia) dell’Emilia Romagna, il dott. Nicola Facciolongo, direttore della Struttura Complessa di Pneumologia dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, il prof. ing. Gino Ferretti, ex Rettore dell’Università di Parma ed il prof. ing. Roberto Montanari, docente ordinario all’Università di Parma.

La Commissione, sotto il coordinamento del dott. Carlo Baldi, Presidente della Fondazione e ideatore del concorso, ha valutato gli elaborati dei giovani candidati tra laureati, dottori di ricerca e ricercatori che hanno presentato il loro lavoro. La Commissione, che ha attentamente esaminato tutte le domande pervenute, ha apprezzato tutti i contributi dei giovani laureati e studiosi che hanno voluto partecipare. Tale apprezzamento è fondato sulla qualità degli elaborati e sul rigore con cui sono stati affrontati i temi di innovazione ”finalizzati” al perseguimento coerente degli obiettivi indicati nel bando di concorso. Dopo articolato esame si è pervenuti alla seguente classifica:

TESI DI LAUREA:

1° classificato: Bilardo Matteo - Politecnico di Torino - Titolo tesi: “Performance Analysis and optimization of an integral collector storage (ICS) prototype with PCM”

2° classificato: Gentile Francesca - Università degli Studi di Ferrara - Titolo tesi: “Caratterizzazione Fotoelettrochimica e spettroscopica di porfine perfluorurate per water splitting”.

3° classificato: Piccolo Francesca - Unimore - Titolo tesi: “Biochar: valorizzazione nei geopolimeri”.

DOTTORATO DI RICERCA;

1° classificato: Banella Maria Barbara - Università degli Studi di Bologna - Titolo tesi di dottorato: “Nuove strategie per la preparazione di polimeri bio-based ad alte prestazioni”.

Nel giorno della premiazione i candidati premiati presenteranno una sintesi della loro tesi e/o ricerca.

Il Rettore prof. Angelo O. Andrisano ha così commentato: “Vorrei ringraziare la Fondazione Studio Baldi e, in particolare, il suo presidente, dott. Carlo Baldi, per la brillante e generosa iniziativa rappresentata dal bando “NO SMOG”, rivolto soprattutto ai giovani studiosi di tutte le Università italiane. Il concorso mette infatti in evidenza una particolare sensibilità di coloro che l’hanno ideato nel favorire e supportare le ricerche e gli studi in generale, finalizzati a migliorare le condizioni ambientali dei luoghi in cui viviamo. Il tema è particolarmente caro a tutti coloro che guardano con attenzione allo stato delle nostre città e del pianeta ed è molto utile che su questi argomenti vengano stimolate le menti più fertili dei nostri giovani ricercatori”.

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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 21/05/2019