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Premio "Le Reggiane per esempio 2019"a Barbara Reggiani, Chiara Talignani Landi e Rita Bertozzi

In occasione della Giornata internazionale della donna, in Sala del Tricolore, a Reggio Emilia, il sindaco Luca Vecchi, ha premiato 7 donne quale modello di impegno e dedizione nella ricerca a favore della comunità, tra queste ben 3 sono di Unimore. Alle premiate è stato fatto omaggio del primo tricolore per essersi distinte nei settori della ricerca scientifica, tecnologica, storica e sociologica, tra le vincitrici: Barbara Reggiani, Chiara Talignani Landi (ambito ricerca tecnologica) e Rita Bertozzi (ricerca sociologica) che esercitano la loro attività in Unimore.

“Celebriamo quest’anno l’impegno nella ricerca scientifica e umanistica, quindi un investimento fondamentale per il bene comune e il futuro – ha detto il sindaco Luca Vecchi – nel consegnare il premio 2019.

Chi sono le tre vincitrici di Unimore

Barbara Reggiani, premiata nel settore “ricerca tecnologica”, ricercatrice del Dipartimento Scienze e metodi dell’ingegneria - DISMI di Unimore, è stata scelta “per il suo impegno e la professionalità dimostrata e riconosciuta anche a livello internazionale, ha saputo distinguersi nell’ambito della meccanica dei materiali e dei processi tecnologici ove il genere declinato è prevalentemente maschile portando innovazioni tecnologiche, per rappresentare significativamente le giovani generazioni e la città di Reggio Emilia sia in Italia che all’estero”.

Sempre nel campo della ricerca tecnologica, per la sezione under 40, Chiara Talignani Landi del Dipartimento Scienze e metodi dell’ingegneria - DISMI di Unimore è stata premiata perché “rappresenta un’eccellenza nell’ambito della robotica industriale, prettamente maschile, ove ha saputo distinguersi per il suo talento, per la competenza e la passione che la porta a ri-cercare e approfondire innovazioni tecnologiche nell’ambito della meccatronica, per la professionalità dimostrata e riconosciuta anche all’estero”.

Per l’ambito della ricerca sociologica è stata nominata “reggiana per esempio” Rita Bertozzi del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane “per le sue capacità umane, la sua dedizione, la sua capacità di coniugare il rigore del lavoro critico ad una sensibilità alle dinamiche più profonde della società, per la sua amabilità, per l’attenzione alle forme di partecipazione e cittadinanza esplorate in modo innovativo con metodi visuali e partecipativi; per aver saputo coniugare nella sua ricerca le richieste e i bisogni del territorio locale con le opportunità a livello nazionale ed internazionale, diventando così anche antenna nel e dal territorio che l’ha generata”.

Rita Bertozzi. Ricercatrice in Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Unimore, focalizza la sua ricerca su tre tematiche di grande attualità sociale: percorsi di istruzione e di socializzazione dei figli immigrati; minori stranieri non accompagnati; giovani e politiche socio-educative.

Barbara Reggiani ha conseguito la laurea in Ingegneria Gestionale nel 2003 presso Unimore e successivamente il titolo di Dottore di Ricerca in Meccanica dei Materiali e dei Processi Tecnologici e il Master in Gestione della Proprietà Intellettuale. Le sue principali tematiche di ricerca riguardano l’analisi dei sistemi di lavorazione, l’ottimizzazione di processo e la messa a punto di tecnologie innovative di trattamento superficiale per applicazioni automotive e aerospace. Nella sua carriera ha partecipato come responsabile e researcher a diversi progetti di ricerca nazionali e internazionali ed è stata membro del comitato scientifico ed organizzativo di convegni di carattere scientifico internazionali. Ha attive diverse collaborazioni con enti di ricerca ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche.

Chiara Talignani Landi, dottoranda in Ingegneria dell’innovazione industriale presso il Dipartimento Scienze e Metodi dell’Ingegneria di Unimore, si occupa di interazione uomo-robot nella robotica collaborativa in ambito industriale. Si è occupata dello sviluppo di algoritmi software per garantire la sicurezza dell’operatore, evitando possibili collisioni e garantendo un’interazione stabile. Ha sviluppato algoritmi per implementare la guida manuale e l’autoapprendimento di traiettorie su robot industriali.

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Articolo pubblicato da: Ufficio Stampa Unimore - ufficiostampa@unimore.it il 11/03/2019